86 - Tentazioni definitive

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Due erano i compiti di un Profeta della Setta degli Audaci: fare proseliti e denunciare gli altri Profeti, qualora ci fossero le prove di un tradimento degli ideali. Non c'era infatti niente di più pericoloso, in un Cantiere della Setta, di un pilastro vacillante.

Senza che se ne accorgesse, la relazione con Harris era diventata per Zaydir un motivo di conflitto con la sua vocazione di Profeta. Finché non era stato troppo tardi per tornare indietro. A lungo l'attrazione tra i due ragazzi si era nutrita dei momenti di dibattito giocoso in cui tentavano di battere l'altro, lasciandolo senza argomentazioni. Avevano entrambi un'attitudine per l'oratoria fuori dal comune e spesso discutevano per ore davanti a un pubblico di amici e curiosi. Zaydir, ovviamente, sceglieva temi che potessero avvicinare Harris agli ideali della Setta, ma, dibattito dopo dibattito, il ragazzo diventava sempre più abile e riusciva a smontare con facilità la sua posizione.

Un giorno il confronto si era protratto talmente al lungo da attirare più spettatori del solito, incluso un Profeta che era di passaggio nel piccolo Cantiere gestito da Zaydir. Durante la discussione con Harris, la ragazza aveva visto il sospetto prendere forma negli occhi dell'uomo. Il Profeta, poco più grande di lei, l'aveva studiata con attenzione e si era persino appuntato alcune delle risposte taglienti del ponentino. Aveva contato con preoccupazione il numero crescente di spettatori che parteggiava per Harris e alla fine, nel vederla perdere il dibattito, l'aveva redarguita con uno sguardo amareggiato.

Zaydir sapeva esattamente cosa sarebbe successo. Il Profeta l'avrebbe denunciata il giorno stesso e nel giro di qualche ora l'avrebbero trasferita in un altro Cantiere, lontano dal ragazzo che la stava mettendo in crisi. E una volta che fosse stata lontana, avrebbero affidato a qualche ragazzino pronto a diventare un Audace il compito di far fuori Harris. Una persona che era riuscita quasi a corrompere un Profeta era un elemento troppo pericoloso da lasciare in circolazione. Zaydir sapeva esattamente cosa sarebbe successo, perché aveva già assistito a quella dinamica. Ma quella volta aveva deciso che non sarebbe rimasta a guardare, non se la sentiva di abbandonare Harris al suo destino, non dopo tutto quello che avevano condiviso.

Per Harris Zaydir aveva deciso di infrangere una delle regole cardine della Setta degli Audaci: gli aveva rivelato tutto pur di convincerlo a fuggire, ma si era ripromessa di non rinnegare mai più il principio di obbedienza incondizionata alla sua vera famiglia. Ciò che era stato per Harris il primo amore, aveva rappresentato per Zaydir la prima tentazione. L'ultima volta che Harris l'aveva vista, la moglie gli aveva intimato di andarsene e non cercarla mai più. Non avrebbe infranto le regole della Setta una seconda volta per lui e se si fossero incontrati di nuovo avrebbe fatto in modo che fosse l'ultima volta.

Agata si era appoggiata al suo Drago e continuava ad accarezzarlo con affetto.

«Vogliamo rientrare?» domandò Harris impiegando più tempo del solito a sistemarsi il turbante. 

Non solo l'amica lo aveva rifiutato, ma lo aveva costretto a ripensare all'ultima volta che si era sentito altrettanto impotente. Quando, colto da una paura inaspettata, aveva raccolto tutti i suoi averi ed era fuggito mettendo le montagne tra sé e la ragazza che aveva promesso di amare per sempre.

Tseren si scrollò l'acqua di dosso, pronto a scortare gli altri due fino alla tettoia più vicina.

«Harris» sussurrò la ragazza facendo cenno al Drago di rallentare. «Magari il destino vi farà incontrare di nuovo. Per allora mi auguro che tu abbia trovato il modo di vedere oltre l'inganno, oltre alle macchinazioni con cui ha cercato di farti entrare nella Setta. Non ti avrebbe salvato, mettendo in discussione tutto, se non ti avesse amato tanto quanto tu hai amato lei.»

L'altro scosse il capo. «Non hai visto come mi guardava quando ha finalmente fatto cadere la maschera. Zaydir continua a perseguitarmi, hai ragione. Il suo ricordo è più vivo che mai, ma ti assicuro che il sentimento che provavo per lei è morto, e se tu, se tu mi avessi dato una possibilità, avrei trovato il modo di dimostrartelo.»

Tseren soffiò il suo fiato rovente su Harris e fece stridere i denti per trasmettergli la sua frustrazione.

«Te lo dico ora e non voglio ripetertelo mai più, Harris: c'è posto solo per Tseren nel mio cuore» sibilò la ragazza, percependo il disagio del compagno.

«Va bene. Hai perso qualsiasi diritto di tirare fuori Zaydir, Agata. Non voglio mai più sentirtela nominare» ribatté l'altro con altrettanta durezza.

Agata annuì, consapevole che il suo rapporto con Harris quella sera era cambiato per sempre. Aveva sperato che potessero rimanere amici, nonostante i sentimenti che le aveva goffamente mostrato negli ultimi mesi. Ma dopo una conversazione così, una discussione in cui ciascuno era rimasto sulle proprie posizioni, non c'era modo di tornare in sintonia. Per quanto le dispiacesse perdere l'amicizia più importante degli ultimi anni, il rapporto che le aveva dato forza nei momenti di disperazione, il legame su cui aveva sempre potuto fare affidamento, Agata era pronta a guardare al futuro: e nel suo futuro bastava che ci fosse quel ragazzo semi-umano pieno di insicurezze, che aveva pazientemente atteso che un altro uomo le aprisse il proprio cuore, trattenendo le reazioni istintive che si facevano più intense quando assumeva la forma animale, sperando che quella tortura finisse al più presto, anelando al momento in cui sarebbero stati di nuovo soli.

Quando furono al riparo dall'acquazzone, Tseren si preoccupò come ogni volta di asciugare gli abiti e i capelli dell'Ascendente con il suo fiato caldo, per evitare che la ponentina si ammalasse. Non si curò di fare altrettanto con Harris e il ponentino scoppiò in una risata liberatoria.

«Il tuo ragazzo è alquanto vendicativo, Agata» esclamò usando un panno appeso a un chiodo per asciugarsi i capelli.

La ponentina prese il muso di Tseren tra le mani e gli stampò un bacio sonoro sulla fronte. «Mai quanto me» ridacchiò percependo il senso di gioia che quel gesto semplicissimo aveva scatenato in lui.

Harris diede loro le spalle; non amava vederli insieme, neanche quando lui assumeva la forma animale. Probabilmente sarebbe stato così per sempre, ma prima se ne fosse fatto una ragione, prima sarebbe riuscito a spingere Agata fuori dal suo cuore.

***NOTA***

Lo so che state pensando: ma quanto caspita ci mette a revisionare capitoli così brevi? Ebbene, il mio problema è riuscire a incastrare tutto. Mi basta avere qualche giornata no al lavoro, oppure uscire tutte le sere della settimana, che sono obbligata a scegliere una sola tra le mille cose che faccio nel tempo libero. A volte penso che se mi focalizzassi su una cosa alla volta, magari sarei più efficace, e soprattutto meno confusa. Al tempo stesso mi annoio talmente tanto facilmente che se non facessi così forse non porterei avanti più nulla. Boh, non lo so. T_T Spero che continuiate a seguire le mie storie anche se sono un pochino latitante, in questo periodo. Fatelo per Agata e Tseren. E per Harris.

Elaine

Il primo degli Alicanti [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora