Capitolo 10

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Le urla della gente era ben forte nell'aria quel pomeriggio.
Tutti avevano in mano dei bicchieri di birra mentre guardavano incantanti le macchine che sfrecciavano intorno arrivando quasi alla fine,alla striscia bianca posta per terra.
Federico guardava attentamente ognuno delle persone presenti e pensava come potessero trovare appassionante un gioco così pericoloso,che la maggior parte delle volte andava a finire male. O una macchina contro un muro o una sbandata mettendo fine anche alla vita.
Bradley era talmente attento da non essersi accorto del ragazzo che si era spostato da accanto a lui avvicinandosi maggiormente per guardare la macchina che sfrecciava veloce dove vi era Benjamin.
Stavano davvero arrivando alla fine di quella corsa e Federico sentiva l'ansia invadergli sempre di più quando nota le macchine una affianco all'altra accelerare più del dovuto.
La macchina rossa si avvicinava così tanto a quella di Benjamin creando scintille fra i due specchietti.

<<No no>>cantilena Federico allugando il collo per guardare meglio quando la macchina del moro andava a sbattere prepontemente contro quella dell'altro.
Correvano sempre più forte punzecchiandosi a vicenda fino a quando una di loro arriva a superare quella striscia bianca.
La macchina di Benjamin.
Un boato di urla si estende nella platea,tutti che applaudivano fortemente mentre altri erano rimasti a bocca aperta,probabilmente avevano scommesso sull'altro.
Un sospiro di sollievo fuoriesce dalle labbra di Federico ma che ben presto viene nuovamente sostituito dall'ansia quando vede Benjamin accostare velocemente e scendere dalla macchina avvicinandosi a passi lunghi verso il ragazzo con cui aveva gareggiato.
Una frazione di secondo prima che il ragazzo si trovasse a terra sanguinante con il corpo di Benjamin su di lui.
Il moro continuava a sferrargli pugni sul viso prima che venisse fermato da Bradley che lo afferra dalle spalle.

<<Coglione hai cercato di uccidermi!>>urla cercando di dimenarsi.

<<Sei tu che hai cercato di uccidermi bastardo!>>ribatte il ragazzo stretto anche lui da delle braccia di un biondo.

<<Azzardati nuovamente a mettermi le scatole fra le ruote e giuro che ti uccido!>>sputa a terra prima di essere afferrato nuovamente da Bradley e trascinato via.
Federico aveva assistito a tutta la scena ad occhi spalancati.
Era fermo impalato mentre guardava Benjamin e Bradley camminare in sua direzione.
Bradley teneva lo sguardo fermo verso Federico mentre il moro guardava a terra con i pugni serrati ai lati dei fianchi.

<<Benjamin!>>urla il biondo fronteggiandolo. <<Stai bene?>>dice preoccupato allungando una mano verso l'occhio nero che prontamente viene scansato.

<<Andiamo a casa>>ordina duro iniziando a camminare senza degnarlo di uno sguardo.

<<Non farci caso,è meglio lasciarlo stare quando è incazzato>>lo rassicura Bradley vedendolo preoccupato. <<Federico ricordati ciò che ti ho detto>>gli ricorda iniziando a camminare seguito poco dopo dal biondo.

Il silenzio invadeva la macchina quel pomeriggio mentre camminava fra le strade di Modena popolate dai cittadini.
Federico guardava fuori dal finestrino non degnando di uno sguardo nessuno dei due ragazzi seduti avanti che erano anche loro in silenzio.
Bradley troppo occupato a stare attento alla strada e Benjamin a guardarsi le natiche delle mani tagliate e sanguinanti.

<<Federico mi ripeti dove abiti?>>dice Bradley interrompendo quel silenzio che si era venuto a creare.

<<Andiamo entrambi a casa mia>>risponde duro il moro al posto del biondo che spalanca la bocca.

<<Non ho detto di voler venire a casa tua>>controbatte mantenendo lo stesso tono di voce.

<<Infatti non ho detto che vuoi venire a casa mia,ma che devi>>dice girandosi verso i sedili posteriori e guardandolo. <<E non voglio sentire il contrario>>dice con sguardo glaciale voltandosi nuovamente.
Bradley era rimasto in silenzio ad ascoltare attentamente la conversazione fra i due e non sono state poche le domande che la sua testa aveva formulato.

<<Eccoci arrivati>>annuncia guardando Federico. <<Alla prossima>>lo saluta regalandogli un sorriso.

<<Alla prossima>>cerca di sorridere il biondo scendendo dal veicolo seguito da Benjamin che lo supera aprendo il portone della sua enorme villa.
Una volta all'interno un forte odore di vaniglia invade le narici di Federico facendolo sentire per un momento rilassato.
Si accomoda silenziosamente sul divano in pelle guardandosi le punte delle scarpe mentre Benjamin aveva fatto il suo ingresso nel corridoio con un bicchiere d'acqua in mano.

<<Prendilo>>ordina allungandolo in sua direzione.
Senza farselo ripetere due volte lo afferra sfiorando le dita del moro e sentendo dei brividi lungo la schiena.
Beve tutto d'un sorso poggiandolo delicatamente sul tavolino difronte a lui e ritornando a guardarsi le scarpe diventate improvvisamente interessanti.

<<Il gatto ti ha morso la lingua?>>domanda il moro sfilandosi le scarpe e gettandole in qualche angolo della stanza.

<<No>>si limita a dire il biondo.

<<Perchè non parli allora?>>

<<Perchè non ho nulla da dirti>>continua non guardandolo.

<<Ti va di medicarmi le mani?>>sospira il moro cambiando argomento.

<<No>>

<<Perchè?>>

<<Puoi farlo benissimamente tu>>ribatte il biondo afferrando il suo cellulare e giocherellando con esso.

<<Okay>>sospira il moro alzandosi e afferrando il cellulare del biondo gettandolo sul divano. <<Vado a prendere il set medico>>annuncia sconparendo e ritornando subito poco con una scatola bianca in mano.
Si accomoda affianco al biondo sfiorando la sua gamba e lentamente afferra la scatola poggiandola sulle gambe del biondo.

<<Avevo detto che non volevo medicarti>>gli ricorda.

<<Sì ma a me non importa>>scrolla le spalle. <<Sto aspettando>>annuncia facendolo sbuffare.

<<Cazzi tuoi se poi inizia a bruciare>>lo avverte il biondo poggiando l'ovatta bagnata dal disinfettante sulle ferite.
Un sospiro profondo fuoriesce dalle labbra di Benjamin che però non si lamenta continuando a sopportare il dolore in silenzio.
Guarda Federico attento ad ogni sua ferita mentre delicatamente gli fasciava la mano.
Sorride quando si morde le labbra non riuscendo a chiudere il set.

<<Aspetta faccio io>>ridacchia allungandosi verso di lui e chiudendo la valigetta sulle sue gamba.
Il corpo del biondo si invade di brividi che cerca invano di respingere.
<<Sei diventato tutto rosso>>sussurra il moro con il fiato caldo che andava a battere sul suo collo.

<<Fa caldo>>mente il biondo voltandosi un pò più in là.

<<O forse sono io a farti questo effetto>>continua gettando la valigetta a terra e afferrandolo per i fianchi facendolo voltare completamente verso di lui mentre le gambe andavano a circondare la sua vita. <<Molto meglio>>sorride leccandosi le labbra. <<Questi capelli sono così spettinati>>dice accarezzandoli sensualmente per poi passare le mani sui lineamenti del suo viso. <<Questo bel visino è così triste>>continua a sorridere arrivando al colletto della camicia nera che il biondo aveva deciso di indossare. <<E questi bottoni sono troppo ingombranti>>dice sbottonandolo uno.

<<B-Ben>>balbetta arrossendo il biondo sentendo le dita del moro solleticargli la pelle.

<<Dimmi Federico>>sussurra sorridendo e avvicinandosi al suo corpo. <<C'è qualcosa che non va?>>sorride inclinando la testa da un lato.

<<Sei incredibile>>sussurra il biondo prendendo lunghi sospiri.

<<Lo so>>ridacchia lasciando un bacio sulla sua fronte e alzandosi. <<Allora rimani qui a cena?>>

<<Chi ti ha detto che io non sia ancora arrabbiato?>>

<<Non riusciresti a stare più di un minuto arrabbiato con me>>sorride tornando in cucina.

Panoram School //Fenji//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora