Capitolo 4 - L'Idea Dimenticata

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Uno strumento metallico, composto da una concavità ad un lato e da un prolungamento piatto dall'altro, girò vorticosamente all'interno di una sostanza liquida brunastra, contenuta all'interno di un bicchiere di vetro decorato. Quell'oggetto venne estratto ed una bocca lo assaporò, per poi essere depositato su un ripiano marmoreo.

Una mano cosparsa di L violacee afferrò quel bicchiere, affinché l'individuo potesse ingerirne il contenuto.

«Quanto ne avevo bisogno, grazie mille, ottimo come sempre» commentò Master, soddisfatto di aver gustato quella sostanza.

«Grazie a te, Murwa» replicò un tipo tarchiato dall'altra parte del bancone.

«Quanto ti devo?»

«Lascia fare» gesticolò l'uomo, mentre si affaccendava con altre stoviglie e servendo altri clienti «oggi offre la casa, un augurio per la vostra prova finale.»

«Gentilissimo» gli sorrise il biondo argonidiano, che scese dallo sgabello e raggiunse gli altri ragazzi promossi al test finale, seduti comodamente nelle poltroncine di quel locale, caratterizzato da una luminosissima ed estesa vetrata dal lato della strada e un muro, decorato da motivi sgargianti, dalla parte del bancone. Erano tutti impegnati ad intrattenere un discorso, alternato all'assaggio di dolci e bevande posate su un tavolino basso, posto al centro del circolo di divanetti.

«Ma tuo fratello non viene?» si voltò la testa rossa di Iyses, non appena si accorse dell'arrivo di Master.

Il biondo fece le spallucce e si limitò a rispondere «Se non ha finito di fare scenate e non è andato a vedere le graduatorie, dubito che arrivi.»

Poi ci fu un boato, l'apertura della porta del locale e un urlo festoso, che fecero sussultare i giovani argonidiani. Tra le urla, quella voce esclamò di voler offrire da bere a chiunque fosse lì dentro.

Iyses scostò la testa per qualche secondo e accennò ad un sorriso «Una volta tanto ti ha dato retta» mentre l'altro si voltò per osservare la felicità del fratello, appena giunto insieme alla sua compagna, Wary.

I due nuovi arrivati iniziarono ad avvicinarsi, salutando i compagni presenti, ma un altro individuo entrò nel locale e raggiunse gli otto prescelti per il test, interpellandoli.

«Avrei dovuto pensare subito che foste venuti qui a festeggiare l'ammissione al test» si espresse lo sconosciuto, sorridendo divertito. I ragazzi prestarono attenzione al soggetto.

«Tu... saresti?» domandò scetticamente Kit.

Agli occhi degli otto ragazzi si presentò un individuo dai capelli castani e gli occhi viola, vestito con un completo elegante.

«Colui che vi preparerà al test finale» rispose brevemente.

«Ma noi siamo già pronti» sbuffò con arroganza Cyaner.

L'uomo si avvicinò a loro e li scrutò uno per uno, prima di pronunciarsi nuovamente «Non sapete minimamente cosa troverete là, stanotte.»

«Stanotte?» interrogò Wary.

«Beh, sì. Il test avverrà stanotte, per dare il tempo agli altri sedici aspiranti a giungere su Phanial e non solo... insomma, vi servirà un minimo di riscaldamento, di raccoglimento mentale» replicò l'uomo, risolvendo la curiosità della ragazza.

Master si mise a braccia conserte, con una mano sotto al mento, lo sguardo pensieroso.

«Cos'hai, fratello?» gli domandò Kstumtraw.

«Abbiamo una giornata intera, tanto vale spenderla per sentire cos'ha da dirci questo signore, no?» pensò ad alta voce l'argonidiano, cercando consensi negli sguardi altrui.

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