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Quei nove giorni passarono in fretta e non mi resi conto che avrei avuto nuove persone al mio fianco di un certo rango.
Ebbi la possibilità di dire addio ad Henry e a Francis. Non parlammo soltanto...
Mi avvicinai Francis mentre era intento a suonare il piano nel salone.
Era interessante da vedere. I suoi movimenti mentre suonava percorrevano tutto il corpo come se fosse un tutt'uno.
Finì di suonare e stette fermo per qualche istante per ritornare alla realtà.
《Siete stato bravissimo!》gli dissi applaudendo. Si girò e mi guardò.
《Errate! Ho sbagliato l'ultima parte》
《Vi do la mia parola, signorino Francis, che non me ne sarei mai accorta se non me l'aveste detto.》
《Scusate la volgarità ma non ve ne sareste accorta mentre qualcuno che suona questo strumento se ne sarebbe accorto》
《Non è accaduto nulla》
《Perchè siete qui?》
《Sono venuto da voi per parlarvi di ciò che accadrà domani.》
Si girò e mi guardò preoccupato.
《Che cosa accadrà?》
《Andrò via da qui, andrò a corte come dama della regina》
《Non lo fate》
《È mio dovere》
《No》
《È già stato tutto deciso ed è tutto pronto. 》
《Restate》
《No》
《Restate per me》
《Sapete che non è possibile.》
《Perchè c'è qualcun'altro nel vostro cuore?》
Deglutii e lui se ne accorse.
Si alzò e si sistemò la giacca. Feci un passo indietro e lo guardai negli occhi sperando che questo incontro possa finire al più presto in modo da andare da Henry a dirgli addio.
《Chi è?》
《Perdonate?》
《Il suo nome》
《Non c'è nessun altro》
Mi girò intorno per vedere se davo un minimo segno di cedimento.
Fece un altro giro e si fermò alle mie spalle. Stetti immobile.
《Siete venuta a dirmi addio?》
《Si》
《Solo?》
《No》dissi girandomi di colpo e lo baciai.
Mi tirò a e continuammo a baciarci con passione. Non ci preoccupammo perchè nessuno poteva vederci, avevo guardato.
Le tende erano tirate a quell'ora del pomeriggio poichè faceva troppo caldo a causa del sole, la porta la chiusi non appena entrai e lui non se ne accorse.
Mi rincresce se quando ho chiuso la porta a chiave, lo scatto, lo ha portato a sbagliare.
Con le dita delle mani iniziò a slacciare il corpetto ma lo fermai.
《Questa sera ho intenzione di andare a fare una passeggiata nel giardino da sola. Volevo che voi lo sapeste.》
Gli feci l'occhiolino e mi girai di spalle.
《Mi allacciate il corpetto?》
Lo allacciò e mi girai. Gli diedi un ultimo bacio e uscii dal salone.
Andai in giardino, avevo sentito da alcune cuoche che Henry aveva trovato nella foresta un cucciolo di cane e che il pomeriggio giocava con lui. Mi diressi dietro la stalla e quando arrivai lo guardai.
《È una femmina?》gli chiesi attirando la sua attenzione verso di me.
Non appena mi vide si mise in piedi e tra le braccia il cucciolo.
《È una femmina》disse abbassando il capo in segno di rispetto.
《Vi prego, continuate...》dissi facendo gesto con la mano.
Mise giù la cucciola e iniziò a giocarci.
Lo raggiunsi, mi sedetti per terra e iniziai ad accarezzare il pelo della cucciola.
《Come l'avete chiamata?》
《Silmy》
《Nome, alquanto bizzarro...》dissi giocando con quelle orecchie color bianche come le zampine mentre il corpo era di colore nero.
《Avete ragione!》
《Avete bisogno?》mi chiese.
《Domani andrò via, non tornerò più. Andrò a corte per diventare dama di compagnia della regina.
Non ci vedremo più...》
《Siete pronta?》mi chiese Darloh chiudendo lo sportello della carrozza.
《Ho timore...》
《Non dovete,mia cara. Grazie a vostro padre vi sono state aperte delle porte che non si presenteranno nuovamente.》
《Ma come farò senza di voi?》
《Ce la farete tranquillamente,perchè dite questo?》
《E' la prima volta che mi allontano da casa per poi non ritornarci più e non penso che la regina mi conceda di venirvi a salutare》 dissi guardandola con occhi dispiaciuti che sapevano che non avrei più rivisto la donna che mi ha cresciuto come lo farebbe una madre.

<<Non guardatemi in questo modo, vi scongiuro. Se può farvi tornare il sorriso, sono stata chiamata da una mia cara cugina che abita non molto distante da palazzo. Se avrete bisogno anche solo di qualche consiglio o di confidavi per qualsiasi questione possa recarvi dispiacere>>

<<Vi ringrazio<< dissi sorridendole.

Vidi in lontananza un uomo correre verso la carrozza e non mi volle tanto tempo per riconoscerlo. Francis...

Darloh non appena lo vide comparirgli fece un piccolo sorriso compiaciuto.

<<Vi lascio soli ma prima vorrei dirvi un ' ultima cosa:non mi dimenticate, vi scongiuro.>>disse per poi allontanarsi verso la dimora.

<<Vorrei che prendeste questa lettera e la leggeste non appena arriverete a palazzo, non lo fate prima>>mi disse.

<<Cosa avete scritto di così importante?>> gli chiesi.

<<Non ve lo posso dire ma vi supplico di non aprirla adesso. Intanto vi vorrei ringraziarvi per avermi fatto sentire a mio agio, amato e quasi marito essendomi ritrovato in certe situazioni con voi ma non ne pento>>disse e a quel punto lo accarezzai.

<<Con permesso...>>disse una voce autoritaria alle sue spalle. La duchessa scrutava Francis cercando di capire cosa fosse successo, ma nulla. Indossava un un abito di color nero con i capelli raccolti in alto e fermati con qualche molletta,eseguito sicuramente da Darloh.

<<Perdonate stavo recando solo le congratulazioni e i miei più sinceri saluti.>>

<<Un pensiero molto gradito,signorino Francis. Ora però dobbiamo partire altrimenti non riusciremo ad arrivare in tempo a palazzo.>>

<<Certamente, permettetemi di aiutarvi a salire e a chiudere la porta della carrozza.>>disse porgendole la mano che venne subito presa dalla duchessa facendosi aiutare. Francis chiuse lo porta della carrozza e fece un passo indietro.

<<Possiamo andare !>> disse la duchessa e partimmo.

Guardai per un'ultima volta quella dimora che ormai potevo definirla casa, quel grande giardino perfetto per lunghe passeggiate mattiniere, Darloh sullo stipite della porta e Francis. Tutti sotto lo stesso e unico cielo d'Inghilterra.

Vostra MaestàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora