Dopo quell'attimo di scioltezza si irrigidì e si allontanò immediatamente, diventando serio e composto.
Non capii immediatamente cosa potesse essere successo e lo guardai con sguardo scrupoloso.
《Non posso commettere tale affronto nei confronti del re》disse voltando il capo per non guardarmi in volto.
Aveva timore di colui che se era annoiato, invitava molte cortigiane e non solo nel suo letto. Anzi, nostro letto.
Con le mani lo convinsi a guardarmi. Con una di esse, la feci scivolare giù fino a sfiorargli in modo sensuale quasi erotico le labbra.
Quanti pensieri peccaminosi!
《Entrambi percepiamo una certa sinfonia tra di noi. Vi vedo quando mi guardate, i vostri occhi bramano non solo il mio corpo e il mio titolo ma desiderano anche la passione》
Continuai.
《Eppure vi vedo sconfitto perché non riuscite a tenere le redini del desiderio che avete dentro di voi nei miei confronti.》dissi prendendo le distanze da lui.
Mi avvicinai allo specchio e guardai il mio riflesso.
《Vi intimorisce la presenza della mia corona?》chiesi aspettando una sua risposta.
Non rispose.
Con delicatezza poggiai la corona sullo scrittoio e tolsi le distanze tra di noi.
《Non vi piaccio ancora?》chiesi con tono infantile.
《Non posso commettere tale affronto 》ripetè.
《Non mi pare che voi sappiate dire solo questo e comprendere lo stesso》dissi . Mi rivolse un fugace sguardo.
《Siete un ottimo servitore del re e del nostro regno. 》dissi.
《Vi ringrazio》
Rimisi la corona sul mio capo e mi voltai verso di lui.
Capii immediatamente come incastrarlo, infondo un ottimo servitore cerca sempre di soddisfare i propri sovrani. Lo desideravo troppo. Lo volevo adesso.
《 Thomas》dissi con tono autoritario.
《Mia regina》
《Vi ordino di non tirare troppo le redini dei vostri sentimenti verso i miei confronti così da permettermi di amarvi》dissi e a quelle parole si avvicinò e mi baciò. Un piccolo gesto ma di grande significato e di immenso potere.
Mi strinse di più verso si sè mentre le dita delle mie mani si affonadavano nei suoi morbidi capelli.
《Grazie》disse soffocando un suono di piacere.
Accarezzò con delicatezza tutte le parti del mio corpo che non erano coperte da un pezzo di stoffa a differenza mia.
Continuammo per qualche minuto che parve un'eternità molto piacevole.
Mi allontanai a malincuore e mi guardai allo specchio. Mi sistemai in modo impeccabile come se non fosse successo nulla e mi voltai a guardarlo un'ultima volta.
《Se la flotta inglese dovesse abbattere la nostra scialuppa, vi vorrei ricordare che salverebbe me e non voi》dissi uscendo dall'ufficio.
Guardai che non ci fosse nessuno e diedi un leggero colpo alla porta prima di dirigermi verso il salone.
Iniziai a sentire la musica provenire da lì. Mi fermai improvvisamente.
Cambiai direzione e andai verso la mia stanza. Entrai e chiusi la porta.
Mi avvicinai allo scrittoio, presi un foglio e mi accomodai.
Intinsi la penna d'oca nell'inchiostro e iniziai a farla scorrere su di essa.
"Cara Darloh,
Come state? Sicuramente vi saranno giunte voci della mia incoronazione come regina dopo la separazione di mio marito. Quando partii dalla dimora della mia amata zia, non potei immaginate cosa sarebbe accaduto qui.
Sarò stata la soddisfazione della duchessa dopo tutti i suoi insegnamenti!
Vi scrivo per..." venni interrotta da un suono continuo alla porta.
《Entrate》dissi in modo che mi sentissero.
Entrò Enrico confuso. Mi alzai e gli andai incontro. Lo baciai e gli tenni la mano.
《Mi era stato detto che eravate a lezione e che tra poco sareste tornata in stanza》
《Il piano era questo ma dopo che il vostro uomo fidato, di cui non ricordo il nome, mi ha portato il regalo da voi donato sono venuta a cercavi. Non trovandovi, mi sono ritirata qui a scrivere una lettera a una persona a me cara》
《Non dovete giustificarvi. Siete la regina, potete fare tutto ciò che volete..》disse accarezzandomi la guancia.
Se lo dite voi..
《Per quanto riguarda voi, che cosa vi porta in questa stanza?》
《Me lo state davvero domandando?》chiese stupito.
《Avete appena proferito che posso fare tutto ciò che mi aggrada》dissi stuzzicandolo e allontanandomi a sistemare lo scrittoio.
Le sue braccia mi cinsero la vita ma non mi voltai.
《Volevo farvi un'altra sorpresa》
《Così mi renderete viziata》
《Una regina deve esserlo sempre》disse mentre mi voltai a baciarlo.
《Sedetevi mio re》dissi accompagnandolo al bordo del letto.
Gli lasciai andare con cautela la mano e andai a chiudere la porta.
《Ricordate che cosa vi ho detto quando eravamo nel letto?》
《Forse》disse con tono vago.
Mi avvicinai sempre di più e quando mi trovai di fronte, alzai la gonna e mi misi a cavalcioni su di lui.
Mi guardò ridendo.
《Mi piace cavalcare..》
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Vostra Maestà
Historical Fiction"Rutilans rosa sine spina" Catherine Howard è una fanciulla di sangue nobile con un'anima ribelle. Questi suoi stati, sono dovuti alla mancanza della figura materna e della poca presenza di quella paterna, che viene sostituita dalla zia, la duchessa...