“Puttana!”, mi urlò lo stesso ragazzo del giorno prima che mi aveva picchiata insieme a quell’altro codardo da cui Niall mi aveva salvato.
Tutti ci stavano guardando e io come mai avrei voluto scomparire. “Sparisci dalla mia vista.”, ringhiai io voltandogli le spalle.
“Questa volta non c’è il biondino che ti salva la vita, eh Gates? Sei solo una poveraccia, la mammina se ne è andata e tu hai iniziato a fare la superiore! Ma chi ti credi di essere?”, urlò lui dandomi tanta di quella rabbia che mi accecò.
Lasciai lo zaino a terra e mi voltai, corsi da lui e mi ci gettai addosso, riempiendolo di pugni in faccia, senza che riusciva a liberarsi o a difendersi. Aveva messo in mezzo mia madre e questa era una delle cose peggiori che potesse fare.
“Ross!”, urlò una voce familiare da dietro mentre io continuavo a prendere a cazzotti quel ragazzo, con già le lacrime agli occhi. Aveva il labbro spaccato e l’occhio gonfio quando mi sentii sollevare, essere presa in braccio e portata via da lì.
Alzai gli occhi e c’era Niall che mi stava portando dentro il bagno delle ragazze. Sbuffai. Doveva sempre essere in mezzo, io non ce lo volevo in mezzo ai miei problemi anche se non avrei mai potuto ringraziarlo abbastanza per avermi salvata di nuovo.
“Mi dici che ti è preso?”, disse mezzo arrabbiato, guardandomi con il timore e la preoccupazione che gli velavano gli occhi.
Abbassai lo sguardo e le lacrime presero a scendere più forte di prima. “Ha messo in mezzo mia madre..”, risposi tra i singhiozzi, coprendomi il viso con le mani.
Niall sospirò e mi avvolse tra le sue braccia. “Tranquilla, ci sono io adesso.”, mi sussurrò all’orecchio accarezzandomi i capelli.
I miei filmini mentali si stavano avverando tutti, uno dietro l’altro. Dal primo momento mi ero immaginata tra le sue braccia, speranzosa di trovare uno come lui. E ora che era lui stesso a stringermi, non potevo crederci. Era il ragazzo di Helen o sbaglio? Era così disponibile e dolce.
Ma a che diavolo stavo pensando! Era solo sommerso dalla compassione, e poi era un ragazzo gentile con tutti, era normale che mi stesse aiutando.
Piansi ancora un po’ contro il suo petto, annusando a pieno l’odore che emanava la sua pelle. Mi impadronii di quel profumo e lo immagazzinai, così che quando ci saremmo allontanati sarei riuscita a sentirlo ancora.
“Meglio?”, mi fece un sorriso, “Dai non pensarci.”, mi disse alzandomi il mento con un dito.
E per la prima volta non ci pensai per davvero. Era impossibile pensare ad altro mentre lui era lì, con quel suo sorriso perfetto nonostante i denti storti e l’apparecchio che gli dava impiccio, quei suoi occhi così limpidi e chiari. Niall era qualcosa di meraviglioso, ed Helen era la solita stupida che non sapeva tenersi i tipi come lui. Ma si può trascurare un tipo come Niall Horan?
Cacciai dentro le lacrime e tirai su col naso. “Perché mi stai aiutando così Niall?”, chiesi di botto, pentendomene poco dopo. Era l’unica persona che mi parlava dopo sei mesi, perché dovevo a tutti i costi allontanarmelo?
Scrollò le spalle. “Te l’ho detto, ci sono dentro. E siccome so chi sei veramente, voglio aiutarti a far riemergere la persona che eri prima.”, disse con un piccolo sorriso. Era come se ci conoscessimo da anni, come se lui sapesse veramente tutto su di me. Come se fosse Helen nel suo corpo.
“Sì ma perché?”, continuai ad insistere io, ancora troppo sorpresa e scossa da tutto quello che stava succedendo negli ultimi giorni.
“Mi attiri.”, disse infine come se si fosse liberato di un groppo in gola. Deglutì nervoso accorgendosi di avermi appena rivelato una certa attrazione e si allontanò di un passo.

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Wrong || Niall Horan
Fanfiction"Niall, vuoi essere il mio per sempre?" "Solo se tu sarai il mio." Questa non è una mia storia, io la pubblico soltanto su wattpad. Questa storia la potete trovare su efp fanfiction sul profilo di 'biersackwife'