Mi guardo attorno a bocca aperta, girando lentamente su me stessa frastornata ed elettrizzata dall'atmosfera che regna in questo posto. Luci, colori, voci e odori si mischiano e mi inebriano mentre osservo la gente camminarmi accanto o sfiorarmi, seguo l'evoluzioni delle giostre attorno a me dove bambini e adulti ridono e si divertono. Questo è Coney Island.
Credo di avere una paralisi facciale, non riesco a togliermi dalla faccia questa espressione da idiota.
Non ero mai stata in un Luna Park, avevo sentito molte volte parlare di questo posto ma credevo che non ci sarei mai venuta, invece grazie a Logan sono qui, e per di più sotto Natale circondata dalle decorazioni natalizie e da un'atmosfera festosa, resa ancora più calda da uno strato di neve che ricopre un po' tutto quello che mi circonda. Lo guardo riconoscente e la sua espressione mi fa scoppiare il cuore di gioia, mi sta guardando con gli occhi che brillano, estasiati dalla mia felicità. Lo afferro per una mano e lo tiro, dirigendomi verso la prima giostra alla sinistra, dove un gruppo di bambini si fa sballottare su e giù da delle navicelle mosse da dei bracci robotici. Osservo le loro faccine sorridenti e sorrido anch'io d'istinto. Ma non mi fermo, afferro nuovamente la mano di Logan e ci fermiamo alla giostra successiva, dove un gruppo di poltroncine, attaccate tutte intorno ad una torre alta più o meno 30 metri, fa precipitare le persone dall'alto verso il basso in una caduta velocissima. Mi fa un po' paura ma avrei voglia di farlo... Non so.
Di colpo Logan mi afferra la mano e mi porta verso "La trappola di Lynn", una torre da cui pendono molti seggiolini che girano e volano appese a delle catene, mentre la torre centrale ruota su se stessa e si inclina. Ci mettiamo subito in fila e io rimango ad osservare la giostra pregustando l'esperienza. Ho il cuore che va a mille mentre tengo stretta la mano di Logan, senza lasciarlo andare un solo istante.
Quando finalmente tocca a noi mi accomodo su quelle piccole sedie e seguo le istruzioni per agganciare la cintura di sicurezza. La voce del giostraio mi rimbomba nelle orecchie, mentre lo sguardo di Logan non mi abbandona mai. Di colpo la giostra inizia a girare lentamente. Logan mi sorride. "Tieniti forte."
Mi aggrappo con forza alle maniglie ai lati della mia sedia e in poco tempo mi ritrovo ad alzarmi in volo, fluttuando nell'aria. Guardo la gente attorno a me rimasta a terra, ma mentre continuo a salire diventa sempre più una massa sfuocata di colori e risate indistinguibili. Mi volto ad osservare Logan che sta volando dietro di me, rincorrendomi senza mai raggiungermi. Le nostre risate si mescolano a quelle degli altri e alle musiche che ci avvolgono.
"Ti stai divertendo?!" mi urla per farsi sentire.
"Sì! Grazie!" rispondo tra le risate.
Dopo un lungo attimo la giostra inizia a scendere, riportandomi lentamente alla terra ferma. Le cinture si sganciano e io mi rialzo. Mi sento la testa leggera, gira tutto ma mi sto divertendo. Logan mi raggiunge e mi fa strada verso l'uscita.
Di nuovo in mezzo alla folla non riesco a smettere di ridere. "Che ne dici di mangiare qualcosa? Sto morendo di fame." Propone.
Annuisco, sempre col solito sorriso sulle labbra. Lui mi riafferra la mano e mi guida verso il più vicino paninaro ma vengo distratta dalle montagne russe. Il mitico Cyclone scorre veloce davanti ai miei occhi e io seguo i suoi piccoli treni viaggiare velocemente sopra quei binari sospesi in un intrico di ferro ed emozione, mentre sento le urla della gente in preda al divertimento. Mi accorgo di essermi bloccata al centro della piazza solo quando Logan mi richiama alla realtà.
"Vuoi fare le montagne russe?" mi chiede sorpreso. Lo guardo esaltata e annuisco ancora. "Sei sicura? Saresti la prima a volerle fare di sua spontanea volontà."
Osservo per un ultima volta l'evoluzione del piccolo treno volare in alto sulle nostre teste, poi mi risveglio. "Vuoi prima mangiare? O hai paura?"
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Il Cuore ha le sue Regole
ChickLit#SECONDA PARTE della trilogia "Il Cuore di Sara" Quando Sara viene a sapere la verità sulla prolungata assenza da scuola della sorella, non ci pensa due volte prima di partire per aiutarla, anche se le possibilità che possa effettivamente esserle di...