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《EINS, ZWEI,DREI》urló il maestro di danza che la regina volle far chiamare per farci insegnare nuovi movimenti di danza per l'imminente ballo.
Facemmo gli stessi passi per la sesta volta di seguito ed iniziai a pentirmi di non essere nata uomo dato che non devono sopportare e indossare delle ingombranti gonne,  delle odiose e fastidiose scarpette.
《Mi fanno davvero male i piedi》disse Anna sedendosi su una sedia vicino alla finestra.
《Non siete l'unica》dissi provata.
《È da ieri che proviamo questi passi e se continueremo a danzare, questa sera resterò seduta per tutto il tempo》disse accasciandosi allo schienale.
《Farò lo stesso》
《No, non lo farete. Dovete danzare con James》
《Ballerò con lui se me lo chiederà altrimenti non troverò motivo e oltretutto partirà presto. È inutile che mi affezioni a lui. 》dissi con un leggero tono di amarezza.
La regina di avvicinò a noi, notandoci in disparte.
《Mie care, a cosa devo questo vostro distaccamento?》ci chiese e ci alzammo  velocemente. Esitai per un momento ma Anna non lo fece.
《Catherine mi stava deliziando raccontandomi dei gentil modi di lord James》disse. Mi voltai a guardarla. Lo sguardo curioso della regina si posò su di me.
《Devo dirvi di aver notato l'intesa da parte vostra. Spero che non ci delizierete solo di parole ma anche di un annuncio》disse sorridendomi.
《Mia regina, vi ringrazio di queste dolci parole ma mi duole comunicarvi che andrà via e  il mio cuore non lo sopporterebbe se mi dovessi affezionarmi ulteriormente》le dissi prendendo coscienza che tali affermazioni uscirono dalla mia  "sporca" bocca.
《Vi dico un segreto...》disse avvicinandosi di più.
《Siete la donna perfetta per lui. Farà qualsiasi cosa per voi》
《Vi ringrazio》dissi inchinandomi. Non mi ero ancora abituata che la regina iniziasse a parlare di più e soprattutto senza accento. Riflettei sulle sue parole: avrebbe fatto qualsiasi cosa per me?
Il rumore di un battito di mani attirò la nostra attenzione. Il maestro di ballo stava annunciando a modo suo la presenza di James in sala. Lo osservai accuratamente. Indossava abiti eleganti  sicuramente quelli del ballo, di colore viola scuro e gli stivali agli di colore nero. Abbassai il capo in segno di rispetto e ricambió.
La regina si voltò verso di noi sorridendoci.
<<Come vi ho promesso, avete a disposizione una passeggiata da soli prima del ballo. Andate a prepararvi, verrete al ballo non appena sentirete il suono  delle trombe.>> disse per poi andare incontro a James. Io e Anna ci allontanammo sotto lo sguardo minaccioso di Theresa. Se avesse sul capo una corona, io sarei diventata una sguattera probabilmente.
<<Non capisco il perché della mia presenza>>chiese Anna con voce soffocata dopo aver corso per arrivare alla stanza.
<<Perché le altre persone inizierebbero a parlare male >> dissi guardandola. Se avessero saputo del mio precedente rapporto con coloro che ho amato, sarei già senza vita. La mia cara zia é capace di tutto...
Indossammo gli abiti di colore crema chiaro, feci una treccia alla mia cara amica e successivamente mi spazzolò bene i capelli.  Indossammo i cerchietti dello stesso colore dell'abito e ci guardammo.
<<Se fossi uomo, vi salterei addosso>>disse Anna ridendo.
<<C'é già sua maestà che vorrebbe avventarsi su di me>>dissi abbassando il tono della voce. Uno strano rumore da dietro alla porta ci fece sobbalzare, mi sentii mancare per un momento. Anna si fece coraggio e a piccoli passi si avvicinò e la aprí.
<<Cosa é stato?>>
<<Non c'è nessuno. Forza andiamo!>>disse uscendo dalla camera. Feci lo stesso chiudendo la porta e lasciando dentro il pensiero del re e che qualcuno avesse udito tale affermazione.
<<Eccolo, sta conversando con il vostro segretario>>disse guardando dalla finestra che dava sul grande giardino dove c'erano molte rose.
<<Non é il mio segretario. É al servizio di mia zia che lo ha incaricato...>>dissi ma le parole mi morirono in gola. Anna mi guardò con sguardo spiritoso.
<<Mi stai facendo perdere minuti preziosi>>
<<Errate>>disse ridendo.
Ci recammo fuori e lo trovammo da solo.
<<Lord James, questo colore vi dona》disse Anna attirando la sua attenzione.
《Vi ringrazio ma dovrei dire lo stesso di voi. 》disse sorridendoci. Ci guardammo negli occhi intensamente.
《La mia presenza è d'obbligo ma fate come se non ci fossi》ammise imbarazzata.
《Vogliamo passeggiare?》mi chiese James guardando il lungo viale delimitato dalle rose.
《Con piacere》 dissi.
Un leggero venticello ci pervase ma fu piacevole.
《Come vi sentite?》chiese facendosi coraggio.
《Bene e voi?》
《Lo stesso. Vorrei sapere qualcosa in più su di voi,permettete?》
Acconsentii.
《Quanti anni avete?》
《Diciassette anni tra due giorni》
《Siete così giovane》disse guardandomi.
《Voi?》
《Ventotto》
《Non siete così vecchio, anzi. Come mai non avete una donna al vostro fianco?》
《L'etica di famiglia ma potrei favi la stessa domanda...》
Cosa avrei dovuto rispondere? Mi voltai e vidi la povera Anna che si trovava dietro di noi. Mi dispiacque.
《Vi piace la musica?》gli chiesi cercando di cambiare discorso.
《Si e a voi?》
《Non sempre》dissi.
《Come mai? Vostra zia è nota per i suoi  insegnanti di musica.》
《Il mio insegnante preferiva suonare che insegnare》 mentii. Anche la sottoscritta non pensava molto a imparare a suonare il pianoforte ma a fare altro...
Il suono delle trombe richiamò l'attenzione di tutti.
《Dobbiamo tornare》dissi.
《Si, certo. Perdonate Anna potreste lasciarci un momento da soli. State tranquilla, non la rapisco.》disse ironicamente.
《Ditemi》gli dissi. Eravamo l'una di fronte all'altro.
《Ho pensato a tantissimi argomenti da affrontare in questa nostra ultima passeggiata da sconosciuti.
Come avrete sentito, presto dovrò partire e mi duolerebbe lasciarvi. Sono cosciente che non potete abbandonare la vostra mansione di dama da compagnia della sovrana ma io rimarrei per voi. 》
Fece un respiro, guardandosi attorno.
《Naturalmente, se questo mio desiderio fosse ricambiato da parte vostra. 》
《Pensate bene》dissi sorridendogli.
《Le vostre parole mi riempono il cuore di gioia come il nostro primo incontro. Non vi ho più dimenticata.》
Riprese.
《Insieme. Una strana parola che molti non percepiscono e non comprendono come non lo facevo prima ma dopo il vostro incontro: riesco a comprenderla.》
Lo guardai arrossendo.
Guardò sorridendo il cielo e poi si rivolse a me.
《Sotto questo cielo e sotto lo sguardo di coloro che ci stanno osservando da lassù, vi chiedo la vostra mano ...》disse avvicinandosi sempre di più.
Sospirai.

Vostra MaestàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora