Capitolo 21

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Harry pov.

Quando mi risvegliai non sapevo nemmeno dov’ero. Mi guardai intorno per cercare di riconoscere la stanza immersa nella penombra, ma la mia vista era ancora sfocata e mi era difficile rendermi conto di dove mi trovavo.
Non mi ricordavo nemmeno come c’ero arrivato, ricordavo solo l’ultimo bicchiere di vodka che avevo mandato giù, le urla di una ragazza particolarmente familiare, due braccia grandi e muscolose tirarmi su per dopo cullarmi in un abbraccio.
Le stesse braccia mi avevano scostato i capelli dalla fronte sudata, cantandomi una canzoncina melodiosa che conoscevo da quando ero piccolo. E solo una persona poteva conoscere quella canzone e intonarla in quel modo: Niall.
Mi stropicciai ancora una volta gli occhi per abituarmi alla luce appena accennata, cercando un qualcosa per illuminare la stanza un po’ di più, giusto per rendermi conto in quale letto mi trovavo.
Quando incontrai una piccola mano dalla temperatura fredda rabbrividii. Con le mie lunghe dita accarezzai lentamente quella mano, beandomi della pelle liscia che ormai conoscevo a memoria: Ross era lì, dormiva accanto a me. 
Mi resi conto che un braccio della ragazza piccola accanto a me circondava la mia vita. La sua testa era appoggiata sul mio petto, lasciando liberi i lunghi capelli biondi che mi accorsi solo in quel momento che mi solleticavano il collo. 
Cercai ancora una volta una lampadina, lasciando a malavoglia la mano della ragazza accanto a me, poi accesi finalmente la lampada che c’era sul comodino. Eravamo in camera di Niall, che dormiva alla mia sinistra, dalla parte del muro, con il suo bellissimo viso angelico.
Mi resi conto solo in quel momento di essere al centro dei miei due angeli. Eravamo sul suo letto matrimoniale, addormentati uno sopra l’altro.
Dovevano essersi accorti di quanto ero messo male, così mi avevano riportato a casa. Sì, ma la domanda era: come diavolo avevano fatto a trovarmi? O meglio: come ci ero arrivato io da loro?
Mi ero ubriacato quella sera al compleanno, questo me lo ricordavo bene, ero ancora abbastanza sobrio quando andai a letto con quella ragazza dai capelli rosso fuoco, pensando costantemente alla bionda che dormiva aggraziata sul mio petto.
“Hey”, una fievole voce mi fece sobbalzare, costringendomi a voltarmi verso la sua provenienza. Ross era sveglia, mi stava sorridendo. “Come stai?”, chiese.
Ci pensai a lungo prima di rispondere, prendendo un profondo respiro. “Credo di stare meglio. Che è successo?”, replicai con voce più roca del solito.
Mi guardai ancora una volta: io ero in mezzo, Niall era appoggiato con la testa sopra il mio braccio sinistro, cingendomi la vita con il suo braccio sinistro, mentre dormiva a bocca aperta. Che tenerezza, aveva sempre dormito così. Ross, invece, era sempre stata con la testa appoggiata sul mio petto, con il braccio che mi cingeva la vita sotto quello di Niall, mentre entrambi mi abbracciavano nel sonno. Non potevo desiderare di meglio.
“Ci hanno chiamato, eri ubriaco fradicio, poi ti siamo venuti a prendere alla festa di compleanno.”, rispose lei facendo un piccolo sorriso per rassicurarmi.
Sospirai. “Non so che mi è preso.”, dissi io senza riuscire a staccarle gli occhi di dosso.
Ross portò la mano verso il mio viso, accarezzandomi la guancia. “Va tutto bene Harry, ora sei al sicuro.”, sussurrò vicino al mio orecchio.
Non potei fare a meno di sorridere. Si avvicinò leggermente col viso, dandomi un piccolo bacio sulla guancia, per dopo incitarmi a spegnere la luce per tornare a dormire.
E in quel momento mi sentivo protetto: avevo le persone della mia vita accanto a me e mi sentivo veramente al sicuro, come aveva detto Ross.
Eppure io non avevo mai fatto niente di buono per meritarmi tutto quel bene. Ero sempre stato il ragazzo cattivo a cui tutti stavano alla larga – tutti tranne Niall. Ma Niall aveva sempre avuto l’animo gentile, era sempre stato disponibile e dolce per tutti, Niall era sempre stato fantastico, Niall era il ritratto sputato della perfezione.
Per non parlare di Ross. Se iniziassi a parlare di Ross non finirei più, lei era una delle cose più belle che potesse capitarmi. Solo che lei non era mia, solo che forse non sarebbe mai potuta esserlo, forse lei sarebbe stata per sempre di Niall. 
Semplice: ero innamorato di lei, ma lei non poteva ricambiare se non in campo fraterno. Io ero il solito coglione che rimaneva appeso. Io non meritavo l’amore vero, ecco perché non lo trovavo. Harry Styles non merita niente.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora