Capitolo 22

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Il cellulare continuava a vibrare, era un numero che non avevo in rubrica e mi scocciava rispondere, così declinavo sempre la chiamata, ma la persona dall’altra parte del telefono si ostinava a richiamare.
Pensai che alla fine potesse essere qualcosa di importante, così scrissi un messaggio. 
Chi sei?
Mentre attendevo una risposta mi misi i pantaloncini di jeans viola e la maglia a maniche corte bianca, con le converse bianche per abbinare tutto. Tra pochi minuti sarebbero passati i ragazzi per venirmi a prendere per andare al luna park.
Il telefono vibrò di nuovo, ma stavolta era un messaggio sempre dal numero sconosciuto. “Un ammiratore, diciamo. So che andrai al luna park oggi, credo che ci vedremo lì.”, c’era scritto nel messaggio.
Il cuore iniziò ad accelerare il battito. Come faceva a sapere che sarei andata al luna park quel pomeriggio? Forse i ragazzi avevano invitato alcuni amici con noi. Cercai di rilassarmi.
Sei nel gruppo di Niall e Harry? :)
Presi la borsa e il cellulare, poi scesi di sotto per aspettare i ragazzi in salone, sprofondando nel divano. Aspettavo con ansia quella risposta, che arrivò qualche minuto dopo.
Più o meno. Comunque ci vediamo lì, bellissima. xx
Ero piuttosto preoccupata da quei messaggi, anche se forse non avrei dovuto agitarmi tanto. Il problema era che io difficilmente mi fidavo di qualcuno da quando era successo il fatto di mia madre, ero chiusa in me stessa come un riccio e mi era difficile aprirmi davvero con qualcuno. Nemmeno con Niall riuscivo ancora ad aprirmi del tutto, non raccontavo mai tutto quello che mi succedeva, né a lui, né a Harry.
Non risposi al messaggio, dopo poco il campanello suonò. Scattai in piedi dal divano, andando verso la porta d’ingresso e trovandomi un alto ragazzo riccio dagli occhi splendenti. Sempre bellissimo.
“Quanto sei sexy.”, Harry si leccò le labbra, abbracciandomi e dandomi un bacio sulla guancia.
Avrei voluto rispondere con un ‘anche tu’, ma finsi di guardarlo male e gli diedi una giocosa pacca sulla spalla, raggiungendo la Range Rover nera del mio biondo.
Mi sedetti nei posti posteriori della macchina, baciando Niall sulla guancia e chiudendo lo sportello dietro di me. I due ragazzi erano seduti davanti, la radio era accesa a volume medio e tutti e due si erano messi a cantare con la loro bellissima voce le canzoni che giravano. Sorrisi per la spensieratezza delle loro voci.
“Avete invitato qualcun altro?”, chiesi io quando smisero di cantare.
Harry accarezzò la guancia di Niall con un dito, scoppiando a ridere subito dopo, seguito dal biondo. Loro sì che avevano seri problemi mentali.
“Un paio di amici avevano detto che volevano aggiungersi, così li abbiamo invitati, verranno con noi.”, rispose Niall cercando di trattenere le risate.
Feci spallucce e controllai il cellulare, rileggendo i messaggi che mi ero mandata poco prima col numero sconosciuto. Bene, avrei incontrato il mio ‘ammiratore’. Ma se faceva parte del loro gruppo sapeva anche che stavo con Niall. Rimasi piuttosto perplessa.

Una volta arrivati al luna park ci inoltrammo in quel luogo pieno di persone, dove la folla spintonava, c’era un casino esagerato. 
Niall fece scivolare la mano verso la mia, intrecciando le dita con le mie per poi stringerle e avvicinarmi a lui in senso di protezione, mentre Harry cercava con lo sguardo gli altri due amici che ci stavano aspettando.
Ero un po’ in ansia per quell’incontro, era come se c’era qualcosa di strano, qualcosa che non mi tornava, mi sentivo come se sarebbe successo qualcosa. 
“Ross, tutto bene?”, chiese Niall vicino al mio orecchio, facendomi sobbalzare.
Gli feci un sorriso rassicurante e annuii, ricevendo un suo sorriso bellissimo. Dovevo smettere di preoccuparmi, lì con me c’erano Niall e Harry e non sarebbe potuto succedermi nulla accanto a loro.
“Eccoli!”, esclamò Harry con un sorrisone stampato in faccia, salutando un ragazzo e una ragazza che si avvicinavano a noi.
Il ragazzo teneva per mano l’altra, sorridente e spensierato. Quando incrociammo gli occhi lui fu quasi sorpreso di vedermi, mi fece un sorriso e mi porse la mano. No, non poteva essere lui quello con cui mi ero scritta prima. Ma allora chi diavolo era?
“Zayn.”, disse gentilmente il ragazzo dalla pelle scura.
Gli strinsi la mano e feci un sorriso. “Ross.”, risposi.
“La ragazza di Niall! È un piacere conoscerti!”, disse la ragazza che mi strinse la mano con la sua libera, facendomi un enorme sorriso. “Sono Perrie!”, si presentò.
Perrie era veramente bellissima: aveva i capelli tinti di rosa dalle punte fucsia, le stavano talmente bene, risaltavano l’azzurro dei suoi occhi grandi. Sembrava una ragazza davvero particolare, era molto solare e non smetteva mai di sorridere, non lasciava mai la mano del ragazzo dalla pelle più abbronzata della sua.
Zayn aveva i capelli neri ma il ciuffo biondo che risaltava la sua carnagione scura, gli occhi scuri sembravano così profondi, era un ragazzo davvero mozzafiato, sembrava un po’ più riservato e timido, ma non si faceva problemi a ridere con gli altri, baciando ogni tanto la guancia della sua ragazza. Erano davvero carini insieme.
Ma la mia domanda ora era un’altra: chi era il ragazzo con cui mi ero massaggiata prima che conosceva pure il mio ragazzo e Harry?
Perplessa seguii il gruppo mentre ci inoltravamo nella folla, senza mai lasciare la mano di Niall. 
“Zayn! Guarda che carino quel peluche!”, urlò Perrie indicando il bancone dove come premio per lanciare le palline alle bottiglie c’erano diversi peluche.
“Dai vieni, andiamolo a vincere.”, rispose il ragazzo, dandole un bacio sul collo e trascinandola via con sé verso il bancone.
“Vuoi lo zucchero filato?”, chiese Niall con gli occhi che brillavano. In realtà non sapevo se la sua domanda era per me oppure per se stesso.
“No, ma se lo vuoi prendilo pure!”, risi alla sua domanda, guardandolo leccarsi le labbra per la delizia di zucchero che si trovava nel bancone di fronte a noi.
“Aspettami qui, non muoverti!”, esclamò lui parlandomi come se fossi una bambina.
“So badare a me stessa!”, ridacchiai spintonandolo per farlo muovere.
Lui si girò ancora un paio di volte prima di lasciarmi lì da sola per andare a prendere il suo zucchero filato due banconi dopo quello dove mi trovavo adesso.
Harry era scomparso e io ero da sola. Così decisi di guardare il cellulare, non c’era nessun nuovo messaggio, era come se lo stessi aspettando, però.
“Guarda guarda chi si rivede!”, una voce squillante e paurosamente familiare mi fece sobbalzare.
Alzai lo sguardo in alto per trovarmi un ragazzo molto più alto di me, dai capelli castani con un ciuffo che gli copriva la fronte, poco sopra gli occhi azzurri. Louis.
Indietreggiai di scatto, senza pensare a niente, deglutendo rumorosamente per l’inquietudine che mi aveva messo. Era di nuovo lì e io ero sola.
Accanto a lui c’era un tipo dai capelli corti e biondo scuro, gli occhi nocciola, alto e dalle spalle larghe, il fisico palestrato e un non so che di rassicurante nell’espressione. Ma era comunque amico di Louis e questo non mi rassicurava.
“L-louis”, balbettai appena, inchiodandomi con i piedi a terra.
“Ciao piccolina, non ti sei più fatta vedere in giro da quando stai con quei due.”, sbottò il castano, prendendomi il mento con un dito per farmi arrivare alla sua altezza con lo sguardo. “Ti presento Liam.”, scoccò un’occhiatina al biondo accanto a lui.
Il ragazzo avvicinò la mano chiara, che io strinsi titubante. “Ross.”, dissi quasi a bassa voce, ricevendo un piccolo sorriso dall’altro.
“Allora”, Louis si avvicinò a me, giocando con una ciocca dei miei capelli, “Non avevamo finito di giocare, l’ultima volta.”, si avvicinò con le labbra al mio orecchio, leccandomi poco dopo il lobo.
Prontamente lo spinsi indietro, appoggiandogli le mano al petto e vedendolo barcollare indietro vicino Liam, con un sorrisetto divertito. 
“Lasciami in pace Louis.”, mugolai.
Sentii una mano appoggiarsi sulla mia spalla, così mi voltai di scatto per ritrovare la figura alta e imponente del riccio, che guardava minaccioso gli altri due. “Che succede?”, chiese con voce roca, indicando con lo sguardo torvo gli altri due.
“Niente, ci stavamo solo salutando.”, rispose con voce squillante il castano, lanciandomi un sorrisetto malizioso.
“Avvicinati di nuovo e sei morto, Tomlinson.”, ringhiò Harry, senza mai staccargli gli occhi di dosso. Circondò la mia schiena con un braccio, appoggiandomi la mano sul fianco sinistro, per potermi tenere stretta a lui.
“Quanto la fai lunga Styles! Non capisco perché ti preme così tanto difenderla, non è Niall il suo ragazzo?”, chiese schietto l’altro.
Harry aggrottò le sopracciglia. “Ross è la mia migliore amica e io la difendo quanto mi pare dai coglioni come te.”, abbaiò.
“A chi hai detto coglione?”, iniziò a scaldarsi Louis, serrando i pugni.
Lanciai una furtiva occhiata a Liam, trovandolo con gli occhi fissi su di me. Era così strano quel ragazzo, stava zitto e in disparte, ma in compenso non smetteva di fissarmi e mi metteva piuttosto inquietudine.
Vidi Niall avvicinarsi con un enorme zucchero filato, poggiando una mano sulla spalla del castano, costringendolo ad indietreggiare fino a farlo tornare verso il suo posto.
“Stiamo calmi. Che succede qui?”, chiese prendendo un morso dallo zucchero filato. Vide me e Harry in quella posizione, pensò chissà cosa, così gli occhi gli si spalancarono e tornarono a quelli del castano. “Che le hai fatto?”, chiese minaccioso.
“Non mi ha fatto niente Niall! Harry è arrivato presto.”, intervenni io, deglutendo e lanciando furtive occhiate ai due amici davanti a me.
“Toccala e ti rovino, Louis!”, continuò Niall guardandolo accigliato.
“Ragazzi calma”, il castano alzò le mani, “Non ho mica detto che volevo farle qualcosa! Non saltate alle conclusioni.”, mi lanciò un’occhiata maliziosa.
Niall scrollò le spalle, notando il biondo accanto al castano. “Liam”, pronunciò il suo nome a denti stretti.
“Era da tanto tempo che non ci vedevamo, Niall.”, replicò l’altro, inarcando scocciato le sopracciglia. Non sembravano starsi molto simpatici.
“Non ci sei mancato.”, ringhiò la voce roca accanto a me, che non mi aveva mai lasciato i fianchi.
“La vostra dolcezza mi commuove.”, finse il biondo scuro guardando con aria stanca il riccio.
“Andiamo Niall.”, disse Harry senza mai staccarsi dal mio abbraccio, facendo un segno con la testa al biondo che riprese a mangiare il suo zucchero filato.
Ci avviammo vicino Zayn e Perrie che aveva in mano un peluche a forma di orsacchiotto, che stringeva orgogliosa, baciando il suo ragazzo.
Sentii il telefono vibrarmi, il numero sconosciuto di prima.
Louis aveva ragione quando diceva che eri bellissima. Piacere di averti conosciuta. Liam xx
Il mio cuore batté fortissimo leggendo quel messaggio. Liam era l’ammiratore che mi aveva scritto quel pomeriggio stesso. Era amico di Louis e io non volevo averci niente a che fare con lui. Sembrava diverso dal castano, ma il modo in cui Harry e Niall avevano parlato con lui non mi rassicurava per niente.
“Vedo che Zayn è riuscito a mirare bene stavolta!”, rise Harry lasciandomi per poi sedersi sulla panca vicino ai due piccioncini.
“Zayn mira sempre bene!”, replicò la ragazza dai capelli rosa che era seduta sopra le gambe di Zayn, baciandolo sulle labbra.
Niall mi prese la mano e mi tirò in un abbraccio, baciandomi la fronte. “Non ti preoccupare, finché ci saremo io e Harry sarai al sicuro da Louis.”, disse rassicurante, baciandomi in bocca, tremolante.
“Niall, come fate a conoscervi con Liam?”, chiesi curiosa, intrecciando le braccia dietro il suo collo.
“Una lunga storia, quando torniamo magari te la racconto.”, mi fece l’occhiolino e mi circondò i fianchi con le mani, tirandomi ancora di più a sé.
Annuii abbracciandolo.


Niall pov.

Non ero per niente rassicurato dopo quell’incontro.
Per fortuna Harry era arrivato in tempo per soccorrere Ross, ma il fatto che fosse stata da sola con Louis e Liam, anche per quel poco, non mi faceva stare bene per niente.
Avrei voluto proteggere Ross da tutto e da tutti, avevo paura che potessero farle del male, avevo paura che avesse potuto subire altre violenze da quell’essere orribile, avrei voluto starle accanto sempre ma sapevo che non potevo.
Almeno finché c’era Harry con lei…
Oh, ma Harry era sempre con lei. Ultimamente avevo paura anche di lui, del mio migliore amico. Avevo sempre pensato che non avrei mai dovuto preoccuparmi di mio fratello, della persona di cui mi fidavo di più al mondo, e invece l’avevo trovato tra le braccia della mia ragazza.
Harry stava uscendo pazzo per Ross e questa cosa non mi stava bene nemmeno un po’. Lui le confondeva le idee, era bravo solo a allontanarla sempre di più da me e ogni volta che stavano da soli insieme io stavo sempre in pensiero.
E Ross sembrava stare bene con lui, sembrava essere felice quando stavano insieme, sembravano proprio una bella coppia. E io ci stavo troppo male. Sapevo che Ross era innamorata di me, ma ogni volta che stava con Harry era un passo indietro, lontano da me. Avevo paura di perderla.
Ross l’amavo sul serio, più di quanto avevo potuto amare o quanto mi era potuta piacere Helen, Ross era l’unica ragazza di cui mi ero innamorato veramente e io non potevo perderla per nessuna ragione al mondo.
Ma perché doveva sempre essere tutto così complicato? Perché non potevamo rimanere solo io e Ross?
Mi veniva da piangere ogni volta che pensavo che si stava avvicinando sempre di più a Harry. Non poteva succedere, lui non poteva portarmela via.
Harry si meritava tutto l’amore del mondo, ma non poteva cercarlo dalla mia ragazza, dalla persona di cui ero innamorato.
Ora la stavo guardando: il suo sorriso era così luminoso e spontaneo, avrei potuto osservarla per ore. Harry le stava tirando i capelli e le faceva il solletico, e lei rideva.
Sospirai stanco quando vidi che Ross mi lanciò un’occhiata furtiva. Ross avrebbe mai capito quanto tenevo a lei? Forse non glielo dimostravo abbastanza, forse era per questo che stava vicino anche a Harry. Io non le davo abbastanza.
Ma io volevo essere l’essenziale per lei, volevo essere abbastanza. Volevo essere l’unico per Ross, dovevo impegnarmi di più.
Mi dispiaceva per Harry, ma io Ross l’amavo più di me stesso.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora