94 - L'impulso della vendetta

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In un attimo Agata fu ai piedi del piedistallo. Prese a sbracciarsi per attirare l'attenzione di Harris, stringendo sempre più forte la mano di Tseren.

Quando li vide, il capo dei dissidenti abbassò l'imbuto attraverso il quale aveva parlato alla folla fino a quel momento. «Si può sapere che fine avete fatto?» li sgridò in un sibilo. «Perché non vi siete presentati al punto di raccolta stamattina?»

Invece di rispondere, Agata gli tese la mano. «Ti fidi di me?» gli chiese agitando il braccio per fargli capire che voleva salire con lui sulla statua.

«Ma certo, ma certo, Agata» ribatté l'altro afferrandola per un polso. Senza neanche chiedersi il motivo di quella richiesta inaspettata la tirò a sé.

La ponentina, facendo perno con un piede su un anello di bronzo fissato al piedistallo e con una mano sulla spalla di Tseren, si arrampicò per raggiungere il capo dei dissidenti. Senza perdere altro tempo gli strappò poi l'imbuto amplificante dalle mani.

«La donna con lo scialle bianco e i fiori blu tra i capelli; l'uomo pelato al suo fianco, quello con la barba a punta e gli occhiali appesi al collo; e l'uomo alto laggiù, quello con il turbante verde sbiadito! Sono i tre fondatori della Setta, i tre primi profeti! Si chiamano Lakitaii, Rakan e Kahlun e sono le persone che hanno distrutto le vite dei vostri cari. Prendeteli!» urlò Agata con quanto fiato aveva in gola, puntando il dito contro di loro man mano che li nominava.

Harris guardò l'amica sconcertato, ma si lasciò convincere all'istante dal suo sguardo fermo. Si rimpossessò dunque dell'imbuto e ripeté più volte l'incitazione di lei. «Fermateli! Fermate quei tre!»

In un attimo si scatenò il putiferio. I dissidenti presenti nella piazza si scagliarono contro le tre persone che Agata aveva indicato, mentre gli Audaci presenti, colti altrettanto di sorpresa dalla rivelazione improvvisa, tentavano di capire come difendere quelli che apparentemente erano i misteriosi fondatori al cui credo avevano affidato le loro vite.

Il capo dei dissidenti si appoggiò alla statua, completamente sconvolto da quello che era accaduto nel giro di pochi minuti. Laddove fino a poco c'era una folla chiassosa, ma ordinata, si era assembrata una calca dove chi non spingeva veniva spinto, o peggio calpestato.

Le esclamazioni di incitazione si erano trasformate in urla rabbiose. Harris a malapena riusciva a riconoscere i volti dei suoi compagni, trasfigurati dall'odio. L'uomo che Agata aveva chiamato Kahlun, lo spilungone con il volto butterato, era talmente imponente che servivano cinque persone a tenerlo fermo. L'altro fondatore invece, sebbene non avesse una stazza altrettanto impressionante, sembrava posseduto da uno spirito maligno. Menava fendenti a destra e manca, colpendo chiunque si avvicinasse. Era un bruto e non si faceva alcuno scrupolo a farsi scudo con chiunque gli capitasse a tiro, sia che trattasse di oppositori, che di alleati, donne o bambini.

La più indifesa era sicuramente la donna. Lakitaii. Un nome soave per una creatura altrettanto intrigante. Sebbene prima che si scatenasse l'inferno l'avesse osservata solo per una frazione di secondo, Harris era rimasto folgorato dalla sua bellezza, frutto non tanto di singoli tratti fisici ma del portamento elegante e della luce suadente nei suoi occhi miele. Lakitaii era l'unica, dei tre, da cui Harris era incuriosito e il ragazzo si rese conto che era proprio quella la forza della donna.

Tseren era balzato sul piedistallo e senza dire nulla aveva sollevato Agata, prendendola saldamente tra le braccia. Mentre la ragazza, ancora scossa da quello che aveva fatto, stringeva le braccia attorno al collo del Drago, questo allungò una mano per intercettare una pietra diretta verso il capo dei dissidenti. Se il levantino non l'avesse afferrata al volo, la roccia avrebbe probabilmente frantumato il cranio del ponentino. Harris gli rivolse un cenno di riconoscenza e Tseren lo afferrò con vigore per il bavero, spingendolo giù dal piedistallo. «Via di qui! Prima che ci lasci le penne!» gli intimò.

Il primo degli Alicanti [completata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora