CAPITOLO 41

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CAPITOLO 41

CHRIS P.O.V.

Passammo alcuni giorni insieme: non mi sentivo tanto bene da anni. 

Uno di quei giorni mi svegliai molto tardi, ora di pranzo, ma non trovai Pamela vicino a me. Eravamo in una villa, piuttosto grande, e solo dopo aver vagato per 5 minuti la trovai in bagno che vomitava.

-Hey, ma cosa succede?

-Non lo so, ma non mi sento per niente bene. Ho il vomito, mal di pancia, giramenti di testa. Spero solo passi presto.

-Aspetta..ma..non è che...No! Cazzo, no, no! Ma quanto posso essere idiota! 

-Ma che cosa stai farfugliando? Sei diventato pazzo?!

-Ieri...e qualche giorno fa...non ho usato il preservativo! Ora vado in farmacia, stai calma, non fare movimenti bruschi, mettiti a letto, vado e torno!

Mi vestii e corsi alla farmacia più vicina dove comprai un test di gravidanza. Di fretta lo portai a Pamela che, anche se riluttante, lo fece. Aspettai pazientemente finchè non uscì dal bagno.

-Io non l' ho guardato e non voglio guardarlo...dimmelo tu

lo guardavo e riguardavo e non potevo crederci...era POSITIVO! Non potevo dirglielo! Come avrei potuto? Ci pensai, presi un bel respiro e le andai vicino.

-Qualunque cosa sarà, sarà bellissima...

-OH DIO! Ma allora è-

-Si, è positivo:  non ho intenzione di abbandonarti, cercherò di essere migliore per te, per me e per quello che sarà, te lo prometto.

Dopo le mie ultime parole lei mi abbracciò e scoppiò a piangere tra le mie braccia: io non le dissi niente perché nemmeno io ero ancora completamente consapevole di quello che stava accadendo.


MICHAEL P.O.V.

Dio che noia immensa in quella. casa! Avevo proprio voglia di uscire. Dato che eravamo ormai a novembre mi misi una felpa e un pantalone della tuta e uscii, sotto occhi gli stupiti di Clarissa. Non mi meravigliavo...l'ultima volta che ero uscito era per fare la spesa circa 3 giorni prima, o per comprare dei pacchetti di sigarette, poi niente più.

Appena uscii un brivido mi attraversò il corpo: non uscivo da giorni e mi ero abiurato al caldo tepore della casa, quindi il venticello che soffiava mi provocava dei piccoli brividi di tanto in tanto. Continuai a camminare senza una meta precisa quando poi arrivai al parco mi sedetti su una panchina per riposarmi e non potei evitare di sentire un bambino conversare con sua madre.

-Mamma mamma! Domani è halloween! mi accompagni a fare dolcetto o scherzetto!? Papà mi ha comprato un costume da zombie bellissimo! Ti preeego!-

-Certo amore, ora però andiamo a casa...tra poco inizierà a piovere guarda quanti nuvoloni! Su andiamo in macchina!

Ripensandoci...ecco perché Josh non andava a scuola da qualche giorno...mi stavo iniziando a preoccupare del fatto che facesse così tante assenze. Anche se per l'ultimo anno delle superiori le VACANZE DI HALLOWEEN le avevo sempre reputate veramente inutili: quale ragazzo di diciotto anni si vestirebbe e andrebbe a fare dolcetto o scherzetto nel quartiere? Beh, di certo non mio fratello, non pensavo lo avrebbe fatto mai come del resto anche Clarissa ed Alessia, anche avevano praticamente saltato l'anno.

Dato che in casa avevamo pochi dolci e nel nostro quartiere c'erano tanti bambini pensai che comprare una buona quantità di dolci non sarebbe stato male. Andai al supermercato e comprai tutti i tipi di caramelle che trovai, qualche pacco di merendine, un nuovo barattolo di nutella e poi alcune barrette di cioccolata.


Capitolo corretto

-Cla.

AMORI A PRIMA SVISTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora