CAPITOLO 31

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CAPITOLO 31

PAMELA P.O.V.

Avrei fatto qualsiasi cosa pur di conquistare la fiducia di Clarissa, me lo sentivo, stavolta non avrei fatto come con tutte le altre: saremo diventate veramente amiche perchè in fondo era molto simpatica, o almeno lo sembrava.

Dovevo sbrigarmi a liberare la sua amica. Se Andrew voleva il mio corpo morto, beh, lo avrebbe avuto. Chiamai dei miei aiutanti, e dopo aver spiegato il piano a Clarissa ci avviammo da Andrew.


CLARISSA P.O.V.

Dovevo ammetterlo: Pamela era proprio un genio. Il suo piano era infallibile.

Arrivammo dentro gli edifici della società ed Andrew ci aspettava a braccia aperte

-Ah Clarissa, finalmente! Vedo che hai svolto il tuo lavoro in tempo.

-Ecco, la ragazza qui, è morta, è qui dentro, controlla pure.

-Si, ora controllo.


PAMELA P.O.V.

Andrew aprì il sacco ed Io feci eccellentemente finta di essere morta. Lui mi tirò fuori e mi distese su un lettino, ma, appena si allontanò per prendere una corda per legarla, mi alzai, feci cenno ad un mio agente che mi stava aiutando, per far si che lui chiudesse tutte le possibili via di uscita per Andrew dalla stanza. Appena lo fece, Andrew si girò verso di me.

-NO, non ci credo...Come hai convinto Clarissa a schierarsi dalla tua parte?!

-Fratellone, dovresti conoscermi, ormai lei è con me: e ci tengo parecchio

-Sorellina, una cosa che ho capito è che tu, se fai mettere qualcuno dalla tua parte, hai sempre un secondo fine e questo fine non è quasi mai positivo.

-Non ti preoccupare, ho le mie ragioni, ma, ecco, vedi fratello, per te qui non c'è spazio, devi morire e lasciarmi in pace per sempre.

Andrew si allontanò il più possibile da me, cercò di scappare ma non c'era possibilità che ci riuscisse -Pamela, pensaci: dove andrai senza di me?

Mi avvicinai a lui lentamente, presi la pistola che avevo nascosto nella tuta -Caro fratello, buon viaggio all' inferno- poi sparai ed Andrew morì sul colpo.

Mi sentivo soddisfatta...avevo finalmente ucciso Andrew, ma ora veniva la parte difficile: tutta la società era in allerta e cercavano me, Alessia e Clarissa.

Noi tre riuscimmo a scappare dopo aver preso 35.000 dollari dalla cassaforte. Prendemmo il primo volo per Milano e ci dirigemmo verso casa di Clarissa.

Speravo fermamente di riuscire a riconquistare Chris, ma prima, dovevo dire ad Alessia e Clarissa che tutti i loro amici e familiari le credevano morte: non sarebbe stato così facile.


JUSTIN P.O.V.

Dovevo parlare con Selena, oggi avevamo un altro di quegli "incontri casuali" per farci notare come coppia dai paparazzi.

-Hey, Justin, allora, dove ci incontriamo oggi?!

-Basta, Selena Io non ce la faccio più a recitare: a me tu non piaci, ecco questo è il problema, quindi, se pure Io piacessi a te, a me non me ne importa!

-Okay, se non vuoi più fingere oggi puoi dire ai paparazzi che tra noi è finita, ma mi devi spiegare una cosa: perché stanotte mentre dormivi nella stanza a fianco ti ho sentito gridare il nome di una ragazza? Mi pare Clarissa, Clara, Cla...qualcosa del genere. Voglio sapere che significa.

-Non credo di doverti poi chissà che spiegazione ma allora: lei è la mia ex-ragazza. Non ci siamo lasciati, lei è morta: io non sono neanche andato al funerale, ed è solo colpa mia, sarei dovuto restarle vicino invece non l' ho fatto

-Oh, adesso mi spiego...mi dispiace

-Non preoccuparti, basta che la smettiamo con questa nostra storia fasulla

-Oggi finirà tutto, promesso.


Capitolo corretto.

-Cla.

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