Capitolo 19

15.6K 750 332
                                    

La tensione era alta, mi ero staccata tutte le pellicine delle dita per il nervosismo, mentre Niall spostava lo sguardo da me a Harry ripetutamente.

Eravamo in piedi nel mio salone, non avevamo spiccicato parola da quando eravamo entrati in casa. Morivo dalla voglia di saltare addosso a Niall, di baciarlo, di fingere che niente era successo, di continuare a stargli vicino come sempre.

“Voglio sapere cosa è successo tra voi queste ultime settimane.”, il biondo incrociò le braccia al petto, era serio come non lo avevo mai visto.

“Che ti importa, non è più la tua ragazza.”, sbuffò con la solita voce roca il riccio, che se ne stava appoggiato al divano dietro di me.

Niall gli lanciò un’occhiataccia, prima di tornare di nuovo su di me, mimando un ‘ti prego’ con le labbra.

Sbuffai. “Cosa vuoi sentirti dire, Niall? Ci siamo baciati.”, replicai vedendolo mentre gli occhi gli si scurivano ancora di più.

Tirò su col naso. “Non hai ritegno!”, urlò il biondo riferendosi al riccio dietro di me.

“Niall”, Harry si alzò in piedi, avvicinandosi al suo migliore amico per poi poggiargli le mani sulle spalle, “Lei mi piace davvero.”, lo vidi mordersi il labbro inferiore.

Vidi Niall diventare rosso per la rabbia, per poi spingerlo indietro e dargli uno schiaffo in piena faccia, lasciandogli le dita stampate sulla guancia. “Stronzo!”, urlò prendendolo per le spalle e facendolo cadere a terra. Si mise a cavalcioni su di lui, iniziando a colpire più volte sulla faccia, sul petto. 

“Niall ti prego fermati!”, urlai io facendomi avanti per poterli staccare, ma quando presi il biondo per un braccio mi ritrovai a terra anche io.

“Niall non voglio farti male!”, urlava Harry mentre riceveva diversi pugni e schiaffi in faccia, cercando di parare con le braccia.

“Niall!”, continuavo a chiamarlo io con le lacrime agli occhi. 

Harry non gli avrebbe fatto del male, non poteva fargli del male, era il suo migliore amico, non doveva farlo.

Ma lui non smetteva di colpirlo, il riccio aveva già il labbro sanguinante e la faccia rossa per le brutte manate che stava ricevendo. 

Poi, in un istante, vidi Harry afferrarlo per le spalle larghe, per poi spingerlo e capovolgere la situazione: ora era lui sopra di Niall, a cavalcioni. Lo tenne con le spalle inchiodate al pavimento e lo fissò attentamente, mischiando quel colore verdastro con l’azzurro spento dei suoi. Sospirai di sollievo quando capii che Harry voleva solo fermarlo.

“Calmati Niall.”, gli disse col fiatone, senza mai staccare gli occhi da lui.

Niall era in lacrime, voleva coprirsi la faccia ma le sue spalle erano immobilizzate per terra, col peso di Harry sopra le sue gambe. 

“Perché non vuoi capirlo?”, urlò il biondo con le lacrime che gli offuscavano la vista, “Perché non vuoi lasciarla in pace? Lei ti ha detto che ama me, perché devi costringerla a provarci con te?”, continuò con la voce rotta.

Inevitabile dire quanto io stessi piangendo a terra, da sola, guardando l’intera scena da fuori. Vedere Niall in quelle condizioni mi faceva restringere duramente il cuore. 

Vidi uno scintillio negli occhi di Harry, prima che il suo viso si abbassasse per diventare scuro, deluso, stanco, triste. Si alzò lentamente dal suo migliore amico, lasciandolo a terra mentre piangeva, mentre l’oceano all’interno dei suoi occhi era tempestoso.

Sentii Harry tirare su col naso, con lo sguardo basso e le lacrime che gli contornavano gli occhi ormai verde scuro. “Nessuno mi ha mai amato.”, pianse come un bambino.

Wrong || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora