Capitolo 8

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Quasi un mese di puro relax, senza Louis in mezzo alle scatole e con Niall che veniva tutti i pomeriggi dopo la scuola a casa mia. Non mi era mai andata meglio di così.

Entrai in camera mia, lanciai lo zaino a terra e mi tolsi le cuffiette dalle orecchie, posandole sulla scrivania dove vidi una fotografia abbassata. La presi in mano e vidi il suo volto candido, i suoi bellissimi capelli ondulati e lunghi ricaderle fino a sotto il seno, quegli occhi celesti più chiari di quelli del biondo. Il suo sorriso era stupendo, radioso, pieno di vita. 

Le lacrime iniziarono a scendermi involontarie, non piangevo da molto tempo e mi sentii come sconfitta, ma ogni volta che rivedevo il suo viso non potevo fare a meno di provare nostalgia. Non l’avevo nemmeno salutata per bene, non me l’avevano fatta vedere un’ultima volta. Avrei voluto dirle che l’amavo, che l’avrei amata per sempre e che l’avrei sempre portata nel mio cuore, avrei voluto stringere il suo corpo ormai fragile e tenerle la mano finché i suoi occhi si fossero spenti definitivamente. 

Aprii il cassetto e vidi uno scintillio proveniente da quella lametta. Non ci pensai due volte, alzai le maniche e guardai le mie ferite ormai quasi guarite, che stavano iniziando a scomparire, ma poi con un colpo le feci ritornare, iniziando a sanguinare e a coprire il braccio con nuove cicatrici. Le lacrime scendevano a fiumi e io non ero più fiera di me come lo ero stata fino a pochi secondi fa. Avrei di nuovo deluso Niall e non sarebbe stato orgoglioso di me per non averlo fatto tutto quel tempo. Ero una fallita, la solita.

La posai dentro il cassetto e mi levai la maglia, sdraiandomi sul mio letto per aspettare che il sangue si asciugasse da solo dopo aver fatto il suo corso per le braccia.

Il cellulare iniziò a vibrarmi e vidi un messaggio del mio biondo, sorrisi asciugandomi le lacrime e lo aprii. “Sto arrivando piccola, oggi sarà un giorno speciale spero, ho una cosa da chiederti. Niall xx”, leggendo mi stranii, pensando a tutte le possibili domande che avrebbe potuto farmi.

Mi alzai di scatto e mi avvicinai al bagno, iniziando ad asciugare le ferite che bruciavano veramente tanto. Strinsi i denti e aspettai finché non smettevano di sanguinare. Mi rimisi una maglia nera e aspettai di sotto che il mio biondino arrivasse. Ero emozionata come la prima volta, ogni volta che gli stavo accanto il cuore non riusciva a regolarizzare il battito.

Suonò il campanello e cercai di nascondere ogni traccia del mio pianto, mi diedi un’ultima furtiva sistemata ai capelli ed andai ad aprire la porta. Il suo sorriso scintillante illuminò la casa, mi abbracciò e mi diede un bacio a stampo. Lo presi per il polso e lo tirai dentro, chiudendo la porta e approfondendo il bacio, inoltrando la lingua nella sua bocca.

“Cosa devi chiedermi?”, chiesi curiosa guardandolo con gli occhi che mi brillavano.

Ecco che improvvisamente iniziò a diventare rosso in faccia. Si avvicinò, fece scorrere un dito lungo tutto il braccio, poi mi diede un bacio sul collo. “Lo facciamo?”, chiese in un sussurro, vicino al mio orecchio.

Deglutii rumorosamente. Lo guardai con un velo di felicità negli occhi, non sapevo che dire davanti a quella domanda. La mia prima volta con Niall non era altro che un sogno bellissimo e ora anche quello si stava avverando. Annuii e lo vidi sorridere imbarazzato.

Lo presi per mano e ci avviammo verso camera mia, chiudendo la porta a chiave nonostante fossimo da soli in casa. Chiuse appena le persiane e rimanemmo nella penombra. Si avvicinò a me con un sorrisino malizioso, mi leccò le labbra e dopo premette per un bacio più passionale di quello che ci eravamo dati prima.

Cautamente mi levò la maglietta e mi fece sedere sul letto, mettendosi tra le mie gambe, senza mai smettere di baciarmi. Tremavo per l’emozione.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora