Sentimenti e contraddizioni

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Solo l'idea che ci sia lui dall'altro lato del telefono mi fa perdere un battito

Io<<che minchia vuoi eh? >> esordisco

I<<che modi Piero mamma mia...volevo sapere come stai...

Io<<da quanto ti importa Ignazio?!>>

I: <<Da sempre. Mi è sempre importato.>> dice serio e io rido quasi istericamente.

Io: <<Maledizione, non è vero. Non ti è mai realmente importato di me. Quella sera in discoteca non ti è importato di farmi del male o di ferirmi o di lasciarmi segni.>> quasi glielo urlo.

I<<ma ti calmi oh! Io ti chiamo per sapere come stai e rispondi così...

Io<<devi solo ringraziare che ti ho risposto chiaro? >> dico mentre avverto l'aria mancare

I<<in discoteca volevo giocare Piero...mi sono anche fatto trascinare dall alcool e da fatto che tu mi provocavi...

Io: <<Mi hai fatto male Ignazio. Male. Sai cosa significa tornare di corsa in camera e ritrovarsi i tuoi segni addosso?! No, non lo sai. >> dico duro senza alzare la voce.

Sento una mano sulla mia spalla e appena intercetto lo sguardo di mio fratello lui mi toglie il cellulare  dalle mani

F<<lascia in pace mio fratello hai capito?...sta bene se è quello che vuoi sapere...lascialo perdere Ignazio, non te lo ripeto più >> gli dice freddo chiudendo la chiamata.
Annaspo pensando alla sua voce, bella, calda, un mix di dolcezza e delicatezza...scoppio inevitabilmente in lacrime al solo pensiero

F: <<No, non per lui Piero. Non per lui.>> mi dice serio provando ad accarezzarmi una spalla, ma io mi faccio indietro.

  Io: <<Non toccarmi. Non mi devi toccare.>> glielo urlo quasi.

F<<shh...respira...>>

Io<<lo odio...

F<<sei superiore a lui e a lei Piero...sei meglio di loro ok? Respira ora... >>

Io<<mi fa male il petto...>> sibilo e vedo Franz avvicinarsi

F<<fidati di me>> chiudo gli occhi e mi abbandono tra le sue braccia iniziando a seguire il suo respiro

Riesco a respirare con lentezza, ma non riesco a far tornare alla normalità il mio respiro a causa del nervosismo.

F<<non mollare forza...ci vuole solo un po' di tempo...

Io<<sono teso...sento la tensione all'addome e solo Guido riesc...

F<<lo so...tra poco viene a riprendersi Mattia e ti faccio far i massaggi. Ora però respira piccolo...

Annuisco provando a respirare con normalità, ma lo stomaco inizia a fare troppo male ed io gemo di dolore

Io<<Bro...non ce la faccio...lo stomaco...>>

Lui mi aiuta a stendermi sul divano accarezzandomi i capelli
F<<chiamo Guido, non puoi star con i dolori così >>

Lo chiama e lui risponde rapidamente
F<<Guì...no tranquillo, ha solo l'addome molto contratto e dice che gli fa troppo male...sì...sì certo...

Mi accarezza i capelli cercando di farmi rilassare dopo aver staccato la telefonata con Guido.
F: <<Ancora un poco piccoletto, ancora un poco e Guido arriva.>> mi dice piano.

Lo vedo allontanarsi un po'
F<<ti faccio la camomilla...>> annuisco e chiudo gli occhi respirando lentamente fin quando non mi solleva un po' la testa aiutandomi a bere

Ad occhi chiusiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora