Non lo vidi più da quella sera. Non mi era concesso andarlo a trovare.
Provai ad illudere pure le guardie ma fu tutto inutile.
Non potevo credere che il re per punirmi di non essermi concessa a lui abbia arrestato James. Tutto ciò non passò di certo inosservato nemmeno agli occhi della mia cara zia che prontamente mi scrisse una lettera."Cara Catherine,
Vi scrivo questa lettera per sapere come state. Il duca Sayton mi ha riferito che vi siete ambientata e seguite in modo eccellente l'etichetta: sono orgogliosa che tutti i miei insegnamenti, vi siano serviti.
A malincuore, sono venuta a conoscenza che il vostro promesso sposo è stato arrestato per furto. Dovete fare attenzione a chi concedete tale onore, mi raccomando.
Vi consiglio vivamente di dimenticarlo: non solo per il dolore che vi sta provocando ma anche per il vostro onore.
Attendo una vostra lettera,
Duchessa di Norfolk"Era questa l'accusa: furto. Non potevo crederci...
La regina mi permise di non attingere ai miei doveri per qualche giorno. Passai molto tempo con mio fratello e mi fece spuntare il sorriso.
《Mi duole molto vedervi così》disse Charles mentre ci dirigemmo verso le scuderie. Pensò che una cavalcata avrebbe alleviato il mio morale.
《Lo so》dissi per poi rimanere in silenzio.
Ordinò a dei stallieri di sellare i cavalli e di condurli fuori da esse.
Il loro sguardo mi fece rabbrividire.
Non attendemmo molto. Condussero due cavalli di colore nero abbastanza alti. Erano magnifici! Mi avvicinai con cautela a tutti e due e gli accarezzai il muso.
《Non è un po' troppo alto?》mi chiese mio fratello dietro di me.
《No. Kerin è anche alto》dissi montando su di esso.
Attesi che Charles fece lo stesso e ci dirigemmo verso la collina. Mi era mancato andare a cavallo e soprattutto mi mancava il mio cavallo.
《Sapete qualcosa di Kerin?》
《No ma se volete mi informerò e potrei portarvelo qui》disse guardandomi.
《Informatevi solamente, vi prego.》
《Siete sicura?》mi chiese.
《Inizio a pensare di abbandonare il mio dovere e il castello. 》
《Non dite questo》disse fermandosi di colpo.
《L'unico modo per far sì che lui si dimenticasse di me era convolare a nozze ma ha rovinato tutto》 dissi mettendomi difronte a lui e guardandolo.
Il cavallo iniziò ad indietreggiare ma lo fermai.
《A chi vi riferite?》
《Al re》dissi guardandolo negli occhi. Rimase senza parole e non aveva torto.
《Non dovete concedergli questa piccola soddisfazione: dovete rimanere! Dovete dimostrargli che siete sempre la stessa, anche se lui vi ha tolto una persona a voi cara.》
《Come posso guardarlo negli occhi?》gli chiesi esasperata.
《Lo guarderete con ancora più determinazione anche se nel vostro sguardo ce ne sia già.》disse.
Notammo che il cielo iniziò a scurirsi e decidemmo di tornare ma sempre con un'andatura lenta.
《Vi ringrazio per le vostre parole》
《Non dovete : siete mia sorella》disse sorridendomi.
Nessuno si trovava al di fuori del castello, così ci affrettammo. Scendemmo da cavallo e corremmo all'interno appena in tempo perché iniziò a piovere.
《Siete diventata più veloce》disse ridendo.
《Dovevo scappare in qualche modo dalla dimora della duchessa》dissi facendogli una piccola smorfia.
Il rumore di alcuni passi,ci fece sobbalzare e mi voltai in direzione di essi. Anna si stava dirigendo con velocità verso di noi.
《Catherine!》disse alzando il tono della voce. La guardai confusa.
Quando arrivò mi prese le mani ed iniziò ad ansimare.
《State bene?》le chiesi immediatamente.
《La regina mi ha mandato a farvi chiamare con urgenza...》disse poggiando una mano sul suo petto.
《Volete un bicchiere d'acqua?》chiese mio fratello preoccupato.
Si accorse della presenza di Charles e fece un veloce inchino.
《Ho bisogno che voi veniate con me, ora!》disse dirigendosi con passo svelto dietro di noi. Ci guardammo spaesati per un istante e la seguimmo.
Tutti si voltarono a guardarci ma non mi importava...
Anna girò a destra e scomparve dalla mia vista. Facemmo lo stesso e ci bloccammo immediatamente.
La regina ci stava aspettando, aveva uno sguardo serio. Le altre dame di compagnia stavano alle sue spalle e il loro sguardo non era da meno. Ci inchinammo respirando velocemente.
《Vi attendevo》disse rasserenando il suo volto.
《Avete bisogno?》
《Non abbiamo molto tempo, vi do il permesso di recarvi nelle segrete e parlare con sir James》disse e per la felicità mi misi una mano davanti alla bocca.
《Vi accompagnerò》concluse la sovrana. Mi porse la mano e con cautela gliela presi.
Varcammo un portone di legno e lì l'atmosfera cambiò: era fredda e cupa. Rabbrividii.
Scendemmo una lunga scala, illuminata da qualche torcia ai lati di essa,sempre mano nella mano. Una guardia non appena ci vide, ci corse incontro. Prese una torcia e ci fece luce.
《Vostra altezza, non aspettavamo il vostro arrivo...》
《Dovete si trova colui che è stato accusato di furto, sir James?》chiese con fermezza.
Stavo sempre un passo dietro di lei.
《Da questa parte...》disse insicuro.
Un lungo corridoio si prospettava dove in ogni cella c'era qualcuno che ci guardava con rabbia.
《Il re ci aveva ordinato di non far avvicinare nessuno》continuò.
《Adesso lui non è qui ed io sono sua moglie》
《Si ma lui ha una corona più grossa della vostra sul suo capo ...》disse voltandosi.
Ma cosa andava dicendo?!
《Avete detto bene. Anche io ho una corona...》disse con tono autoritario.
L'uomo capendo di aver commesso un errore, abbassò il capo e fece segno con la mano che la nostra cella si trovava a pochi metri.
Lasciai la mano della regina e corsi verso di essa. Quando mi ci trovai davanti, strinsi forte le fredde inferriate. La cella era quasi completamente buia: era difficile percepire qualcosa.
《James?》chiesi a bassa voce.
《Catherine》disse immediatamente la sua voce e venne fuori dalle tenebre. Prese le mie mani e le baciò. Gli accarezzai una guancia.
《Mi siete mancata》
《Anche voi》
《Come siete riuscita a venire?》
《La regina mi ha accompagnato》
《Allora, lunga vita alla regina!》disse sorridendole dopo averla notata.
《Vi è stato detto il motivo per cui siete qui?》
《Hanno parlato di un furto ma io non ho fatto nulla, dovete credermi》disse. Nel suo tono di voce percepii una nota di malinconia e di timore.
《Io vi credo》
《Come state?》chiese.
《Adesso che vi vedo: sollevata》
《Lo sono anche io. Non trovate strabiliante quanto una persona possa far scatenare in voi tante emozioni?》
《Magnifico》dissi tenendogli la mano.
《Non abbiamo molto tempo, il re potrebbe tornare da un momento all'altro》intervenne la regina.
《Vi prego di concedermi dei minuti da sola con lui》la supplicai e acconsentì.
Aspettai che si allontanasse per potergli parlare tranquillamente però sempre con un tono di voce moderato.
《James, voi sapete quanto io tenga a voi e non vi direi ciò che sto per riferirvi se non penso che voi siate in pericolo》
Mi guardò stranito e continuai.
《Quando verrete rilasciato, correte via e non voltatevi. Lasciate questo posto per non farvi più ritorno ma portatemi con voi nei vostri pensieri.》
《Perché dite questo?》disse lasciandomi la mano.
《Perché non ho scelta...》dissi avvicinandomi al suo volto tra le sbarre.
《C'è sempre una soluzione》disse e lo baciai. Non fu un semplice bacio. Fu il nostro ultimo bacio.
Mi allontanai dal suo volto non di molto.
《L'unica soluzione plausibile del re per avermi è tagliarvi la testa》dissi e una lacrima rigò il mio volto.
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Vostra Maestà
Historical Fiction"Rutilans rosa sine spina" Catherine Howard è una fanciulla di sangue nobile con un'anima ribelle. Questi suoi stati, sono dovuti alla mancanza della figura materna e della poca presenza di quella paterna, che viene sostituita dalla zia, la duchessa...