Capitolo 36

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Mi ritrovai a pensare a lungo a tutto quello che stava succedendo, a tutto quello che mi era successo, a come la mia vita era riuscita a cambiare radicalmente quel 5 luglio.

Ormai era passato un anno dalla scomparsa di un angelo che aveva dovuto soffrire troppo a causa di un errore.

Perché lei soffriva, lo sapevamo, non volevano dirmelo ma lei soffriva, la sua espressione lo diceva, quegli occhi così azzurri e sfumati di emozioni lo dicevano.

Il 5 luglio del 2011 lei se ne era andata, io ero lontana 40 km da lei, perché ero a casa di una mia amica per una settimana. Ma come diavolo avrei dovuto sapere che lei se ne stava andando proprio quel giorno?

Ferma le lacrime Ross, è l’ultima cosa di cui hai bisogno oggi.

Cercai di pensare ad altro, perché quei pensieri sapevano uccidermi, sapevano penetrarmi l’anima, bucarla fino ad arrivare nel profondo del mio cuore e smuovere tutti quei sentimenti che venivano oppressi per paura di ricordare.

Paura di ricordare, paura di rivivere quei momenti che hanno fatto male, paura di ripensare a quanto eri felice una volta quando era tutto completo.

Ogni giorno sembrava inverno da quando lei non c’era, ogni giorno faceva male, ogni ricordo portava all’autodistruzione.

Solo un altro paio d’occhi color cielo erano riusciti a cambiare le cose, un sorriso pieno di spensieratezza, un’espressione dolce che aveva portato la luce in un angolo oscuro.

Niall era la mia luce, un ragazzo come lui che nonostante le sue insicurezze era riuscito a salvarmi da una cosa troppo grande per me. Mi sentii circondare le spalle e automaticamente i miei pensieri cessarono di tormentarmi la testa.

Mi girai e lo vidi, la persona più bella che il cielo avesse deciso di darmi, l’angelo che amavo più di tutti in quella terra.

Ecco, Niall non meritava di vivere inchiodato sulla terra insieme un demone come me, non meritava di soffrire per me né tanto meno per altri. Niall meritava la libertà.

Eppure non volevo liberarmi di Niall, volevo essere egoista nei suoi confronti e quindi desiderare che non andasse mai via, anche se quel posto così pieno di sofferenza non era la sua vera casa.

“Possiamo andarcene, la denuncia è stata lasciata e prenderanno velocemente provvedimenti, sei stata davvero brava.”, mi sussurrò Niall all’orecchio, lasciandomi un bacio sulla guancia subito dopo.

Sorrisi abbassando lo sguardo, il primo passo era stato fatto. Mi beai ancora un po’ del suo tocco prima di alzarci dalle panche e raggiungere gli altri.

Harry sembrava davvero teso, era quello più nervoso tra tutti noi e non riusciva a stare buono un attimo.

“Haz, ti va di andarci a fare un giro, solo io e te?”, chiese Niall al riccio davanti a lui, mantenendo il braccio intorno alle mie spalle.

Harry annuì. “Ho bisogno di schiarirmi le idee.”, replicò scoccandomi un’occhiata carica di così tante emozioni che non riuscii a cogliere il gesto.

“Io devo vedermi con Perrie, mi ha mandato un messaggio prima.”, annunciai io mostrando il cellulare.

“Vuoi che ti accompagno?”, chiese Liam con un piccolo sorriso davvero dolce.

Guardai i migliori amici che annuirono in segno di approvazione e Niall mi lasciò le spalle.

Mi misi davanti a lui e mi alzai sulle punte, aspettando che scendesse col capo per lasciarmi un lungo bacio sulle labbra, come se avesse paura di lasciarmi andare.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora