CAPITOLO 33

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CAPITOLO 33

JUSTIN P.O.V.

Arrivai a Milano dopo poche ore. Erano le due del pomeriggio così decisi innanzitutto di andare al cimitero a trovare Clarissa. Stetti attento a non farmi riconoscere, stetti li per circa un'ora e poi andai alla vecchia casa di Clarissa dove ancora viveva la sua famiglia. Bussai alla porta e mi aprì Chris, che come ai vecchi tempi non poté fare a meno di aggredirmi.

-Ah, Bieber, senti, non è giornata e  poi: chi o che cosa ti da il coraggio di venire a presentarti a questa casa? Se Clarissa è morta è solo colpa tua, quindi vattene via e non farti più vedere

Non mi diede neanche il tempo di rispondergli e mi sbattè la porta in faccia. Io però decisi di non arrendermi, il giorno seguente avrei riprovato ad entrare in casa per parlare con tutta la famiglia, così presi una stanza in un albergo nel centro della città in attesa del momento giusto.


CLARISSA P.O.V.

Eravamo nella villa di Pamela e dato che Io ed Alessia ci scocciavamo, nel pomeriggio Pamela ci "diede il permesso" di andare a fare shopping nel centro commerciale al centro della città dopo averci camuffato con degli occhiali e due look che per niente richiamavano chi eravamo.

Io ed Alessia comprammo moltissimi vestiti ed accessori con il rimanente sottratto alla cassaforte della società e mentre uscivamo dal centro correndo sbadatamente sbattei contro qualcuno: entrambi cademmo. Quando mi alzai mi accorsi che era un ragazzo, dal tono piuttosto scocciato.

-Hey, stai più attenta a dove cammini

-Tu hai una faccia conosciuta, e anche la voce mi suona familiare! Chi sei? Levati gli occhiali.

-No, non posso

-Perché?

-Perché no.

-Hai paura?

-No.

-Allora levali

-Levali prima tu

-Assolutamente no.

-Allora leviamoceli contemporaneamente- ero spaventata, non so perché, ma quando ci levammo gli occhiali ci riconoscemmo subito.

-Justin, sei tu!

-Clarissa, ma....no, sto avendo un allucinazione! Ma sei tu? Sono morto per caso?!

-NO, non sei morto, ma la storia è piuttosto lunga, vieni con me ed Alessia.

-Ma.....no, non è possibile anche Alessia è morta!

-Noi non siamo mai morte, ora vieni: prometto che ti spiegheremo tutto

-Mi voglio fidare...

Pur essendo Justin molto riluttante tutti e tre andammo alla villa di Pamela dove io ed Alessia gli spiegammo cosa ci era accaduto.

-OH MIO DIO! Ma, allora tu non sei morta, sei vera? Cioè cazzo, non hai idea di quanto tu mi sia mancata.- non mi lasciò il tempo di rispondergli: mi strinse forte e poi mi baciò. 


-Qui sono di troppo Io vado, divertitevi e fate i bravi.- Alessia disse divertita per poi lasciarci soli trovandosi, ovviamente, a disagio.


-Devo dirti una cosa, però devi promettermi che non ti arrabbierai...- Justin confessò non appena fummo soli.

-Dipende: di che si tratta?

-In questo tempo, quando tutti ti credevano morta Io sono stato in tour e... beh, per avere più popolarità ho fatto finta di essere fidanzato con Selena Gomez, una cantante molto famosa in questo periodo, però pensavo ancora a te, così ho deciso di farla finita con tutta quella montatura e di venire a trovarti alla tomba dato che pensavo che fossi morta.- io non risposi, era abbastanza da assimilare tutto in una volta

-Ti prego Clarissa: mi perdoni?

-Justin, senti , ci voglio pensare...non ti posso perdonare così da un momento all' altro poi non ..non mi sono ancora ripresa da tutta questa storia di Andrew, dammi un po' di tempo.

-Non mi sarei aspettato niente di meno da te...tutto il tempo che vuoi, sei sempre la migliore.- mi sorrise, mi diede un bacio sulla guancia e poi uscì dalla camera lasciandomi sola, immersa nei miei pensieri.


Capitolo corretto

-Cla.

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