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Ma io boh, amo😂
T/n si svegliò stranamente presto. Quel giorno se la prese comoda: fece colazione in tutta tranquillità, si cambiò in camera prendendo dei vestiti al buio (totalmente a caso), poi uscì di casa per andare alla pista da pattinaggio. Era tranquilla. Si guardò in giro con un sorriso, mise la sua canzone preferita e guardò le prime luci dell'alba illuminare il paesaggio. La sera prima era stata fantastica, non si era mai divertita tanto in vita sua: aveva preso in giro Yuri fino allo sfinimento per ogni dettaglio anche solo vagamente imbarazzante dei suoi racconti, e lui non aveva smesso di parlare, perché adorava vedere il sorriso su quel volto angelico. T/n si disse che non si doveva dimenticare di scegliere la musica almeno per il breve; per il libero aveva già qualche idea. Chissà perché le era venuto in mente così... Oh, no, sentiva di nuovo delle voci. Ormai aveva capito che quando succedeva, soprattutto a orari simili, non era una buona notizia.
-T/n è bravissima. -Stava dicendo un ragazzo.- Non posso ancora credere che sia venuta in Russia. Spero di vederla.
Aveva sentito il suo nome. Il desiderio di sparire era molto, ma non poteva; neanche cambiare strada le sembrava più una buona idea. Ma perché ogni santissima persona che incontrava la conosceva e parlava di lei?! Era così famosa? Il suo viaggio in Russia aveva davvero attirato l'attenzione in quel modo?
-Ora che faccio...?
Sussurrò fra sé e sé. Decise di tirare dritto; magari abbassando la testa non sarebbe stata notata. Oppure aveva sentito male. In ogni caso, era più sicuro rispetto a cambiare strada.
Tirò su il cappuccio della felpa, piegò le spalle come a cercare di sembrare* ancora più bassa di quello che già era, abbassò la testa e sperò con tutto il cuore di non essere notata: l'ultima volta era successo un bel casino.
Dimitri* stava passeggiando su quelle vie da qualche ora, facendo avanti e indietro per quella strade mentre era al telefono col suo migliore amico. Gli avevano detto che t/n passava per di là, giusto? Doveva assolutamente vederla. Era andato fino a Mosca solo per quello! Il suo cuore si fermò per la millesima volta quando vide un passante, e per la millesima volta si disse inutilmente di non illudersi.
-Ci sei?
-Sì, aspetta solo un attimo che passa qualcuno.
-Ci speri ancora? È pure troppo presto per una ragazza, non si alzerebbe mai alle quattro e mezza di mattina.
Lo sfotté il suo amico, che in realtà avrebbe voluto andare con lui. Infatti Dimitri non gli diede ascolto: senza farsi notare, sbirciò il viso dell'altro (o altra, non si capiva data la felpa larga) nella speranza di scorgere dei tratti familiari, ma sempre e soltanto visti attraverso uno schermo.
-T/n?
Sussurrò incredulo. Sperò con tutto il cuore che fosse davvero lei, e non il frutto della sua immaginazione, cosa pure probabile, data la notte in bianco trascorsa su quella fottuta strada. La ragazza alzò il suo sguardo rassegnato su di lui, e in quel momento il ragazzo perse un battito.
-Shh! -Fu la sua risposta, mentre metteva un dito davanti alle labbra.- Ti prego, non attirare l'attenzione, sto solo cercando di andare ad allenarmi e...
La pattinatrice non ebbe neanche il tempo di finire la frase.
-Sì, io... Scusami... Posso...? -Il russo avrebbe voluto chiederle di andare con lei, ma era ripensandoci una richiesta esagerata.- Niente, scusa.
-Oddio, è davvero lì? Passamela!
-Non parla russo, genio. E tu non parli inglese.
-Ma...! Questo non è giusto!
-Posso metterti giù?
-Vedi di farti almeno una foto con lei.
Sbuffó lui in risposta, chiudendo la chiamata e facendo sorridere l'altro.
T/n strinse le labbra, indecisa. Aveva capito cosa voleva l'altro, e lasciarlo lì in quel modo (come aveva involontariamente fatto con circa tutti i suoi fan che non avevano avuto il coraggio di parlarle, in Italia) le faceva peccato. Ma cosa avrebbe fatto poi, all'arrivo di Yakov...?
-Facciamo così -Sussurrò.- Tu non dici niente a nessuno e te ne vai prima che arrivi il mio coach e puoi venire con me.
-Davvero...?
Domandò Dimitri con voce tremante. Sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di chiederle anche solo di accompagnarla fino alla pista da pattinaggio, figurarsi di rimanere con lei: quante volte aveva sognato che fosse proprio lei a proporglielo! Certo, sapeva che era quasi impossibile, ma doveva ammettere che t/n era... Circa la sua crush. Pensava fosse solo un fottuto, semplicissimo film mentale (come se li fanno tutti, era normale). Pensava che non l'avrebbe mai potuta incontrare.
-Sì, davvero.
-Grazie.
Fu tutto ciò che l'altro riuscì a dire.
Il tragitto rimanente era corto; i due lo fecero in silenzio. Quando t/n prese le chiavi, Dimitri capì come poteva andare lì a quegli orari assurdi.
-Sul serio, non farti notare, okay?
Lui annuì concitato, poi le sorrise. Era davvero un bel ragazzo, pensò l'altra guardando i suoi lineamenti dolci. Non aveva caratteristiche particolari: capelli scuri, occhi scuri. Ma aveva un sorriso stupendo che le scaldò il cuore -proprio come quello di Yuri.
-Quindi posso rimanere davvero?
T/n sbuffó.
-Sì, basta che la smetti di chiederlo.

Yuri guardò la pista di pattinaggio già occupata, poi il ragazzo che guardava t/n come se fosse un angelo sceso dal cielo. Non che non lo facesse anche lui (pensandoci, quella era la definizione migliore per la ragazza), ma poteva farlo solo lui. Già l'espressione del suo coach quando lei gli parlava gli dava fastidio, figurarsi quel tipo a caso.
-Chi è lui? -Domandò, senza ottenere risposta. Ah, certo, l'altra aveva gli auricolari; guardò ammirato il salto che stava eseguendo, poi scosse la testa. Mentre l'altro ragazzo sembrava congelato, lui si diresse verso t/n e la prese per il colletto.- Chi è lui?
Sibilò, indicando con il pollice l'altro ragazzo.
-Ehi, Yuri, oggi hai il ciclo? -Domandò divertita lei, smuovendo le sue dita dalla propria maglia con delicatezza.- È Dimitri, comunque. È... Un fan.
Disse, arrossendo. L'idea di avere dei fan la metteva a disagio; certo, sapeva già della loro esistenza e ci aveva pure già parlato, ma ora si trattava di una persona singola e ciò le sembrava in qualche modo diverso.
-E perché diavolo l'hai fatto entrare?
-Abbiamo un patto. -Disse sicura lei.- Lui non dice niente di me e io lo lascio venire.
-Che cosa stupida, qualcuno ti vedrà in giro comunque.
-Guadagno in ogni caso un po' di tempo.- Rispose l'italiana.- Oh, no, mi sono persa. Non importa, ricomincio con la prossima.
Sbuffó. Cavolo, aveva l'impressione che quella coreografia andasse quasi bene.
-Io devo fare riscaldamento. -Disse in tono rude il russo, uscendo dalla pista ghiacciata.- Ma scansati, tu.
Dimitri si ritirò quasi con timidezza nel vedere l'espressione dell'altro.
-Su, sii un po' più cortese!
-Un po' più cortese un cazzo.
T/n sospirò. Stava andando tutto così bene!
-Devo solo pattinare un altro po'.
Si disse, facendo ricominciare quella dannata canzone che aveva voglia di ballare ma che stava solo ascoltando da tipo cinque minuti; alla fine, le erano rimaste ancora molte emozioni da esprimere. In quel momento si concentrò sull'irritazione. Yuri era un suo amico, ma Dimitri era un suo fan e lui lo doveva trattare bene. Se lei riusciva a sopportare i suoi fan (anzi, Dimitri le stava anche simpatico) ci poteva riuscire anche il russo.
Sequenza di passi, trottola bassa unita alla trottola angelo e poi a quella alta, in una combinazione lunga quanto difficile.
Dimitri la guardava estasiato. Sapeva che era bravissima, ma vederla dal vivo faceva tutt'un altro effetto.
Quadruplo lutz, quadruplo toe-loop, touring, quadruplo salchow.
Yuri osservava i suoi movimenti alla ricerca di un minimo errore, solo per poter essere sicuro che quella ragazza fosse umana. Sì, di errori ce n'erano, ma erano insignificanti, soprattutto di fronte alla difficoltà di quella sequenza di salti. E l'espressione di quell'altro, irritante ragazzo, quanto gli dava sui nervi...!
-T/n! -Esclamò, facendola fermare.- Facciamo un ballo di coppia.

, so che Yuri è troppo cute.
* Tanto si sa che ci reputiamo tutte basse perché c'è gente più alta di noi. O forse perché effettivamente in genere siamo nane. Se non è il vostro caso, allora scusate...!
Sì, potrei chiedervi scusa per tutto. Lo faccio sempre, non vi preoccupate (lol, no, riplol, con diritti d'autore a Darksuol18).
*Sì, lo so che come nome era scontatissimo, ma insomma dopo 5 minuti di scorrere nomi russi su nomix alla ricerca di uno decente, mi sono rotta le palle e ho scritto quello, che pure mi piace un botto.
E sì. Scusatemi, soprattutto se seguite anche la mia altra storia, ma sono morta e risorta solo per aggiornare. Vi giuro che ho una giornata di merda dopo l'altra e neanche il tempo di respirare, quindi se prendo wattpad cerco di farlo per rilassarmi (per cinque minuti massimo, alla fine) e non riesco neanche ad aggiornare. Perciò sì, aggiorno l'altra prima che posso, e questa ora lol, ma...

Angel || Yurio x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora