L'aria era calda quella sera nella notte di Modena.
Ogni ragazzo entrava ed usciva da quella massa di gente che ballava a ritmo di musica.
Su quel terrazzo si stava bene,la brezza estiva iniziava a sentirsi nell'aria e le stelle sembravano così vicine al viso del ragazzo e illuminate che lo incantavano.
La luna era alta in cielo e traspariva tutta la sua maestosità illuminando i ragazzi che camminavano ubriachi ridendo fra di loro.<<Se il gioco si fa duro è da giocare>>canticchia il ragazzo sdraiato mentre guardava il cielo. <<Beati loro poi che scambiano le offese con il bene>>sussurra.
<<Sei bravo a cantare>>dice una voce alle sue spalle e sa perfettamente a chi appartiene. <<Quasi quanto a rovinare i momenti>>dice ma nella sua voce non c'è traccia di odio o freddezza.
Si siede affianco a lui,mantenendo una bella distanza da Federico ma abbastanza da girarsi a guardare il suo profilo e osservare ogni minimo dettaglio.<<Smettila di fissarmi>>parla piano il biondo continuando a guardare le stelle alte in cielo. <<Mi fai sentire a disagio>>
<<Non dovresti>>nega il moro. <<Sai bene che non riesco a fare a meno di guardarti>>
<<Benjamin>>sospira il biondo voltandosi verso di lui e guardandolo. <<Smettila>>ripete e questa volta nella sua voce lascia trasparire un pò di freddezza.
<<So che mi hai chiesto una pausa e io da bravo ragazzo l'ho rispettata ma non pensi che sia ora di mettere un punto a questa storia? Sono passate quasi tre settimane e per tutto questo tempo non abbiamo fatto altro che evitarci come se fossimo dei completi sconosciuti ma che proprio sconosciuti non siamo>>
<<Non puoi rispettarla un altro pò?>>dice alzandosi.
<<Sei serio?>>il moro lo guarda scioccato. <<Di cos'altro hai bisogno? La stai facendo troppo tragica ora!>>
<<Non la sto facendo tragica Benjamin mi serve solo un altro pò di tempo per schiarirmi le idee>>
<<Non la stai facendo tragica? Mi stai chiedendo probabilmente ancora un altro mese per schiarirti le idee su una cosa normalissima. Ero geloso del mio ragazzo perché questo deve essere punito?>>
<<Non era solo quello Benjamin erano tutte le altre miliardi di cose e sai bene di cosa parlo>>
<<Sì mi facevo vabbene?!>>alza il tono della voce. <<Fumavo canne e qualche volta mi sono fatto di cocaina,ma è finita lì. Basta non ci rientro più in quel mondo ma vuoi capire che quando sei con i tuoi amici è inevitabile farsi condizionare?>>
<<No Benjamin queste scuse del cazzo proprio non riesco ad ascoltarle perché è una grandissima cazzata! Se io non voglio fare una determinata cosa non lascerei mai che mi condizionassero!>>
<<Beh Federico siamo diversi,io sono Benjamin e sì mi lascerei condizionare!>>dice avvicinandosi.
<<Allora sei coglione il doppio!>>dice il biondo allungando un passo in sua direzione mentre la rabbia gli ribolliva nelle vene.
<<Già peccato che questo coglione ha bisogno inmediatamente di te>>dice catapultandosi sulle sue labbra senza dargli modo di ribattere.
Federico dapprima rigido pian piano si lascia andare alla lingua esperta del moro a contatto con la sua che iniziano una danza sensuale.
Le mani del biondo si intrufolano attraverso i capelli del moro tirandoglieli leggermente mentre quelle del moro afferrando il biondo da sotto al sedere alzandolo in aria e costringendolo ad allacciare le gambe intorno al suo bacino.
I respiri erano irregolari e tutto intorno a loro sembrava scomparso.
Le luci dei lampioni,la musica in lontananza,la gente che urlava,c'erano solo loro due sotto il chiaro di luna mentre si baciavano e accarezzavano come non facevano da tempo.
La situazione diventa ben presto più calda e i due si ritrovano entrambi sdraiati a terra e appiccicati mentre Benjamin teneva ben stretto le mani del biondo sulla sua nuca stando bene attento a non fargli del male mentre se ne restava seduto a cavalcioni sul suo corpo baciandolo e ribaciandolo ancora.
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Panoram School //Fenji//
FanfictionDal capitolo 16 >dice il moro seriamente. >dice avvicinandosi. >dice facendo sfiorare i loro nasi. >chiede leccandosi le labbra. >dice il moro prima che le sue labbra fossero sigillate da quelle calde e morbide del biondo.