“Ho capito una cosa ultimamente.”, gli dissi io mentre scostavo la panna dal mio cappuccino col cucchiaino.
“Cosa?”, chiese lui sgranando quegli smeraldi che brillavano da quasi un’ora ormai.
Sorrisi. “Che non sono sbagliata, che non siamo sbagliati. Che non c’è niente di sbagliato in noi.”, risposi abbassando il tono della voce.
Mi guardò a lungo, forse non capiva, o forse aveva capito e non sapeva semplicemente cosa dire.
Perché io sapevo che Harry pensava di essere sbagliato, sapevo che pensava di essere un errore, qualcosa che non serviva, qualcuno di troppo. Ma non era vero.
Ammorbidì l’espressione degli occhi, abbassando lo sguardo. “Sei tu che non hai niente di sbagliato.”, replicò bevendo dalla sua tazza.
“Nemmeno tu hai niente di sbagliato Harry”, replicai prendendogli il mento per potare i suoi occhi nei miei, “Sei perfetto così come sei, hai anche trovato qualcuno a cui piace ogni aspetto di te.”, gli sorrisi.
Ridacchiò, scoprendo le fossette. “Josh? È così fantastico.”, mi disse con un sorrisetto che non riusciva proprio a levarsi.
“Sono fiera di te.”, affermai facendogli un gran sorriso che lo rassicurò.
Finì il suo caffè, leccandosi le labbra. “Finalmente sono riuscito a staccarmi un po’ da voi due, almeno avrete più tempo per andare a letto insieme.”, ridacchiò.
Gli diedi una pacca sulla spalla, ridendo. “Stupido, mica facciamo solo quello!”
Si coprì la bocca con il dorso della mano per non far vedere quanto stesse ridendo. “No, signora!”, replicò.
Scossi la testa, non sarebbe mai cambiato, e dopotutto a me stava bene così. I miei due angeli erano perfetti esattamente com’erano.
“Che faccio, lo invito ad uscire?”, chiese lui dopo un po’, prendendo il cellulare in mano.
Annuii prontamente. “Certo! Chiedigli di andare a fare un giro al parco.”, risposi strizzandogli l’occhio.
Alzò il pollice in senso di approvazione e lo vidi digitare le parole sul suo cellulare touch, sorrideva in continuazione, probabilmente nemmeno si rendeva conto.
E io stavo bene così, finalmente. Sentivo una sensazione di liberazione, la depressione mi aveva abbandonato così come la preoccupazione.
Chi aveva fatto del male avrebbe pagato, chi aveva fatto del bene sarebbe stato ripagato, tutto stava prendendo la piega giusta, bastava solo il tempo.
Il mio cellulare vibrò in tasca, un messaggio mi era appena arrivato e leggendo il nome del mittente un sorriso mi comparve involontario: Niall, il mio principe.
“Voglio portarti sulla spiaggia, mi manchi già. Tra mezz’ora fatti trovare sotto casa tua, ti passo a prendere. Ti amo xx”
Vidi Harry fissarmi, mi leccai le labbra accorgendomi di aver preso il suo stesso tic, poi tornai sullo schermo del cellulare e risposi velocemente.
“Cominciamo ad andare?”, chiesi facendo spallucce.
Scosse la testa ridendo. “Era Niall, vero?”, replicò.
Annuii, probabilmente ero diventata tutta rossa perché sentivo le guance andarmi in fiamme. Mi mordicchiai il labbro inferiore.
“Va bene dai, andiamo.”, disse alzandosi in piedi seguito da me.
Si avvicinò a me e mi circondò le spalle, lasciandomi un tenero bacio sulla guancia per dopo proseguire fuori dal bar.
Entrammo in macchina, destinazione casa Gates. Harry accese la radio e una canzone che non conoscevo prese a riempire il silenzio.

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Wrong || Niall Horan
Hayran Kurgu"Niall, vuoi essere il mio per sempre?" "Solo se tu sarai il mio." Questa non è una mia storia, io la pubblico soltanto su wattpad. Questa storia la potete trovare su efp fanfiction sul profilo di 'biersackwife'