Capitolo 5

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Stavo ancora piangendo quando mi inoltrai nel bagno delle femmine del piano di sopra, pronta con quell’aggeggio tagliente tra le mani. Avevamo di nuovo affrontato un argomento riguardante la morte, il bullismo e la discriminazione e non avevano fatto altro che attaccarmi, che portarmi brutti ricordi alla testa, facendomi salire le lacrime involontariamente. Avevo lamentato un forte mal di pancia ed ero uscita dalla classe di corsa.

E quando entrai non potei fare a meno di sentire quei gemiti. Le mie orecchie erano disgustate, erano voci familiari, sospiravano da dietro il bagno, chissà che cavolo ci stavano facendo là dentro. “Più veloce Helen!”, disse il ragazzo tra un gemito e l’altro, facendomi sobbalzare. Louis Tomlinson era lì dentro con Helen. Non potevo crederci, lo stava facendo di nuovo, era senza ritegno, stava di nuovo tradendo il bellissimo sorriso del biondino.

Ci furono altri sospiri e gemiti pesanti, poi tutto cessò e improvvisamente nel bagno calò un silenzio assordante. Mi appoggiai al lavandino, mi ero già asciugata le lacrime e avevo posato la lametta dentro la tasca, incrociai le braccia al petto, aspettando che uscissero.

Finalmente quella porta si aprì e io iniziai a tremare per il nervosismo, poi decisi di darmi una calmata e mi preparai.

Un Louis sorridente e una Helen soddisfatta uscirono mano nella mano da lì, sbiancando subito dopo, trovandomi davanti a loro accigliata. “Ross!”, esclamò Helen mollando immediatamente la mano del castano e guardandomi con gli occhi spalancati.

“Mi meraviglio di te Helen.”, le dissi io guardandola con disappunto, lanciando brevi occhiate a Louis che mi guardava come terrorizzato. “E anche di te Louis, insomma, Niall è tuo amico!”, lo rimproverai io ripensando a quanto ci sarebbe potuto stare male il biondo dagli occhi oceano.

Helen deglutì rumorosamente. “Non gli dirai niente, vero Ross?”, mi disse. Era suonata come una minaccia e io non potevo credere che la mia migliore amica stava facendo tutto quello. Non era mai arrivata a tanto, avevamo sempre detestato le persone che tradivano il proprio ragazzo, lei era sempre stata dell’idea che se un ragazzo smette di piacerti glielo devi dire e basta, e invece ora era lì con Louis.

“Glielo dirai tu stessa Helen.”, replicai io guardandoli altrettanto minacciosi, alternando lo sguardo tra quello di lei e quello di lui.

Si scambiarono un’occhiata d’intesa che io non seppi cogliere. “Quello che è successo non uscirà da questo bagno.”, affermò poco dopo Louis, prendendo Helen per il polso e lasciandole un bacio sulla guancia. Helen mi guardò per un’ultima volta quasi con un po’ di rimpianto, poi uscì dal bagno lasciandomi da sola con Louis.

I suoi occhi azzurri mi inondarono, facendomi un’inquietudine mai provata. Iniziarono a tremarmi le ginocchia, mi stavo chiedendo in continuazione perché lei se ne fosse andata, lasciandomi lì con quello sguardo truce. Maledissi me stessa perché mi ero messa in questa storia, poi ritornai ai suoi occhi e al suo silenzio.

Si avvicinò lentamente, io non potevo più indietreggiare essendo ormai al limite di fronte ai lavandini, alzò una mano e chiusi gli occhi, ma lui mi accarezzò semplicemente la guancia. Tirai un sospiro di sollievo e lui ridacchiò. Si avvicinò ancora, iniziò a baciarmi la guancia, poi il collo. Non capivo a che gioco stesse giocando, perché lo stava facendo? Non era Helen la sua fiamma? Cosa voleva fare, farmela pagare? Paura, tanta paura mischiata alla preoccupazione.

Con un gesto mi prese per i fianchi e mi avvicinò tantissimo a sé, facendo scontrare i bacini. Eravamo a un soffio di distanza e il respiro era affannato per la sorpresa. Iniziò a fare scivolare una mano dalla spalla, raggiunse le braccia fino alle mani, sfiorandomi arrivò fino al mio basso ventre dove chiusi gli occhi. Dovevo ribellarmi, dov’era finita la forte e decisa Ross? Non c’è mai stata, ecco cosa.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora