Capitolo 10 - Corto Circuito

34 5 9
                                    

Lungo il vialone che avrebbe condotto la salma alla sua destinazione finale, insieme alle centinaia di edifici presenti, decine di migliaia di fiaccole vennero accese dalle persone facenti parte del corteo funebre, segno di speranza di una vita dopo il trapasso.

«Spero non commetta stupidaggini» pensò tra sé e sé la giovane Wary.

Accanto a lei vi era Iyses, che, notando la sua espressione cupa e turbata, intuì che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

«Sta' tranquilla, lo sta tenendo d'occhio il fratello» fece quest'ultima, cercando di risollevare lo spirito della ragazza.

«Non saprei, in fondo anche Murwa potrebbe essere scosso quanto Kstumtraw e, a differenza sua, non lo mostra» rifletté la prima.

Durante la marcia, il Mentore Ellen si voltò verso i ragazzi, notando che qualcuno mancava all'appello.

«Ma che fine hanno fatto i due fratelli?» domandò alla élite, con aria preoccupata.

«Abbiamo qualche disguido?» si voltò per un attimo uno dei due saggi, che venne tranquillizzato immediatamente da un cenno di Either.

«Murwa è andato dietro a suo fratello, signore» rispose la ragazza dalla chioma candida.

«Quella testa calda... cosa gli passerà mai per la testa» sbottò silenziosamente il responsabile.

«Non abbiamo nemmeno avuto il tempo di fermarli» commentò brevemente l'élite dalla cresta, baffi e pizzo nero corvino, Cyaner.

«Dove si sono diretti?» domandò allora Either, preoccupato delle possibili e sconsiderate azioni dei due ragazzi.

Wary tese il braccio nella direzione opposta al Tempio degli Argonidiani.

«Il Grande Portale... ma cosa sperano di trovare?» pensò Ellen, che porse un cenno di ringraziamento e si diresse a gran velocità verso il luogo indicato.

«Élite, continuiamo a seguire la cerimonia. Il vostro mentore sistemerà ogni problema, nel caso dovesse essere sorto» rammentò uno dei due Saggi, che invitò i ragazzi a proseguire la marcia.

♦◊♦

La folla giunse davanti al maestoso edificio, costruito completamente in marmo, circondato da numerose colonne presenti lungo tutto il perimetro.

I ciclopici portoni in legno si aprirono lentamente e gli incaricati si accinsero a varcare la soglia dell'edificio sacro, ponendo fine così al viaggio finale del sovrano e alla cerimonia solenne.

Alle spalle del corteo, le luci degli edifici che davano su quel viale illuminarono le decine di migliaia di volti, distorti da lacrime di commozione nel dare l'ultimo saluto al loro defunto monarca. Tra di essi vi erano anche i Saggi e sei ragazzi dell'élite, rimasti arretrati per via dell'inconveniente dato dai due figli di Phantalosius. Il loro sguardo mostrava sì compassione per la vittima, ma rimaneva comunque focalizzato su cose che andavano al di là della morte del proprio sovrano, come la latitanza del suo assassino e delle conseguenze che potrebbe portare, a causa del furto del leggendario artefatto, il Medaglione, e del Diario, che conservava appunti del monarca e il nome del successore al trono.

«Sono quasi sollevato che sia finita questa marcia» sospirò Jetar, stanco di seguire il corteo funebre per tutto quel tempo.

«Un po' di contegno, su!» sgomitò Dutim, che stava al suo fianco.

«Spero che sia tutto a posto» mormorò Wary, che non smetteva di torturarsi attraverso cattivi pensieri e brutti presentimenti.

Poi, una dopo l'altra, le luci degli edifici adiacenti si spensero, lasciando la folla quasi al buio completo.

Sorcerers Against - First SiegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora