14 - Un racconto convulso

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Agata si svegliò di soprassalto, destata da un tuono che squarciò il suo sonno agitato. Si sollevò, vigile, cercando di ricordare dove fosse: non era nella sua casa umida ai piedi del castelletto, non si era appisolata sul divano di Acca Dì e Greg, non era sdraiata sulle scomode poltrone del teatro dove spesso rimaneva a tramare con Harris fino a notte fonda...

Quando finalmente il ricordo degli ultimi due giorni prese forma nella sua mente esausta, Agata cercò la sagoma di Tseren nell'oscurità. Proprio in quel momento un lampo illuminò il cielo cupo; si erano infatti coricati a metà pomeriggio e nel frattempo era sopraggiunta la notte. Grazie a quel baleno improvviso la ponentina vide che il Drago era in preda a degli spasmi violenti, si contorceva violentemente sulla propria brandina.

Si catapultò al suo fianco e in quel buio assoluto vide due occhi completamente dorati, punteggiati di blu, che la fissavano folli. Solo un'altra volta aveva assistito a quel fenomeno terrificante, ma era stato per una frazione di secondo e aveva pensato di esserselo immaginato: quando Tseren era venuto a conoscenza del segreto della sua nascita e aveva scoperto che sua madre gli aveva nascosto la verità tutta la vita, per un istante i colori delle sue iridi si erano invertiti e nonostante il levantino avesse in quel momento l'aspetto di un uomo, gli occhi ambra del drago avevano preso il sopravvento, soffocando il blu naturale. Agata si ricordò di come le fosse gelato il sangue nelle vene perché aveva avuto la netta impressione che la coscienza avesse abbandonato l'animo di lui per un attimo.

Questa volta, invece, non si trattava purtroppo di una manciata di secondi: chissà da quanto tempo Tseren era in preda a quella crisi. Nonostante l'istinto di sopravvivenza le gridasse di allontanarsi, l'Ascendente si chinò su di lui urlando il suo nome.

«Tseren! Tseren!» gridò cercando di sovrastare il fragore della tempesta. Dopo un tempo per la ragazza interminabile, il Drago sembrò infine tranquillizzarsi: molto lentamente il blu cobalto nelle sue iridi si espanse come i cerchi di un sasso lanciato nell'acqua, relegando l'oro alle pagliuzze che l'Ascendente conosceva tanto bene. Con il respiro affannato, il ragazzo era sospeso a metà strada tra sonno e veglia, e così non reagì alla stretta disperata di Agata, se non inconsciamente.

La ponentina non voleva destarlo, ma neanche allontanarsi di nuovo, così si infilò nel letto con lui. Gli cinse il busto con le braccia e lo costrinse a stendersi supino, appoggiando il capo sul torace scosso da sussulti improvvisi. Fortunatamente in quel momento la pelle del Drago aveva una temperatura tollerabile e così Agata si allungò al suo fianco, facendo aderire il suo corpo a quello di lui. Forse era un pensiero sciocco, eppure era convinta che il contatto fisico avesse un effetto benefico sul conflitto onnipresente tra le sue due nature. Era stato così fin dall'inizio e ne aveva avuto la conferma talmente tante volte in passato, ogni volta che lui assumeva la forma di drago e lei poteva seguire il filo delle sue emozioni, che le venne spontaneo affidarsi all'istinto.

Lo strinse come se fosse letteralmente aggrappata alla sua umanità, ma di nuovo la stanchezza e le ore insonni ebbero la meglio e la ragazza si addormentò di nuovo.

Fu svegliata alcune ore più tardi dal caldo. Sollevò le palpebre pesanti e vide che la notte non aveva ancora lasciato spazio al nuovo giorno; il temporale era passato e lei era in un bagno di sudore: la gola era arsa da una sete che non aveva idea di come placare, non avevano neanche pensato a portare dell'acqua.

Il corpo di Tseren bruciava di nuovo e la ragazza si allontanò un po', rimanendo però sdraiata al suo fianco. Non aveva intenzione di lasciarlo e di rischiare che perdesse nuovamente il controllo, oltrepassando involontariamente, nel sonno, il labile confine tra le sue due nature.

Ingoiò la saliva nel tentativo di calmare la gola secca, desiderando ardentemente che il giorno arrivasse al più presto, e chiuse nuovamente gli occhi.

Il primo degli Alicanti [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora