Il giorno dopo mi svegliai verso le 7. Avevo deciso di evitare di andare a correre. La botta di ieri era stata dura e non me la sentivo di andare.
Con calma andai a fare colazione. Presi una ciotola, nel quale versai del latte ed un po' di cereali.
Una volta finito mi diressi verso il bagno dove feci una doccia veloce.
Con l'accappatoio addosso mi diressi verso la cabina armadio.Cosa metto?
Mi chiedo, guardando tra tutti i vestiti che avevo.
Ne scelsi alla fine uno blu a tubino, con la scollatura a barca, che finiva però con una piccola spaccatura laterale. Arrivava poco più sopra le ginocchia.
I capelli li legai in un semplice chignon basso. Un filo di trucco ed ero pronta.Fuori il palazzo pensavo di trovare Albert ad aspettarmi ed invece...
«Alex...» dissi avvicinandomi a lei.
Era appoggiata alla sua BMW nera.
Nero come il completo che aveva optato per oggi.Indossava un corpetto nero, abbinato con una giacca del medesimo colore.
I pantaloni, anche essi neri, erano molto attillati, le snellivano le gambe lunghe. Ai piedi calzava dei tacchi, neri.«Ti vesti in pan dan con la macchina?» le chiedo avvicinandomi a lei.
«No, semplicemente il nero mi sta bene.» mi dice staccandosi dall'auto e venendomi incontro.
Le sorrido «Come mai sei qua? Eravamo d'accordo che ci saremmo incontrate in sede.» le chiedo.
«Ero di passaggio, quindi ho pensato di prenderti io direttamente ed andare in sede insieme.» dice, scrollando le spalle.
«Non dovevi...» mi fermo un attimo, rendendomi conto che non portava gli occhiali. «Ma...»
«Lenti a contatto, si. Non preoccuparti.» si avvicina di botto al mio visto, riesco a sentire il suo respiro su di me. «Ti vedo benissimo.»
Resto per qualche secondo incantata a cotanta bellezza.
«Lo spero per te.» dico, ricomponendomi e dirigendomi verso la sua auto «Non vorrei morire in un incidente in auto per causa tua.»
«Non accadrà.» dice, aprendomi la portiera dell'auto.La ringrazio, salendo poi sul veicolo, cosa che fa anche lei.
Mette in moto e partiamo.
In pochissimi minuti arriviamo in sede, dovevamo passare da la per prendere alcuni documenti.
Alex quindi posteggia ed insieme entriamo dall'ingresso principale.
Molte persone si voltano verso di noi, sembrano quasi stupite nel vederci insieme e sorridenti.
Perché si, siamo sorridenti. Non abbiamo un motivo preciso però, dopo aver chiarito la scorsa sera, ci sentiamo più vicine e più in pace con noi stesse.Magari potremmo tornare ad essere amiche come una volta...
Ritiriamo quindi i documenti e velocemente ci dirigiamo di nuovo alla sua auto.
Una volta entrate in auto Alex mette di nuovo in moto e ci immettiamo nel traffico.
Accende la radio, stavano trasmettendo una canzone che mi era capitata più volte di ascoltare e, senza rendermene conto, comincio a canticchiarla.«I would never change what our past is...»
Io non cambierei mai quello che è il nostro passato.
«Written in our bones, it's who we are.»
Scritto nelle nostre ossa, rappresenta chi noi siamo.
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Partner In Love || Vauseman Story
FanfictionPiper Chapman viene da una famiglia benestante la quale possiede una delle compagnie edilizie più importante degli Stati Uniti. Dopo la morte del padre si ritrova a dover dirigere la compagnia, ritrovandosi però tra le mani gravi problemi finanziar...