Capitolo 44

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Benjamin da quando conosceva quel ragazzo non era mai e poi mai riuscito ad odiarlo anche se a volte glielo urlava ma non era mai serio quando lo diceva,ma in quel momento sentiva l'odio arrivargli davvero alle stelle quando davanti a lui c'era Thomas in piedi che alternava lo sguardo da Benjamin a Federico.

<<Tu devi essere Federico>>afferma guardandolo bene. <<Niente male ora capisco perché Benjamin sia così cotto>>ridacchia con le gote arrossate.

<<Thomas sei ubriaco?>>dice il moro alzando un sopracciglio.

<<No ma che dici!>>scoppia a ridere portandosi una mano alla bocca.

<<Dio santo noi dobbiamo tornare a casa!>>dice esasperato Benjamin afferrandolo per un braccio.

<<No dai dobbiamo proprio?>>ride appoggiandosi su di lui e poggiando la testa nell'incavo del suo collo.

<<Sei un idiota>>sussurra Benjamin poggiando una mano sulla sua testa e accarezzandogliela per farlo rilassare e non vomitare improvvisamente,cosa che invece non sembrasse a Federico che se ne restava in silenzio a fissarli insistentemente.

<<Allora vi lascio soli>>dice alzandosi di scatto e guardando il moro. <<Hai fatto presto a sostituirmi>>dice prima di incamminarsi.

<<C-cosa?>>domanda a se stesso il moro non capendo a cosa si riferisse. <<Dio santo Federico non è come credi!>>urla voltandosi verso il ragazzo che pian piano si allontanava.

<<Non è mai come credo ma invece si rivela sempre così!>>gli risponde anche lui urlando.

<<È un mio cazzo di amico ed è ubriaco come fai a non capirlo?!>>urla camminando pian piano verso la sua direzione e trascinando con sè l'amico che aveva chiuso gli occhi mentre si teneva poggiato ancora sul suo petto.

<<Sai che ti dico? Non mi importa,ormai sei single puoi fare ciò che ti pare!>>

<<Sono single?>>ripete Benjamin con gli occhi spalancati. <<Ti rendi conto di ciò che ti ho detto poco prima che arrivasse Federico? Stai buttando tutto nella merda>>dice parlando pian piano sempre più flebilmente. <<Mi stai facendo male>>ammette guardandolo con gli occhi lucidi. <<Me ne stai facendo come non mai>>ripete mentre alcuni singhiozzi iniziano a fuoriuscire dalle sue labbra.

<<Non sai quanto me ne hai fatto tu>>dice il biondo parlando anche lui a voce normale. <<E quanto continui a farmene>>

<<Va benissimo allora>>dice il moro facendo sostituire la sua espressione debole a una maschera di freddezza e rigidità. <<Ci ho provato in tutti i modi a tenere su questa relazione,ci ho provato e riprovato,ho provato a cambiare per te,ho provato a mettere l'orgoglio da parte anche quando avevo ragione,mi sono buttato ai tuoi piedi come una femminuccia anche quando ti incazzavi per le più stronzate,ma ora sono stufo. Sono stufo del tuo essere così permaloso. Sono stufo di te che continui a lamentarti continuamente,stufo della tua continua rabbia repressa nei miei confronti e stufo del fatto che vuoi essere sempre il perfettino anche quando sbagli. Prima avevo imparato ad amare queste piccole sfaccettature di te ma ad oggi sono convinto di esseremene stufato.Sono stufo di te Federico>>dice guardandolo intensamente negli occhi. <<È finita definitivamente>>dice in modo cattivo prendendo il ragazzo ubriaco e allontanandosi dal ragazzo che era rimasto lì in silenzio mentre lo aveva sentito scoppiare a piangere senza voltarsi.
Sapeva che se l'avrebbe fatto avrebbe riceduto.

Mesi dopo.

Finalmente dopo mesi interminabile il grande giorno stava per arrivare.
Gli esami erano vicini e mancava davvero pochissimo,l'estate era ormai alle porte e la scuola stava finalmente per concludersi per i ragazzi del quinto anno.
Tutti erano attenti a preparare le tesine per i propri esami,c'era chi si lamentava e non faceva mai nulla e chi passava le giornate intere in classe aiutandosi dai professori che erano davvero disposti ad aiutare i ragazzi che erano diventati come figli per loro in quei cinque anni anche se gli avevano fatto passare le pene dell'inferno.
Un giovane ragazzo tinto di un biondo platino solo per uno sfizio di due mesi fa,se ne restava seduto a scrivere con le sue mani tatuate da poco e ancora sporche dalla crema che gli aveva ordinato di mettere il tatuatore.
Era seduto accanto alla finestra che emanava la brezza calda di un'estate che stava per arrivare mentre si sentiva già l'odore di un gelato al cioccolato o le limonate che lui tanto adorava.
C'era un chiasso in classe,chi lavorava a gruppo e chi chiedeva continuamente aiuto al professore per la propria tesina.

<< Biancastro cosa stai facendo?>> urla una voce alle sue spalle facendolo voltare e facendogli incontrare gli occhi della ragazza che in quei mesi era totalmente cambiata.
Indossava una top bianco con un pantalone ad alta vita nero e una camicetta a tre quarti al di sopra.
I capelli erano stati tagliati tantissimo e un piercing a cerchietto forava il suo naso.

<<Concludo la mia tesina d'italiano>>dice leccandosi le labbra secche.

<<Hai bisogno d'acqua?>>ridacchia la ragazza passandogliela. <<Sono davvero esausta di tutti questi fogli sparsi ovunque io vada>>sbuffa. <<Non vedo l'ora che tutto questo finisca finalmente>>

<<Non immagini io>>concorda il ragazzo lasciandosi andare per un momento sulla sedia.

<<Ah bene>>dice la ragazza alzando gli occhi al cielo e guardando verso la porta.
Federico alza un sopracciglio guardando nella direzione della ragazza.
Camminava,camminava come quella volta all'assemblea come se stesse sfilando ma in quel momento sembrava un altro modello,un modello diverso.
Era affiancato come al suo solito dai suoi due migliori amici da sempre.
Indossava una canotta della vans che faceva intravedere i suoi ormai muscoli delle braccia che prima erano inesistenti.
I pantaloncini che arrivavano fin sopra al ginocchio del medesimo colore e le vans nere al piede.
Teneva i capelli all'indietro mentre li aveva rasati entrambi ai lati e quei due piercing erano proprio al di sotto delle labbra.
Guardava uno ad uno privo di emozione e il suo viso sembrava cupo e vuoto.
Si sofferma proprio su Federico.
In quei mesi era riuscito a reggere il suo sguardo quindi il ragazzo dai capelli biondo platino ricambia lo sguardo,privo di emozione anche esso mentre si rigirava la penna fra le mani.
Sembravano passate ore prima che il moro lo distogliesse quando un ragazzo gli si aggrappa completamente al braccio.

<<Il boyboy>>lo prende in giro Selena voltandosi verso Federico e notando il suo sguardo insistente su Benjamin. <<Terra chiama Federico>>gli sventola una mano davanti alla faccia facendolo trasalire.

<<Non rompermi>>risponde brusco.
La ragazza che ormai era abituata a questi sue scatti di bipolarità decide di lasciarlo stare afferrando la sua borsa e dirigendosi verso il suo posto.

<<Bene ragazzi sedetevi>>dice il professore richiamando l'attenzione di tutti che erano un pò sparpagliati in giro per la classe. <<Come ben sapete abbiamo fatto domanda all'agenzia per una gita di fine anno di soli tre giorni,non di più perché avete bisogno ancora di concludere le vostre tesi>>dice guardando uno ad uno. <<L'agenzia proprio ieri mi ha telefonato e ha accettato la proposta>>dice facendo urlare tutti i ragazzi dalla gioia.

<<Finalmente ci voleva un pò!>> urla un ragazzo seduto sul banco alla destra.
Federico si limita a voltarsi verso la direzione dove sentiva gli occhi puntati addosso e proprio come pensava c'erano quegli occhi blu a scrutarlo attentamente entrambi consapevoli di cosa stessero pensando entrambi.

<<Si vola in Sicilia allora!>>urla il professore mentre i due ragazzi si scambiavano sguardi difficili da decifrare.

Panoram School //Fenji//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora