CAPITOLO 34

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CAPITOLO 34

IL GIORNO DOPO...

CLARISSA P.O.V.

Io ed Alessia ci svegliammo di buon ora e dopo aver fatto colazione ed esercì preparate verso le 10:30 ci avviammo entrambe verso le nostre rispettive case.

...NEL FRATTEMPO...

JUSTIN P.O.V.

Quel giorno mi sarebbe andata bene, me lo sentivo. Decisi di provare ad entrare in casa Edward di nuovo.

Erano le 10:30 quando mi avviai verso la mia destinazione.


CLARISSA P.O.V.

Erano più o meno le 11:00 quando arrivai a pochi metri di distanza da casa mia. Lì c'era una panchina, mi ci sedetti sopra e mi misi un paio di occhiali da sole, mi legai i capelli in una coda e poi mi misi una sciarpa anche perché faceva un po' freddo dato che eravamo agli inizi di ottobre.

Ero davanti alla porta di casa mia e quando finalmente ebbi il coraggio di bussare qualcuno mi toccò la spalla.

Mi girai e mi ritrovai dietro Justin.

-E tu che ci fai qui?

-Ero venuto per riprovare a parlare con la tua famiglia, ma vedo che tu hai avuto la mia stessa idea oggi!

-Senti, o entro Io o entri tu: e credo che tu abbia ben capito che qui la precedenza ce l'ho io

-Sentimi: o entriamo entrambi o non entra nessuno

Non ebbi neanche il tempo di rispondergli che lui bussò al campanello e mi levò la sciarpa e gli occhiali, rendendomi così facilmente riconoscibile.

Chris aprì subito e,alla vista di me e Justin ebbe la reazione che chiunque avrebbe avuto in una situazione del genere.

-Oh Mio Dio, non può essere, starò avendo un allucinazione, o...Ma che ci fai qui Bieber? Tu non sei morto, ne sono certo! Ma, Clarissa, tu...no, non è vero.

-Chris, calmati sono Io, e se non la smetti di farneticare ti prendo a schiaffi e se il dolore lo senti, significa che non sei morto e ti assicuro che ne sentirai di dolore.

-Clarissa, sei davvero tu?! Non ci credo, ma...allora di chi era quel corpo? Cosa ti è successo? Dove sei stata? 

-La storia è lunga, perché in realtà neanche Alessia è morta, ma... Andrew si, fortunatamente

-Non hai idea di cosa succederà appena Josh lo saprà...Non sai, in tutto questo tempo lui è andato sulla tomba che sarebbe dovuta essere di Alessia e ci stava intere giornate a piangere come un matto e portarle centinaia di mazzi di fiori. Dubito che ci crederà subito, ma con il tempo riderà solo a pensare a come si è comportato. Comunque: mi dispiace per la famiglia di Andrew, ma Lui se lo meritava...di morire intendo

-Quando ti dirò cosa mi è successo allora comincerai a pensare ancora di più che si meritava la morte che ha avuto, ma prima preferirei entrare in casa e mi piacerebbe se lasciassi entrare anche Justin insieme a ma. Oh, altra cosa: non lo chiamare più Bieber, mi da fastidio, e penso che anche a Justin dia fastidio, vero?

-Mi da molto fastidio

-Proprio come immaginavo

-E volere tuo sia, prego entrate e fate come se foste a casa vostra.

-Oh beh, certo, come vuoi tu, se devo fare come a casa mia allora provvedo subito.

Justin si levò la maglietta e si stese sul divano, accese la tv ed iniziò a guardare una partita di calcio. Io non riuscivo a smettere di ridere ma Chris sembrava piuttosto seccato.

-Rimettiti la maglia e levati dal divano, spegni la TV ed esci da questa casa Bieber!

-Non chiamarlo Bieber! Tu gli hai detto di fare come a casa sua giusto?! Tu che ne sai che a casa sua lui non fa così? Lascialo un po' in pace! In fondo non dispiace mica che se ne stia senza maglia sul nostro divano!

Io e Justin scoppiammo in una grande risata che richiamò l'attenzione di Josh dal piano di sopra che subito scese giù per le scale urlando -CHI E' CHE RIDE!? IO STO RIPOSANDO- ma quando vide me e Justin...


Capitolo corretto

-Cla.

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