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Mi soffermai a guardare le sue labbra color rosato che si avvicinavano con leggera cautela, riducento la distanza tra i nostri corpi .
Girai il capo, negando un gesto che se avessi acconsentito avrebbe potuto fraintendere.
Sentii il suo respiro sul mio collo, provocandomi un brivido.
《Non fraintendete il mio gesto ma la duchessa dovrebbe recarsi in questa sala tra qualche minuto se non erro》
Mi voltai e lo guardai negli occhi.
《Avete ragione》 disse allontanandosi e sistemandosi qualche ciocca di capelli fuori posto.
Francis si avvicinò ad uno dei cinque finestroni che illuminava tutta la sala di color rosato e bianco.
Non mi mossi, stetti ferma a guardarlo finchè nella sala non entrò Darloh.
《Signorina, vi ho cercato anche in giardino》disse avvicinandosi fino al pianoforte.
Il mio respiro si fece irregolare, sentii sia le braccia che le gambe formicolare quasi come se non le avessi.
Era tutto strano poichè non capii cosa mi stette accadendo, provavo tutto insieme, sia emozioni che sentimenti.
Era tutto confuso.
《Signorina, vi sentite bene?》
Darloh si avvicinò a me e guardando Francis intuì che fosse accaduto qualcosa e immediatamente cercò di accompagnarmi fuori dalla sala ma fu inutile, ero inerme ma cosciente.
Francis si girò non appena si rese conto del mio stato.
I miei occhi erano su di lui anche quando mi accasciai sul pavimento.
《Signorina, vi supplico restate con noi》disse Francis accasciandosi anch'esso per parlarmi dritto negli occhi.
《Aiutatemi a portarla nelle sue stanze e andate in cucina a prendere dell'acqua fredda》
Francis mise un braccio sotto la gonna all'altezza delle gambe mentre l'altro braccio era posto sotto le scapole.
《Perdonatemi di tutto》disse avvicinandosi al mio orecchio in modo che potesdi sentirlo solo io e con estrema cautela si alzò.
Uscimmo dal salone sotto lo sguardo di tutti coloro che passavano dal corridoio.
Appoggiai il capo sulla sua spalla socchiudendo gli occhi per non incrociare il suo sguardo.
La mia camera era al secondo piano non molto lontana dal salone.
《Aprite la porta e andate ad avvertite la duchessa di ciò che è accaduto 》
Sentii la porta della mia camera cigolare non appena venne aperta.
Francis mi adagiò nel letto a baldacchino scelto dalla duchessa per il mio decimo compleanno.
Prese una coperta, posta sulla cassapanca con essa mi coprì.
《Penso che abbiate avuto un mancamento, avete fatto colazione?》
Negai.
Sentimmo la voce della duchessa in lontananza.
Francis si avvicinò e mi diede un leggero bacio sulla fronte.
Lo guardai, aveva gli occhi lucidi.
《Vi prego, non fatelo più》

Vostra MaestàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora