La mia mano si congiunse alla sua e insieme percorremmo il grande corridoio nel salone dove si sarebbe celebrato il banchetto.
Tutti i presenti si inchinarono al nostro ingresso. Sorrisi.
Un senso di appagamento mi pervase e mi sentii potente.
Ci sedemmo al centro del tavolo su delle sedute di notevole bellezza. La stessa dove, a suo tempo, si erano sedute quattro regine prima di me ma adesso, era il mio momento!
I servitori portarono il cibo e tutti gli invitati iniziarono a servirsi e a mangiare. Lo facemmo anche noi.
《Cosa ti pare?》mi chiese all'orecchio il re. Gli sorrisi.
《Persone felici che mangiano alla corte del re e della nuova regina, di nuovo》dissi con tono sarcastico e lui si mise a ridere.
Prese il calice e si alzò con fatica. Il silenzio calò nella sala.
《Vi ringrazio di essere qui a festeggiare questo giorno importante.
Vorrei che alzaste i calici per salutare e accogliere la nuova sovrana del nostro regno: la regina Catherine.
A te, mia regina. 》disse e bevve. Gli sorrisi.
Ci avvicinammo e le nostre labbra si toccarono delicatamente.
La sua barba mi diede un leggero fastidio ma sopportabile.
I presenti ridevano e si intrattenevano parlando di argomenti con il sottofondo della musica.
Un cortigiano richiamò l'attenzione di tutti e successivamente si inchinò.
《Udite, udite! L'imminente canzone dedicata al re e alla regina per il vostro primo ballo.》disse e il mio sguardo si rivolse verso Enrico.
Mi prese la mano e la baciò.
《Se permettete, mi piacerebbe danzare il nostro primo ballo》
《Con grande onore》dissi.
Ci alzammo ,raggiungemmo il centro della stanza e ci posizionammo, aspettando che partisse la musica.
Percepii gli occhi giudiziosi puntati addosso della principessa Maria.
Sorrisi non appena partì.
Gli andai incontro e iniziai a girargli intorno a tempo per poi fermarmi di fronte a lui che fece un inchino ed io ricambiai.
Tutto si stava ripetendo a differenza di tempo e di titolo.
Allungai il braccio e lui fece lo stesso, gli presi la mano nella mia e gli baciai l'anello che aveva ereditato da suo padre. Feci varie giravolte sempre intorno al suo corpo e quando i nostri occhi si incrociarono mi avvicinò a sé, posizionando le mani sul corpetto. Iniziammo a volteggiare in avanti e indietro, poi mi sollevò per qualche secondo e gli misi le mani dietro la nuca accarezzandogli leggermente i capelli. Continuammo a guardarci negli occhi anche quando mi fece scendere, intrecciando le nostre mani e volteggiammo insieme. Si fermò dietro di me, mi fece alzare in alto le mie braccia e le sue mani iniziarono a scendere lungo il corpetto lentamente.
Mi allontanai, presi la rincorsa, feci un piccolo saltello e con il suo aiuto, strinsi le game intorno alla sua vita mentre il re girava su se stesso. Percepii che stesse facendo tutto con un po' di fatica avendo comunque una certa età.
Scesi e mi fece fare un'ultima giravolta prima di tirarmi a sé.
Avevamo tutti e due il fiatone e gli occhi che volevano ben altro che un solo ballo e che presto sarebbero stati accontentati.
《Como poden per sas culpas...》 gli sussurrai all'orecchio ma la mia attenzione venne catturata da due occhi fugaci di colore verde. Thomas.
《Mia cara, mi piacerebbe presentarti i miei eredi al trono》
《Ne sarei grata》dissi cercando di riprendermi.
I commensali, si fecero coraggio, e danzarono allegri.
《Come già ben sapete, lei è la mia primogenita: la principessa Maria.》
《Regina 》disse inchinandosi.
《Vi chiedo di perdonarmi ma avrei urgenza di parlare con il mio promesso, con permesso》disse allontanandosi. Enrico abbassò lo sguardo consapevole del loro rapporto.
《Vostra grazia》disse una voce, riportandomi alla realtà. Abbassai lo sguardo.
Un bambino ben vestito, si prostrava davanti a me, inchinandosi.
《Il principe Edoardo》disse il mio compagno.
Mi abbassai leggermente e lo guardai negli occhi.
Non somigliava molto al re.
Gli sorrisi e guardai nuovamente Enrico.
Alle sue spalle, intravidi una chioma di capelli rossi che si avvicinava sempre di più a noi, fino a quando non lo affiancò.
Non vidi mai una fanciulla di tale bellezza!
Il re le sorrise e le baciò la mano.
《La principessa Elisabetta》 la presentò.
Si inchinò.
《Regina Catherine》
《Siete una fanciulla di notevole bellezza》dissi non trattenendomi.
《Vostra grazia è così gentile》disse sorridendo.
Tutti e tre i suoi figli vestivano abiti sinuosi e ricamati con dell'oro, ognuno adatto alla propria carnagione .
Danzai nuovamente anche con il principe e la principessa Elisabetta che a differenza della sorella stava seduta ad osservare ogni minimo movimento.
Il re invece dovette sedersi e continuò a bere del vino.
Le mie dame, si fecero avanti e mi accompagnarono nelle stanze del re in modo da prepararmi. Mi tolsi l'abito di colore oro e restai con la sola vestaglia di colore bianco. Dopo avermi aiutato, si misero in disparte aspettando che arrivasse il re.
La stanza iniziò a non essere più vuota. Continuai a guardare, con fierezza, la porta della stanza, aspettando che arrivasse.
Non appena entrò, inchinai leggermente il capo.
Si guardò intorno e con tono deciso, fece uscire tutti dalla stanza. Non avevamo bisogno di coloro che guardassero mentre consumavamo.
《Siete magnifica》
《Come voi》 dissi sedendomi in modo non consono sul letto.
《I vostri figli sono di tale bellezza》dissi.
《Avete ragione》disse spogliandosi.
《Per non parlare di Edoardo》
《È uguale a sua madre...》disse con voce fievole. .
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Vostra Maestà
Historical Fiction"Rutilans rosa sine spina" Catherine Howard è una fanciulla di sangue nobile con un'anima ribelle. Questi suoi stati, sono dovuti alla mancanza della figura materna e della poca presenza di quella paterna, che viene sostituita dalla zia, la duchessa...