NoNo CaPiToLo

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Mi sto rigirando nel letto senza sosta, non riesco a prendere sonno. Mi sono messa sotto le coperte così com'ero, senza nemmeno spogliarmi e mettermi il pigiama, e dato che ancora non mi bastava, mi sono messa pure il giacchetto, ma ho ancora freddo. Mi sembro un salsicciotto impedito, e nonostante la fatica che sto facendo per trovare una posizione comoda, non riesco a scacciarmi il freddo di dosso. Mi rotolo nel letto infastidita dal'ingombro del giacchetto che non mi permette di muovermi agevolmente e non mi accorgo che il letto è finito. Precipito col culo a terra producendo un tonfo sordo, accompagnato da una mia esclamazione di dolore. Mi rialzo accarezzandomi il fondoschiena dolorante. "Accidenti che botta!" borbotto mentre cerco di rimettermi a letto. Provo a cambiare posizione e afferro il cuscino, cerco di ammorbidirlo dandogli dei pugni, poi ci riappoggio la testa ma mi sembra sempre scomodo. Lo sposto in modo da appoggiare la testa sopra l'angolo, forse in quel punto è più morbido, ma il movimento che faccio è troppo ampio e colpisco la lampada appoggiata sul comodino buttandola a terra. Come se non bastasse, la lampadina si rompe spargendo frammenti di vetro per tutto il pavimento. "Grandioso."

Poi di colpo sento bussare alla porta. "Sara, tutto bene?"

Senza pensarci due volte mi fiondo ad aprirgli ma metto un piede scalzo sopra un pezzo di vetro e senza neanche dirlo inizio a sanguinare. "Porcamiseria!" sbotto a voce alta.

"Sara, che sta succedendo?" chiede preoccupato da dietro la porta.

Zoppicando gli vado ad aprire. "Logan..."

Lo osservo mentre mi squadra lentamente. "Ho sentito un colpo e poi un frastuono, stai litigando con lo scarafaggio?" Poi nota come sono vestita, "ma tu dormi col giacchetto?"

Indossa il suo giaccone, ma sotto ha un paio di pantaloni leggeri del pigiama. "Ma cosa ti sei messo?"

"Io stavo dormendo, tu piuttosto..." fa un passo verso di me pestando un frammento di vetro che fa un rumore stridulo sotto la sua scarpa. Fortuna che almeno lui se l'è messe. "Ma cosa diavolo è successo?"

"Ehm... si è rotta la lampada."

"Come ha fatto a rompersi?" chiede incredulo.

"Beh, io..."

"Ma sei ferita!" esclama indicandomi il piede, grazie alla luce che entra dalla porta ha visto che sto sanguinando. Mi sento un'imbranata. Non sapendo cosa fare decido di accendere la luce, accecando entrambi. Sono un vero impiastro. Appena riusciamo di nuovo a vedere, Logan osserva il casino di vetri sparsi ovunque. "Sembra che hai fatto una guerra contro la lampada, alla fine ha perso ma si è difesa bene."

"Già..." riesco a dire tremendamente imbarazzata.

"Dobbiamo subito disinfettare quel piede, la profonda pulizia di questo posto mi dice che sarebbe sbagliato non farci niente."

Oh, cavolo! Mi torna in mente lo scarafaggio che ho visto in bagno, dove non mi sono più azzardata ad entrare lasciando la porta ermeticamente chiusa. Mi guardo finalmente la ferita, effettivamente per essere un taglio piccolo sta sanguinando copiosamente, e sta pure iniziando a farmi male. "Ma non ho un disinfettante, né dei cerotti. Come facciamo?"

"Intanto vieni di là." Mi dice e mi aiuta a camminare verso la sua stanza mettendomi un braccio attorno alla vita. "Non sei capace di saltellare con un piede solo?" chiese stizzito.

"Scusa tanto se mi fa male e ho paura di sbatterlo da qualche parte."

Lui sbuffa ma non ribatte. Mi fa sedere sul suo letto. "Aspetta qui, guardo se tante volte ho qualcosa in macchina." E subito si dirige nel parcheggio. Osservo il letto sfatto che emana un confortevole calore, senza pensarci mi tolgo il giacchetto e mi sdraio tra quelle lenzuola. Hanno un odore diverso rispetto alle mie, sanno di lui... Chiudo un attimo gli occhi e subito sento i suoi passi entrare e chiudere la porta dietro di sé. Li riapro e mi tiro su di scatto, noto che sta trascinando la mia valigia. "Perché l'hai presa?"

"Perché dormirai qui, niente obiezioni!" afferma. Getto gli occhi al cielo contrariata, ma in fondo mi piace questo suo spirito protettivo. Dalla tasca del giacchetto tira fuori una boccetta con un liquido verde e un pacchetto di fazzoletti.

"Che altro hai in quella macchina, un tesoro?" Lui mi guarda con uno sguardo divertito, poi si china e mi butta il disinfettante sulla ferita. "Ahhh! Brucia!" Sbraito.

"Non fare la piagnucolona, non è niente."

"Ma che ne sai tu, è mio il piede, mica tuo."

"Hai una soglia del dolore davvero molto bassa." Dichiara sfottendomi. Distolgo lo sguardo, esasperata, poi torno a guardare come mi pulisce il taglio e cerca di fermare l'emorragia. "Tienilo così." Mi dice facendomi tenere il pezzo di carta premuto sulla ferita. Subito apre la mia valigia e inizia a rovistare al suo interno.

"Cosa stai cercando?" chiedo indispettita. Chi gli ha dato il permesso di mettere il naso nella mia valigia?

"Un paio di calzini. Te ne sarai portata qualche paia di ricambio, spero," sbotta.

"Sono nell'angolo a destra. Basta chiedere, non c'è bisogno che metti a soqquadro i miei vestiti."

Lui mi lancia uno sguardo nervoso e recupera un paio di fantasmini dall'angolo. "Questi andranno benissimo." Me ne infila solo uno, mettendoci cura per non spostare il fazzoletto dalla ferita. "Se dormi con questo non dovresti ricominciare a sanguinare." Mi rassicura, poi alza lo sguardo su di me e rimaniamo a fissarci negli occhi. Per quanto mi riguarda resto imbambolata, totalmente catturata come sempre quando i miei occhi si incastrano nei suoi. Tutte le volte mi regalano un brivido, ma prima che possa perdermici dentro del tutto lui sbatte le palpebre e distoglie lo sguardo. "Che ne dici di andare a dormire, adesso?" chiede alzandosi in piedi e senza aspettare una mia risposta fa il giro del letto. Si toglie il giaccone, rivelando una canottiera dalla quale si intravede quel dannato tribale.

Sospiro mentalmente e distolgo lo sguardo da lui, adesso inizio a sentire caldo. Mi stendo sul materasso coprendomi fino al mento, quando si stende anche Logan sento il materasso piegarsi sotto il suo peso. Chiudo gli occhi cercando di rilassarmi. Alcuni minuti dopo mi ritrovo a fissare il soffitto nonostante il buio, oddio che situazione! Mi azzardo a guardare nella sua direzione, dalla fievole luce che filtra dalla finestra vedo che mi sta dando le spalle, ma non mi sembra che stia dormendo. "Sei sveglio?" chiedo in un sussurro rivolta al buio.

"Sì, Sara. Perché non dormi?"

"E tu?" gli rigiro la domanda.

Lo sento sospirare e voltarsi verso di me. "Non sono abituato a dormire con una ragazza nello stesso letto."

Però con Lily ci sei riuscito. Non ribatto ma il disappunto che provo mi porta ad esprimere il mio pensiero in modo indiretto. "Io non l'ho nemmeno mai fatto."

Sento i suoi occhi addosso. "Che cosa, dormire nello stesso letto con una ragazza?"

Scoppiamo a ridere simultaneamente in modo rumoroso. "Oddio, grazie. Mi serviva ridere un po'."

Lo sento girarsi e darmi le spalle. "Buonanotte Sara."

Sorrido e faccio altrettanto. "Buonanotte Logan."

Il Cuore ha le sue RegoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora