Capitolo 1

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Capitolo 1.

Era un pomeriggio assolato e Seth Clearwater camminava per le strade di Sunnydale, la bocca dell'inferno.

Anche nella riserva Quileute ne avevano sentito parlare, infatti, nessuno della sua gente, sano di mente aveva mai provato ad avvicinarsi a quel luogo, ma per Seth la storia era diversa.

Lui era più forte di quei dannati lupi che si era lasciato alle spalle.

Lui era un Omega, un lupo solitario.

Non aveva bisogno di un branco.

Quella fase l'aveva superata da quando aveva diciassette anni ed era venuta a galla la sua omosessualità e il suo amore per Jacob ed era stato costretto per salvarsi la vita a scappare dal branco.

Tutto quello che aveva fatto per sopravvivere poi era discutibile.

Era stato costretto anche ad uccidere, anche se non gli piaceva tanto farlo, i sensi di colpa lo laceravano. Certo lo nascondeva bene, ma la notte, nelle tenebre, il suo sonno veniva tormentato dagli incubi.

C'era stato un periodo in cui si poteva definire felice. Si era sposato con un uomo magnifico, Daniel, che non conosceva il suo aspetto di lupo.

Esso, infatti, si presentava solo se era arrabbiato, ma con lui era sempre e solo felice ed erano stati insieme per mesi, prima che tutto andasse in frantumi.

Il branco l'aveva trovato e per colpire lui avevano ucciso quella fonte di pace e serenità che gli scaldava le giornate. Poi, come uno stupido ci stava per cascare di nuovo.

Era stato per tre mesi con l'assassino di Daniel, anche se c'era andato a letto solo una volta ed era stato in quel momento che aveva capito chi era l'uomo con cui stava, così, alcuni giorni dopo l'aveva ucciso.

Il branco doveva capire che con lui non si scherzava, che era più forte di tutti loro messi insieme.

Il dolore per la morte di Daniel si era trasformato in un veleno tanto forte da assuefare la sua parte lupesca. Lo ricercava, lo desiderava, lo implorava e lui gliela cedeva, faceva scorre minuto per minuto nella sua mente la sua vita con Daniel e si straziava nel dolore che la chiamata da parte del medico gli infliggeva.

Intanto, immerso in questi pensieri, non si era accorto di aver raggiunto la zona della città dove Manuela gli aveva dato appuntamento.

Manuela era una ragazza che aveva conosciuto per caso, aveva incontrato tante persone durante i suoi spostamenti, eppure, lei gli era rimasta stranamente impressa, non per qualcosa in particolare, ma per un leggero profumo maschile che l'avvolgeva e la cosa l'aveva incuriosito anche se non l'avrebbe mai ammesso.

Ormai, infatti, si rifiutava di ammettere qualsiasi cosa, perché era certo che farlo l'avrebbe reso vulnerabile e lui non voleva più esserlo, anche se, in quel momento, non sapeva che qualcosa sarebbe cambiato, riportando alla luce quella parte di lui bisognosa di affetto.

La ragazza, notandolo assorto nei suoi pensieri, lo chiamò: «Seth!»

Il ragazzo si voltò a guardarla e la raggiunse senza tanti problemi mostrando sul volto un leggero sorriso: «Ciao Manuela» osservò solo per un attimo i due ragazzi assieme a lei, non mostrava la sua curiosità nel volerli conoscere, ma stranamente la ragazza aveva imparato a capirlo bene in quelle poche ore che aveva parlato con lui la prima volta che si erano incontranti.

«Seth, loro sono Dean e Buffy» il ragazzo rimase perplesso a guardarli, ma quando i suoi occhi incrociarono quelli di Dean, qualcosa che mai e poi avrebbe immaginato potesse accadere si presentò a lui come un fulmine a ciel sereno.

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