CAPITOLO 14

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CAPITOLO 14


JUSTIN P.O.V.

Avevo in mente di fare una grande sorpresa a Clarissa. I miei piani erano questi:

1) Lasciargli il mio autista fuori la porta di casa sua che l'avrebbe poi portata a scuola.

2) Affiggere per tutta la sua scuola dei manifesti con una foto di noi due insieme.

3) Quando sarebbe arrivata a scuola l'avrei attesa davanti all' ingresso e mi sarei dichiarato a lei chiedendole di essere la mia ragazza davanti a tutti, sperando in una sua risposta affermativa, chiarendo anche che sarei dovuto andare in tour molte volte e che sarebbe rimasta sola per un po', ma che sarei stato sempre nel suo cuore e lei nel mio; nel caso mi avrebbe rifiutato me ne sarei andato dalla scuola, lasciandole vivere la sua vita, così che tutti avrebbero capito che quello che sentivo per lei era assolutamente vero e puro, e che farle del male o usarla non era nemmeno lontanamente mia intenzione.

Dopo aver ripetuto tutto mentalmente ed essendomi assicurato che tutto fosse perfetto nei minimi dettagli andai a riposarmi poiché dopo tutto il giorno seguente sarei anche dovuto partire per il tour. 


LA MATTINA DOPO...

CLARISSA P.O.V.

Mi svegliai di soprassalto quando mi ricordai di quello che avevo organizzato con Justin e guardai l'ora: per fortuna erano solo le 7, almeno avrei avuto tempo per prepararmi.

Alle 7:40 precise ero fuori casa, come avevamo programmato il giorno prima.

Appena uscii trovai un uomo di mezza età ad attendermi.

-Salve, lei deve essere la signorina Edward, vero?-

-Si, sono io-

-Bene, sono l'autista del signor Bieber, prego mi segua, devo portarla a scuola-

Mi limitai ad annuire in risposta facendo come mi era stato detto.

Una volta salita in macchina, una delle Lamborghini di Justin suppongo, fin troppo lussuosa per i miei gusti, cercai di distrarmi guardando fuori dal finestrino, pensando a cosa avesse in mente Justin ed al perché non mi avesse accompagnato lui a scuola invece di mandarmi un autista, che per di più non faceva altro che mettermi più ansia addosso dato che non spiccicava parola.

Quando arrivai a scuola con la Lamborghini di Justin e l'autista, molti ragazzi si avvicinarono per capire di chi fosse quella macchina e quando mi videro scendere partì una risata generale che mi fece imbestialire.

Mentre scendevo dalla macchina visibilmente arrabbiata mi si avvicinò Alessia con un volantino sul quale vi era una foto stampata che ritraeva me e Justin insieme. "Ce ne sono centinaia dappertutto in tutta la scuola" mi sussurrò per poi lasciarmi il volantino e disperdersi tra la folla.

Non sapendo cosa fare cercai di difendermi.

-Mi scuso per questa cosa e vi comunico che la responsabile non sono io

-E allora chi è stato?!- qualcuno urlò 

-Non ne ho idea, scusatemi tanto per questo.

-Noi non ci crediamo, sei stata tu, non è così?! Non mentire!-

Proprio mentre stavo per rispondere vidi un ragazzo che si stava allontanando; si copriva come poteva con il cappuccio della felpa ma appena riuscii ad intravedere il suo volto capii che quello era Justin, così mi venne un'idea per sistemare le cose.

-Chiedetelo a quel ragazzo incappucciato in fondo- ed indicai Justin; non appena lo riconobbero tutti gli corsero in contro e...


 Capitolo corretto.

-Cla

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