Capitolo 37

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Quella mattina i ragazzi avevano fatto ritorno a Modena ed un bel sole caldo li aveva accolti segno che l'estate era davvero quasi vicina.
Tutti erano tornati allegri e come nuovi dopo la gita,tutti tranne Federico che silenziosamente si era allontanato trascinando con sé le valigie in macchina e tornandosene a casa sua,quella casa che gli era mancata terribilmente.
L'aveva trovata proprio come l'avete lasciata con una sola differenza,quella volta Ben non era con lui.
Aveva velocemente disfatto le valigie e dopo esser andato a fare un pò di spesa era tornato ed era stato seduto sul divano a fissare il cellulare per due ore se non di più.
Non aveva nulla da fare,nulla che gli interessasse.
Oramai era da tempo che non cucinava solo per lui,che non guardava la tv o che se ne restava in silenzio seduto sul divano.
Era stato abituato alla presenza di Benjamin che cercava di mettersi ai fornelli.
A lui che alzava tutto il volume della televisione perché diceva che aveva problemi all'udito.
A lui che lo gettava ogni due per tre sul divano solo per baciarlo e per poi fare l'amore proprio lì.
Era abituato a Benjamin e la sua assenza gli faceva ricordare solo la solitudine.
Non lo aveva proprio sentito dopo la gita,aveva cambiato anche posto sedendosi all'ultimo posto infondo al pullman non degnandolo di uno sguardo.
Selena ha provato a parlare con Federico diverse volte ma il ragazzo non l'ha degnata di una parola.
Altrettanto Michael e James che cercavano di capire cosa fosse successo tra i due ragazzi ma con scarsi risultati.

Il telefono prende a squillare insistentemente facendo sbuffare non poco il ragazzo che era seduto comodamente sul divano ed era costretto ad alzarsi per prendere quell'aggeggio.
Si meraviglia un bel pò quando afferrando il cellulare vedo comparire il numero di Benjamin,tutto si aspettava fuorché lo chiamasse.

<<Pronto?>>risponde.

<<Dove sei?>>dice il ragazzo e sotto si sente un silenzio tombale.

<<Dove vuoi che sia?>>chiede il biondo risedendosi sul divano.

<<Sei a casa tua?>>continua non convinto delle parole di Benjamin.

<<Sì Benjamin sono a casa mia>>sbuffa. <<Cosa credi che sia rimasto lì a Firenze?>>

<<Probabile>>risponde duro il moro.

<<Sappi che sto per staccarti>>dice antipatico il biondo dopo la frase del moro.

<<No okok aspetta,aprimi sono giù>>stacca lui constringendolo a rialzarsi nuovamente e ad aprire il portoncino.

<<Buongiorno anche a te Benjamin>>alza gli occhi al cielo facendo entrare il ragazzo.

<<Quante volte ti avrò detto di non sbuffare e di alzare gli occhi al cielo con me?>>

<<Probabilmente tante volte ma a me non interessa>>dice il ragazzo risedendosi e sperando che non sia costretto nuovamente ad alzarsi. <<Avevi bisogno di qualcosa?>>

<<Non fare l'antipatico e l'incazzato perché quello a dover essere incazzato sono io e come sempre sono io a tornare da te e pregarti>>

<<Dovresti essere tu? Da come ricordo non sono stato io a chiamarti stupido ragazzino>>controbatte il biondo.

<<Sei ancora fermo a quella stronzata? Lo sai bene che quando sono arrabbiato non mi rendo conto delle mie parole>>

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