La sua mano prese la mia bloccandomi in mezzo al corridoio.
《Perché vi comportate in questo modo?》
《Vi sto portando rispetto e lo sto facendo anche con il vostro matrimonio.》
《La mia unione non vale nulla da quando vi ho vista per la prima volta》
《Non sono la persona adeguata a cui dovete riferire》dissi liberandomi dalla sua presa e camminando verso le mie stanze. Lasciandolo li, nel suo silenzio.
《Io vi voglio》disse. A quel punto mi fermai e mi voltai.
《Voi non mi volete, volete solo un altro corpo con cui soddisfare i vostri desideri, un'altra donna da possedere, una vittoria per voi e una sconfitta per noi. Vi pare equo? 》
Non mi resi conto di aver alzato il tono della voce, feci l'inchino in segno di perdono e corsi via nel silenzio, consapevole del suo sguardo sul mio corpo.
Vidi in lontananza la mia camera da letto e sentendomi al sicuro, rallentai.
Lo pensai troppo velocemente perché ad un tratto non solo il silenzio mi cinse la vita ma lo fecero anche le sue braccia, portandomi lontano da quella che per le ore oscure sarebbe stata la mia sicurezza.
Non urlai per richiamare l'attenzione, stetti al gioco assecondandolo.
Mi fece entrare nelle sue stanze, lo sfarzo accecò i miei occhi. Era grande, con una finestra che illuminava tutto il perimetro, il colore oro dava quella lucentezza che addiceva ad un sovrano come Enrico VIII.
Sentii la porta chiudersi alle mie spalle, mi voltai a guardarlo.
《Io non voglio che voi mi sfuggite》
《Vostra maestà, la stagione di caccia non è ancora iniziata, mi spiace informarvi》
《Avete una bella lingua》disse mordendosi il labbro.
《Ne sono consapevole》 dissi sorridendo.
《Io potrei darvi molte cose se decideste di concedervi come un titolo, la corona, la fama, gioielli, vestiti e soprattutto il potere》
Aveva scoperto le sue carte in tavola, adesso toccava a me..
《Davvero?》chiesi con stupore.
《Certo》disse con fermezza.
《Ma come farete con vostra moglie, se mi scoprirà sarò rovinata》dissi avvicinandomi e posando una mano sul suo petto che con delicatezza prese nella sua.
《Non vi preoccupate, io posso fare tutto ciò che voglio. Inventerò una banale scusa:sono stato ingannato》
Lo guardai.
《 Cosa intendete?》
《Dirò che non ho potuto consumare il matrimonio poiché la regina ha consumato in precedenza quindi sono sposato con la donna di un altro uomo.》
《Non ho parole...》dissi scuotendo la testa e avvicinandomi sempre di più.
《Voi siete la mia parola》disse assecondandomi.
Le nostre labbra si toccarono e le nostre lingue iniziarono a danzare insieme. La luce della luna ci illuminò aumentando di più l'atmosfera.
Le sue mani sfiorarono la mia schiena, provocandomi brividi per poi posarsi sui miei fianchi stringendomi di più a sé.
Mi allontanai e lo guardai negli occhi.
Dannazione quegli occhi blu...
Gli diedi uno schiaffo con la mano destra e feci mezzo sorriso.
Si avvicinò ancora di più. Ero in grado di sentire il suo respiro sulla mia pelle.
《Pensate davvero che possa accettare? Non avete capito nulla di ciò che vi ho detto prima e questo mi duole.》
Mi alzai sulle punte dandogli un leggero bacio e successivamente gli morsi il labbro inferiore.
《Io non sono il vostro giochino...》
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Vostra Maestà
Historical Fiction"Rutilans rosa sine spina" Catherine Howard è una fanciulla di sangue nobile con un'anima ribelle. Questi suoi stati, sono dovuti alla mancanza della figura materna e della poca presenza di quella paterna, che viene sostituita dalla zia, la duchessa...