Capitolo 27

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Capitolo 27.

La mattina dopo Seth fu il primo a svegliarsi ed uscendo dalla tenda vedendo la sorella che dormiva trasformata in lupo vicino al compagno sorrise e si avvicinò loro: «Ti voglio bene, Leah»

La lupa aprì gli occhi e gli sfiorò il volto con il muso per poi tornare a dormire posando la testa accanto al muso del compagno.

Seth sorrise e posò la mano sulla pancia pensando: Piccolo non so se riuscirò a far ragionare lo zio Jacob, ma vorrei farlo per non dover scappare da quel che sono e da quello che provo giorno per giorno. Io amo te e tuo padre tantissimo ed ho paura di perdervi, pur sapendo che siete protetti.

Le lacrime scesero sul suo volto mentre rimaneva seduto sul bagno asciuga fissando l'orizzonte senza concentrarsi su niente in particolare.

Daniel svegliandosi e non trovandolo al suo fianco uscì dalla tenda e vedendolo in spiaggia lo avvicinò abbracciandolo: «Torna da me, Seth»

Il lupo si voltò e l'abbracciò, Daniel rimase per un attimo sorpreso, ma vedendolo con le orecchie da lupo basse gli accarezzò con dolcezza la schiena cercando di tranquillizzarlo.

Seth strinse tra le mani la sua maglia borbottando con voce spezzata: «Voglio far ragionare, Jacob. Non voglio fargli del male, ma se non si calma e parla con me non vedo altro modo per salvare la mia famiglia»

«Riusciremmo a farlo ragionare» disse lui posandogli un bacio sulle labbra per poi aggiungere: «Dai adesso facciamo colazione e poi torniamo a casa. Sono certo che anche gli altri tuoi amici vorrebbero passare del tempo con te»

Seth annuì e poco dopo tornarono vicino alla tenda dove mangiarono qualcosa per poi prepararsi al ritorno a casa, ma prima doveva fare ancora una cosa: Vedere il terrenno dove avrebbe fatto aprire l'officina a Dean e naturalmente comprarlo, per questo si rivolse al marito: «Daniel, possiamo fermarci al terrenno in vendita che abbiamo visto venendo qui?»

«Certo, piccolo. È il terrenno che vuoi regalare a Dean per aprire l'officina?» chiese a sua volta l'uomo curioso.

«Sì» rispose il lupo sorridendo.

Daniel sorrise e gli posò un bacio sulle labbra per poi smontare la tenda e rimetterla nel cofano della macchina.

Leah e Alexander si svegliarono poco dopo e mangiarono una bella fetta di torta.

La lupa si rivolse al fratello: «L'hai fatta tu, fratellino?»

«Sì. Ti piace?» chiese lui curioso.

«Sì. È molto buona» rispose lei sorridendogli, ma pensò: Non sapevo che Seth sapesse fare dolci così buoni. Mi sorprende sempre il mio fratellino e sta facendo davvero di tutto per poter aiutare il prossimo.

Alexander che ancora non aveva detto niente si avvicinò e gli scompigliò i capelli: «Sei davvero bravissimo, Seth. Scusami se ti ho fatto ricordare qualcosa che magari volevi scordare» quelle parole fecero sorridere il lupo che l'abbracciò: «Non preoccuparti. Sono felice che anche mia sorella sia amata come lo sono io» disse tranquillamente lui.

Alexander rimase sorpreso da quelle sue parole, ma poi gli sorrise tranquillamente liberandosi da quel suo abbraccio: «Su preparati che adesso si torna a casa»

«A te piace lavorare sui motori delle macchine e delle moto?» gli chiese curioso il lupo.

«Sì. Mi piace, ma perchè me lo chiedi?» l'aveva sorpreso quella domanda tanto innocente.

Seth, allora, disse: «Dobbiamo passare su un terreno in vendita. Vorrei crearci sopra un officina super attrezzata, ma non ho idea della sistemazione più semplice delle varie cose. Potresti aiutarci?»

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