Apro gli occhi lentamente, mettendo a fuoco la mia valigia posata a terra con il mio giacchetto sopra. Mi stiracchio stropicciandomi gli occhi, allargando un po' le gambe e scontrandomi con un altro corpo vicino al mio. Ah, già, sono nello stesso letto insieme a Kat e Mack. Ieri sera quando ho poi deciso di tornare in camera le ho trovate entrambe svenute nel letto. Avevano lasciato la finestra aperta e non si erano fatte scrupoli e spogliarsi e a seminare i loro vestiti in giro per la stanza. Ho dovuto fare la gincana per arrivare fino alla porta del bagno.
Afferro il cellulare sul comodino senza staccarlo dal cavo del caricatore e lo accendo. Ieri sera ero troppo stanca per aspettare che si accendesse, ogni volta ci sta troppo, l'ho messo sotto carica e mi sono addormentata. Aspetto paziente che faccia la sua solita tiritera e appena mi mostra la schermata iniziale inizia a suonare come un ossesso, ripetendo in continuazione il suono dei messaggi. Mi faccio prendere dal panico. Le due ragazze iniziano a mugolare, svegliandosi lentamente.
"Cos'è tutto questo casino?" biascica Kat, mentre l'altra si stira.
"Scusate, è il mio cellulare..." Porcamiseria, ho 14 chiamate perse da parte di mio padre! Mi sento attanagliare da un'improvvisa paura, mi immagino quanto sarà arrabbiato con me chiedendosi come mai non gli rispondo. E se dovesse venire a cercarmi? Cosa farà quando Sandy gli dirà che me ne sono andata?
Torno a guardare le due ragazze che si sono svegliate stiracchiandosi sotto le coperte. Sbuffando, entrambe si alzano e si dirigono in bagno. "Ciao Sara." Mi salutano all'unisono e si chiudono insieme la porta alle spalle. Il pensiero di mio padre passa in secondo piano perché attraverso la porta le sento parlare a bassa voce, senza capire cosa stanno dicendo. Incuriosita mi alzo e mi avvicino, accostando l'orecchio alla porta.
"...non lo so perché l'ho fatto, in quel momento mi andava e ho agito d'istinto." Mi sembra Mack a parlare.
"E ne è valsa la pena? Dopo è corso subito dietro a lei..."
Mack attende un po' prima di rispondere. "Se quella stupida non si dà una mossa giuro che prima di arrivare a New York ci riprovo..." afferma e subito apre l'acqua della doccia, non permettendomi di sentire più niente.
Sospiro amareggiata. Dovrei passare sopra ai miei dubbi solo per non permettere che qualcun'altra ci provi con Logan? È questo che fanno le ragazze sveglie? Rattristita torno a sedermi sul letto e prendo a vestirmi. Non credo che fare finta di niente mi potrebbe aiutare, però continuo a pensarci anche mentre usciamo dalla stanza, finché non ci ritroviamo nella hall e decidiamo di avviarci al bar dell'Hotel.
Dopo una veloce colazione rimontiamo nel furgoncino Volkswagen. Logan aiuta Jere a sistemare le nostre valigie e subito lo vedo montare e sedersi accanto a me. Distolgo lo sguardo e faccio finta di niente, lui si china per guardarmi negli occhi: "Sara, tutto bene?"
Con che coraggio mi chiede se sto bene? Osservo invece Jere che si siede al posto di guida, mentre Mack si siede accanto a lui facendo a cambio con Kat. "Tutto a posto dolce Sara?" mi chiede accennando un sorriso dolce. Ricambio il sorriso e annuisco. "Bene," afferma sistemandosi al volante. Con la coda dell'occhio vedo Logan agitarsi. Non ha proprio nessun motivo di agitarsi tanto, ma gli sta bene stare un po' sulle spine. Può darsi anche che lui non c'entrasse niente con il bacio di Mack, ma se non fosse rimasto da solo in una stanza con due ragazze non sarebbe successo. Pure io mi ero accorta che Mack era interessata a lui, possibile che lui non lo avesse notato?
Partiamo in silenzio, stranamente neanche le ragazze si degnano di aprir bocca, e in breve tempo mi faccio cullare dal paesaggio che scorre fuori dal finestrino. Manco mi accorgo di chiudere gli occhi e lasciarmi trasportare nuovamente dall'oblio del sonno. Una mano gentile si appoggia delicatamente sulla mia guancia e mi fa spostare la testa su qualcosa di morbido... e caldo.
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Il Cuore ha le sue Regole
Literatura Feminina#SECONDA PARTE della trilogia "Il Cuore di Sara" Quando Sara viene a sapere la verità sulla prolungata assenza da scuola della sorella, non ci pensa due volte prima di partire per aiutarla, anche se le possibilità che possa effettivamente esserle di...