Cari lettori, a tutti voi che avete seguito la vicenda sin dal primo capitolo e non avete mollato, ecco il proseguo della trilogia di Sorcerers Against.
Un ringraziamento anticipato va ai "nazi-grammar" che mi seguono e notano sempre ogni virgola fuori posto e sono certo che ne avranno ancora per un po'.
Detto questo, vorrei ricordare al lettore l'immagine che ho dato riguardo al primo capitolo: sprazzi di luce, flash, il bicchiere, la bottiglia d'acqua, la lampadina che si accende, l'acqua versata nel bicchiere che mostra un collegamento fra i due oggetti. Altre luci che mostreranno il resto dell'ambiente, dando così una definizione all'intero insieme di cose, persone o fatti.
Ma adesso che parte di quei collegamenti sono stati svelati, ecco che sorge una domanda, posta attraverso la metafora utilizzata nel primo capitolo e riproposta qui sopra: quel bicchiere e quella bottiglia come ci sono finiti lì? Perché vi sono stati gli sprazzi di luce, dei flash, prima che si potesse accendere la lampadina?
Il primo atto ha risolto dei dubbi ed altri ne sono sorti, ma parte di essi devono essere soddisfatti riavvolgendo il nastro, tornando indietro nel tempo, a quando tutto ebbe inizio.
Considerate le ambientazioni che verranno esplorate, l'escamotage letterario utilizzato è semplificare il linguaggio alieno con quello "umano".
Spero che la storia possa intrigarvi.
Nessun dettaglio è scontato,
Ogni individuo è importante,
Ogni momento non verrà dimenticato.
Buona Lettura.
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Sorcerers Against - First Siege
Ficção Científica[SECONDO ATTO DELLA TRILOGIA] Indietro nel tempo, agli albori di una faida aliena. Un'Ombra su Argonida, araldo di una catastrofe imminente. Prima di poter guardare ancora avanti nel futuro, bisogna dare un ultimo sguardo al passato, sin da quando...