CAPITOLO 35

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CAPITOLO 35

JUSTIN P.O.V.

Josh, completamente sotto shock, si avvicinò a Clarissa, le toccò il volto, le girò intorno per un po' prima di proferire parola.

-Dio, sei davvero tu?! Ma allora...ALESSIA?! Dov'è? NO. Sono morto, ho capito, ma amico, Bieber Tu che ci fai qui? Chris anche tu... 

-Per primo: ti prego non chiamarmi mai più "Amico Bieber", che soprannome strano, secondo NOI SIAMO VI-VI, TUTTI!

-Certo che sei proprio un rompi scatole...allora spiegatemi che fine avevate fatto?

A quel punto spiegammo insieme sia a lui che a Chris tutto l'accaduto nei dettagli.

-Sono contento che voi stiate bene, ma...Ale ora dov è!?- ci chiese Josh, ovviamente.

-Beh, non è ovvio?- rispose Clarissa.

-Ditemi subito dov'è ho detto

-E' andata a casa sua per parlare con i suoi genitori, come sto facendo anche io con voi

-Tu mi stai dicendo che l'hai lasciata sola mentre tu sei venuta insieme a Justin?- Josh sembrava molto incazzato.

-In verità non era programmato che venisse anche Justin insieme a me, ma...si, Alessia è da sola

-Io vado ad aiutarla, non la lascio da sola in un momento così. Ci vediamo dopo ragazzi-

Neanche il tempo di rispondergli con un -ciao- che Josh era già fuori dalla porta


...NEL FRATTEMPO...

ALESSIA P.O.V.

Dieci minuti  dopo Clarissa io mi avviai verso casa mia; ero ben camuffata, avevo gli occhiali, in realtà non ci vedevo molto bene, e senza accorgermene inciampai e caddi in un burrone: non avevo idea che ci fosse un burrone nei pressi di casa mia, in effetti...

Rimasi lì dentro per molto, ogni tentativo di uscire fu vano dato che mi faceva molto male la gamba sinistra, finché non decisi di provare a risalire, usai la sciarpa che portavo al collo come una fune, e una delle asticelle degli occhiali da sole come un gancio.

Agganciai la sciarpa ad un ramo un po' sporgente, e iniziai a risalire in superficie

Arrivai quasi in cima, però ad un certo punto la sciarpa si strappò, togliendomi l' unica presa che avevo: fortunatamente riuscii ad aggrapparmi al bordo del burrone, evitando di cadere giù.

Gridai aiuto per molto tempo, ma nessuno mi rispose. Ricordo che proprio quando stavo per arrendermi, mollando la presa, qualcuno mi tirò su ma sfortunatamente non riuscii a vedere chi fosse, perché appena fui riportata in superficie svenni.


JOSH P.O.V.

Corsi come un pazzo verso casa di Alessia e quando fui arrivato vicino a casa sua, precisamente vicino al burrone formatosi da poco tempo lì dietro, sentì una voce a me familiare gridare aiuto.

Mi sporsi verso il burrone e riuscii a riconoscere chi fosse: era Alessia.

Preoccupato come non mai cercai di tirarla fuori in ogni modo; dopo svariati tentavi ci riuscii, ma dato che era stremata non ebbi tempo neanche di domandarle niente: mi svenne letteralmente tra le braccia. Chiamai subito il 118 e dopo pochi minuti arrivò un ambulanza.

Misero Alessia su una barella e la caricarono sull'ambulanza per portarla in ospedale, mentre io corsi verso casa e nel frattempo chiamai Chris


CHIAMATA CON CHRIS

*Fratello metti il viva voce*

-Si, subito

*Mi sentite tutti?*

-SI-

*Allora, ho trovato Alessia che era precipitata nel burrone dietro casa sua, l'ho tirata fuori però lei è svenuta, quindi ora è stata portata in ospedale*

-CHE COSA?!

*Avete capito, quindi, alzate i culi dal divano e venite qui fuori così andiamo in ospedale, e, Clarissa, porta anche dei vestiti di ricambio per Alessia, o qualsiasi cosa serva a voi ragazze*

-Arriviamo subito!!

FINE CHIAMATA


Dopo 2 ore di attesa fermai uno dei dottori, avevo bisogno di sapere se stava bene.

-Dottore come sta Alessia? 

-Intende la signorina Alessia Smith?

-Si: come sta? La posso vedere? E' grave? Ha qualcosa?

-Hey ragazzo, non mi fare così tante domande, e poi tu chi sei? Un fratello? Non sapevo che la signorina Smith avesse fratelli

-No, in realtà sono il suo ragazzo

-In questo caso va bene, la puoi vedere, ma attento: non so se le si ricorda di te. Per ora ha qualche vuoto di memoria temporaneo, ma entro qualche giorno si ricorderà tutto

-Grazie, tentar non nuoce, Io vado

Corsi da Alessia: lei era sveglia. Appena mi vide mi riempì di domande

-Josh sei tu? Davvero tu? Che mi è successo? Dove sono? 

-Allora di me ti ricordi, che bello! Che altro ti ricordi!? Che hai fatto negli ultimi mesi?! Ti ricordi di Clarissa?! E Justin? Andrew?

-Allora, per quanto ne so negli ultimi mesi ho passato una normale vita da adolescente, non ho idea di chi sia Justin, né so chi sia questo Andrew. Clarissa è la mia migliore amica, tu sei Josh, fratello di Clarissa nonché quasi mio fidanzato, credo...Non ho né fratelli né sorelle, ma Clarissa oltre te ha altri due fratelli, tra cui Chris, il più antipatico...ma.... Chi sono Andrew e Justin? E poi che cosa ho fatto di così particolare negli ultimi mesi? Perché mi trovo qui?! Dove sono i miei genitori? Che mi è successo?

-Basta con le domande tesoro: so che vorresti sapere tutto ma ti prego ora dormi.                                                                                    

-Va bene, però al mio risveglio voglio che rispondi a tutte le mie domande

-Shh, ora dormi, poi ne riparliamo-

Non ci volle molto affinché cadesse in un sonno profondo.



Capitolo corretto

-Cla.


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