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Sistemai la pelle di animale, forse volpe, avvolta al mio collo per poi accarezzare il pelo della mia giumenta.
Il vento scompigliò i miei capelli e anche quelli della mia dama di compagnia Jane, l'unica che fosse capace a cavalcare. Le feci segno con la mano di avvicinarsi.
<<Mi fa piacere che voi siate l'unica >>dissi indicandole il suo cavallo con un cenno del capo.
<<Tutto merito di mio padre>> rispose sorridendomi.
<<Non vedo l'ora di arrivare e riposare》dissi accennando un leggero sorriso.
La principessa non si era più vista dopo la nostra conversazione e dopo il suo comportamento, non ero di certo interessata.
In lontananza, iniziò a scorgersi la figura del re affiancato dalle sue guardie. Mi guardai intorno e notai l'assenza di Thomas.
Iniziai a desiderare un' incontro insieme a lui. Bramavo la sua presenza.
Il re si avvicinò, sempre in sella al suo cavallo e, baciò il palmo della mia mano.
Abbassai il capo e lo guardai negli occhi.
《Mio re, vogliamo accingerci in modo da non arrivare tardi?》dissi sorridendogli.
《Certo》disse.
Partimmo al galoppo. La sensazione dell'aria sul volto, mi fece ripensare a quando risiedevo da mia zia e ogni tanto, scappavo per poter andare a cavalcare.
Arrivammo giusto in tempo, il sole non era ancora calato ma il cielo pareva una tavolozza di colori pronti ad essere utilizzati su una tela.
<< Sua maestà. Vostra grazia>> disse il cugino del re e riferendosi a me, si inchinò.
<< Avete fatto un buon viaggio?>> chiese non appena scendemmo da cavallo.
<<Si, vi ringrazio>> dissi guardando mio marito.
Ci facemmo strada e a seguito, tutti ci seguirono.
<<Questa sera, si terrà una festa in vostro onore. >> disse il padrone di casa mostrandoci la sala con un lunghissimo tavolo sistemato e arredato per l'occasione.
<< Non appena sarete pronti, darò ordini di preparare tutto il cibo necessario e servirlo>> disse e il re rispose. Non stetti a sentire cosa si dissero, ero sovrappensiero per la conversazione con la principessa e la mancanza di Thomas.
Perchè non era venuto?  Cosa stava facendo? Con chi era?
Dovevo assolutamente vederlo. Il solo pensiero di lui, lontano, mi veniva la pelle d'oca. 
Entrai nella mia stanza e mi poggiai sul letto. Le dame, si avvicinarono pensando stessi avendo un malore ma dopo averle rassicurate mi aiutarono a lavarmi,  cambiarmi e a indossare gli abiti che avrei vestito quella sera.
Indossai, per l'occasione, un abito bianco e turchese molto elegante.
La stoffa proveniva da Venezia.
Non appena sentimmo bussare alla porta, indossai la corona e mi diressi verso essa. La aprii e uscii.
Un cortigiano ci disse di seguirlo e arrivammo nel salone dove si sarebbe tenuto il banchetto.
Enrico sedeva vicino al cugino e alla sua sinistra vi era la mia sedia. Si alzò in piedi non appena mi vide, mi avvicinai e prendendomi la mano mi fece sedere.
<<Siete bellissima>> sussurrò al mio orecchio.  Sorrisi, inchinando leggermente il capo e prendendogli la mano, la baciai.
Il cibo venne servito, mangiammo e brindammo al re.
Non fui di molte parole e Enrico se ne accorse subito.
Non appena il banchetto si concluse e gli altri iniziarono a danzare, decisi di uscire dalla sala e mi diressi verso le mie camere da letto. Le mie dame, restarono a danzare come gli avevo riferito.  Non avrei potuto privarle del divertimento.
Sentii bussare e dopo aver dato il mio consenso ad entrare, il re fece il suo ingresso in sala.
<< Sono venuto a controllare come stavate>> disse avvicinandosi a me.
<< Sto bene>> dissi sorridendogli.
<< Non avete mangiato tanto>>
<< Non ho molto appetito in queste ultime settimane, non preoccupatevi>> dissi rassicurandolo.
<< Tornerete di là con me?>>chiese fiducioso ma negai con il capo.
《Cosa turba il vostro animo?》
Restai in silenzio.
《Ditemi 》
《Si tratta di vostra figlia...》
《Elisabetta?》chiese con una nota di preoccupazione.
Gli rivolsi uno sguardo scrutatore.
《Ricordare di avere un'altra figlia?》gli chiesi.
<<Slacciate?>> gli chiesi mostrando i lacci del corpetto.
《Certamente》
《Non ritiene che il mio ruolo da sovrana e quindi, di vostra compagna sia legittimo. Lo mette in discussione...》dissi sistemando la gonna dell'abito dopo essermelo tolto.
<< Come potete pensare che comprenda il vostro ruolo quando non accetta l'annullamento del matrimonio tra me e sua madre?>> chiese con tono esasperato.
<<Provate ad avere un colloquio privato, vi prego. >>
<< Non cambierà idea>> disse con convinzione.
<< Come potete saperlo?>> chiesi curiosa.
<< Perchè caratterialmente è simile a me>> disse con una leggera fierezza.
<< Spero vivamente che la cambi, altrimenti sarò costretta a  prendere delle decisioni in merito, anche se si tratta di vostra figlia.>>dissi  sistemandomi sotto le coperte e spegnendo la candela.

Vostra MaestàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora