POV.PIPER
«Allora ci vediamo davanti l'entrata principale del Central Park alle nove?»
Sono in ascensore, Stella alla mia destra mi fissa intensamente, aspettando con ansia una risposta.
«Va bene allora ci vediamo dopo.» in contemporanea le porte dell'ascensore si aprono ed io, più in fretta che posso, esco da lì, dirigendomi verso la mia auto.
Erano le otto ed avevo solo un'ora per farmi una doccia veloce e prepararmi all'appuntamento.
Si Piper, è proprio un appuntamento.
C'è una bella differenza tra incontrarsi per caso e decidere di mangiare qualcosa fuori ed il premeditare il tutto.
Scuoto la testa, mentre entro in macchina, mettendo in moto.
Era solo un'uscita tra colleghe, avremmo mangiato, magari bevuto qualcosa e poi a casa. Non avevo nulla di cui preoccuparmi.
In pochi minuti arrivai al mio appartamento. Una volta dentro mi diressi subito verso il bagno. Mi spogliai ed entrai in doccia. Non ci misi molto anzi, mi sbrigai proprio subito. Ma il tempo che avevo recuperato nel farmi da doccia lo persi nel scegliere il vestito da indossare.
Stella non mi aveva detto dove saremmo andate quindi non sapevo proprio cosa mettere.
Dopo un quarto d'ora decisi che avrei indossato un vestito a tubino corto, nero. Aveva dei ricami in pizzo sia sulla schiena che davanti.
Indossai delle scarpe del medesimo colore, un po' di trucco, degli orecchini ed andai.
Erano le 20:40 quando arrivai davanti l'ingresso del parco.
Stella si trovava già la. Lei, a differenza mia che avevo messo un vestito, aveva optato per un pantalone nero molto attillato, una camicia con dei motivi floreali ed una giacca, anche essa nera.
Avrei dovuto immaginarlo, lei ha sempre indossato vestiti maschili ma, incredibilmente, riusciva a dargli quel tocco di femminilità. Tipo lascare aperti diversi bottoni della camicia per far intravedere il seno che, poco ma sicuro, era più grande del mio.«Ehy.» mi saluta, avvicinandosi a me e dandomi un bacio sulla guancia.
«Ehy.» continuo a squadrarla. È davvero bellissima.
«C'è un piccolo cambio di programma.» un piccolo ghigno spunta sulle sue labbra. Non riesco ad interpretarlo.
«Sfortunatamente il ristorante dove ti volevo portare è pieno.»«Oh... E quindi? Cosa facciamo?» chiedo, curiosa.
D'un tratto porge la mano verso di me, guardandomi negli occhi.
«Ti fidi di me?» la voce esce bassa, sensuale, ammaliatrice.
«Si.» dico istintivamente, porgendogli la mano.
La afferra saldamente e, con decisione, mi guida per le strade di New York. Non camminiamo molto, giusto qualche minuto, ma per tutto il tempo le nostre mani sono rimaste intrecciate ed i nostri sguardi si andavano cercando.
Arrivammo davanti quello che sembrava essere un Pub, forse una discoteca e, senza fare la fila, ci dirigiamo all'ingresso.
Il buttafuori ci fa passare, probabilmente conosceva Stella. Sento alle mie spalle degli sbuffi di disapprovazione, probabilmente da parte di persone che stavano facendo la fila ma poco importa. Entrammo subito nel locale e la musica ad alto volume mi investi.Si, è proprio una discoteca.
Molte persone erano già in pista a ballare ma mi resi subito conto che, a differenza delle classiche discoteche, c'erano delle scale che portavano al primo piano, dove vari tavoli erano stati posizionati.
Un cameriere si avvicina a noi.
Solo in quel momento le nostre mani si staccano.Non mi ero proprio resa conto che ancora mi teneva per mano...
«Signorina Carlin è un piacere rivederla, prego mi segua.» il cameriere ci scorta verso uno dei tavoli, lasciandoci poi da sole.
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Partner In Love || Vauseman Story
FanfictionPiper Chapman viene da una famiglia benestante la quale possiede una delle compagnie edilizie più importante degli Stati Uniti. Dopo la morte del padre si ritrova a dover dirigere la compagnia, ritrovandosi però tra le mani gravi problemi finanziar...