Decisioni difficili

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Guido mi tiene stretto a sé ed è così che mi sento più sereno

G<<Devi mangiare un pochino...
>> mi dice e io sospiro, non ho fame, non ho voglia di mangiare, voglio solo dormire e tornare a cantare.

G <<Piero...

Io <<non mi va>

G <<almeno un poco ok?>> sbuffo ma alla fine faccio come dice e mi alzo andando lentamente in cucina con lui

Mangio poco e avverto le lacrime salire quando cerco di mandare giù ciò che non riesco a ingerire.

G <<basta...non forzare piccolo>> mi accarezza i capelli e gli stringo la mano

G <<tra un'oretta proviamo di nuovo ok? Tranquillo>>

Io<<Ho paura...>> gli dico in lacrime e lui sospira prendendomi tra le braccia.

Io<<Mi sentivo morire, sentivo di non potercela fare...>> dico con la voce ovattata dalla sua maglietta.

G <<perché sei andato oltre i tuoi limiti e non avevi neanche le forze per andare avanti>> mi accarezza dolcemente la spalla e io sospiro
Io <<non voglio che accada ancora. ..

G<<Devi aspettare, devi darti del tempo.>> mi dice, ma io scuoto il capo.

Io<<No, io ci sto pensando da un po' e non voglio prendere parte al progetto, so che deve uscire a breve, ma io non sono pronto ora.>> gli dico serio e lui mi guarda sgranando gli occhi.

G <<però si potrebbe cambiare il progetto in modo da affaticarti meno...

Io <<sì ma Michele non lo farebbe...non credo voglia riportarci a Sanremo>>

G <<perché no? Avreste l'estate per presentare una bella canzone e avresti un anno al possibile tour>>

Io<<No, vuole prendersi una pausa per il progetto dei tre tenori e portarlo a termine, ma io non posso lavorarci, non posso più farlo.>> dico in lacrime.

G <<shh...Michele deve adeguarsi anche ai vostri obiettivi. Parlane con Ignazio per prima cosa>>

Io <<Ignazio è il primo che mi appoggerebbe perché non vuole fare questa cosa totalmente lirica e Gianluca aveva dubbi in partenza>>

G<<Parlo io con Michele?>> mi chiede, ma io scuoto il capo, devo parlarci io quando starò meglio.

Io <<no...non voglio parlarne>> sibilo

G<<ok, piano piano piccolo mio>>

Io annuisco, poggio il capo sulla sua spalla e sospiro quando squilla il telefono di Guido.

G <<è Michele...

Io <<non lo far venire qui ti prego>> mi sorride e risponde

G <<ciao...no...sta dormendo ancora e non so quando si sveglia...deve riposare>>

G<<Non verrà in studio oggi e neanche domani... Non puoi pretendere una cosa del genere...>> si alza dalla sedia iniziando a camminare.

G <<è svenuto davanti a te per quanto era stremato...ma no, è una cosa seria Michele, poteva rischiare anche di avere una crisi seria respiratoria e avrebbe avuto bisogno di star in ospedale...si che è anche colpa tua>>

G<<Ha fatto cosa?... Avresti dovuto chiamarmi subito, avresti dovuto accertarti che fosse la verità.>> urla e io mi rompicciolisco sulla sedia.

Ad occhi chiusiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora