Capitolo 37

28 1 0
                                    


Capitolo 37.

Era passata una settimana dalla nascita di Joyce Marie.

Seth e Daniel erano andati in città a fare delle compere e si erano divertiti a prendere dei giocatoli per Angel che era a casa della nonna.

Avevano ancora tanto da fare, infatti, prima di tornare alla riserva si misero a sistemare la villetta vicino alla casa di Buffy in città.

Era tutto così strano, ma alla fine era meglio avere una casa anche lì in inverno potevano vivere in città mentre le vacanze potevano passarle alla riserva e restare con i parenti.

Sistemarono le cose in ogni stanza senza troppi problemi.

Si dedicarono alla camera del piccolo Angel rendendola il più accogliente possibile e ci sistemarono tutti i peluche che avevano comprato, ne lasciarono solo uno in macchina per portarlo al piccolo in modo che ci giocasse un po'.

«La camera del nostro Angel è bellissima, vero?» chiese Seth al compagno.

Daniel, l'abbracciò posando il petto contro la sua schiena: «Sì. È perfetta per lui e poi sei stato carino a disegnare tutti i volti della tua famiglia sulle pareti» il lupo immerse le mani tra i suoi capelli e sussurrò: «Mi dispiace. Non ho potuto mettere i volti della tua famiglia»

«Non preoccuparti, Seth» rispose l'uomo.

«Sarebbe stato carino, però, eri tanto legato a tua sorella Esperanza» disse lui, ma avrebbe fatto una sorpresa al compagno, guardò di sottecchi l'orario e sorrise, Leah doveva essere tornata con la ragazza così aggiunse: «Andiamo a casa o Angel si arrabbia e poi devo portare i regali a Dean e Buffy»

Daniel scosse la testa divertito e lasciarono quella casa chiudendosi la porta con la chiave alle spalle, salirono in macchina la misero in moto e tornarono alla riserva.

Parcheggiarono un ora più tardi davanti a casa Clearwater.

Scesi dalla macchina Daniel prese alcune buste dal portabagagli, ma appena varco la soglia e si affacciò in salotto: «Siamo tor...» la voce gli morì in gola vedendo sua sorella.

«Daniel, tutto bene?» chiese Seth posando le buste da una parte.

«Esperanza...» disse l'uomo con un filo di voce.

Lei sorrise e gli s'avvicinò abbracciandolo: «Sei sparito, Seth mi ha detto che sei stato male e che eri stato ricoverato in una clinica specializzata» Daniel guardò il compagno che annuì e gli disse mentalmente: "Scusa, non potevo dirle la verità, ma era una bugia a fin di bene"

"Grazie, Seth. Non mi aspettavo questa sorpresa" rispose lui.

«Passa del tempo con tua sorella e poi il nostro piccolo Angel deve conoscere la zia» disse semplicemente Seth.

Daniel, allora, rispose alla sorella: «Sì. Non sono stato molto bene. Sono uscito si e no da una decina di mesi, ma dovevo riprendermi per questo ci siamo trasferiti qui a casa della madre di Seth»

La ragazza dai capelli corvini sorrise: «Sì vede che ti fa bene quest'aria. Sei più forte, più bello è come se la vicinanza di Seth ti facesse brillare»

«Sì, ma anche nostro figlio ha il potere di farmi come dici tu "brillare"» rispose lui prendendo in braccio il piccolo Angel e posandogli un bacio sulla fronte.

«Papà!» esclamò lui ridendo divertito.

Seth fece apparire un peluche a forma di lupo dalla spalla del compagno e facendo una vocina buffa disse: «Ciao, Angel. Mi dai un nome sono il tuo peluche coccoloso» sorrise al piccolo dandogli quel nuovo giocatolo.

Cuore di lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora