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Sentii il vento tra i capelli. Quella sensazione di freschezza,di libertà che ormai era una forma di vita alternativa.
Quella libertà che ogni giorno mi permetteva di scappare da questa falsa vita ormai già decisa e programmata da colui che, un giorno giudicherà ed assolverà tutti i nostri peccati.
Sentii sotto i piedi, l'erba quasi umida rammentando gli anni passati della mia infanzia quando giocavo con i miei fratelli più grandi.
Rallentai appena lo vidi arrivare a galoppo del suo destriero color notte come se qualcuno fosse riuscito a privarmi della mia libertà, della mia vita.
Vidi Henry che cavalcava avvicinarsi e sorridermi come ogni volta che mi nota da sola.
Scese da cavallo e si avvicinò con cautela, quasi con il timore di spaventarmi o con la paura di non essere gradito.
Notai che portava con sé i miei stivali color nero che avevo lasciato in mezzo all'erba poco vicino alla mia dimora.
I suoi capelli vennero scompigliati da una leggera folata di vento.
Quei capelli color castani, finirono davanti ai suoi occhi, quella camicetta bianca con il colletto aperto sullo sterno che dava spazio all'immaginazione.
I suoi occhi azzurri erano puntati sui miei, per poi cadere distrattamente, sul mio corpo casto.
Fece un piccolo inchino quasi spiritoso, facendomi sfuggire un leggero sorriso.
《Penso che voi, lo facciate apposta per farmi arrossire》dissi avvicinandomi a lui e accarezzando il muso del cavallo.
《Non penso di farlo apposta solo perchè voi mi sorridiate, sto solo portando rispetto a colei che mi ha rubato il cuore e a colei che ha sangue più nobile del mio.》disse sorridendo.
《Mi pare strano di avere sottratto a voi, una cosa molto importante e d'altro canto non per forza dovrei essere riconosciuta come la nipote del duca di Norfolk》dissi con tono alquanto fiero .
Fece per rispondere ma iniziai a passeggiare verso la dimora della duchessa Agnes Tylney, vedova del duca.
《State serena perchè nessuna persona potrà immaginare il vostro rango, poichè vi siete sporcata il vestito》
Salì a cavallo e mi porse la mano, subito non accettai ma poi salii.
《Non pensavo poteste accettare》disse ridendo.
Vidi in lontananza, davanti al portone, la duchessa con una domestica.
Si vedeva e si poteva immaginare lo sguardo impietrito e schifato.
《Provo gusto a non seguire le regole.》dissi accennando un leggero sorriso.
《Non sono consapevole se provo qualcosa per voi come nobile oppure come donna libera e ribelle》disse senza pensarci due volte che avrebbe potuto dar fastidio.
《Vi state dichiarando?》gli chiesi girando il capo e guardandolo negli occhi.
《Non mi permetterei mai..》disse con tono bugiardo.
Mi misi a ridere e guardai diritto a me.
《Spero che vi intrighi la mia anima ribelle..》

Vostra MaestàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora