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Non appena t/n aveva messo piede in casa, trafficando con le buste di cibo per aprire la porta, Yuri si era precipitato da lei.
-Sei stata da lui praticamente tutto il giorno.- Si lamentò.- Cosa avete fatto? Ha osato sfiorarti? Se ti ha fatto qualcosa lo ammazzo. Oh, hai del cibo! T/n, ti amo, cazzo. Mi sono dimenticato di pranzare oggi.
La ragazza si irrigidì.
-Cosa? Non ci si dimentica di pranzare tanto facilmente, sai.
-Ero preoccupato. Non rispondevi.
-Hai chiamato per tutto il pomeriggio? Oh, Dio, Yuri...
-Per ora mangiamo, va bene? -Sbuffò lui, con un sorriso imbarazzato a renderlo ancora più adorabile.-  Forza, vieni qui.
Si diresse senza esitazione verso la cucina, poi tirò indietro una sedia e ci si buttò sopra di peso. Fece segno alla c/c di sedersi sopra di lui.
-Non è più comodo prendere una sed...? -La ragazza si bloccò nel vedere lo sguardo del biondo.- Recepito.
Ridacchiò, sedendosi sulle sue gambe. Neanche il tempo di aprire il pacchetto del cibo che Yuri l'aveva circondata con le braccia, affondando il viso tra la spalla e il collo in un tenero abbraccio.
-Non andartene più via in quel modo. -Mormorò, tenendola stretta contro di sé.- Anzi, non andartene più via e basta. ...Per favore?
Tentò. Riuscì a sentire il cuore dell'altra cominciare a correre.
-Ecco, non posso pianificare tutto, ma... Non lo farò. -Promise.- Non ne avrei motivo, alla fine.
Il russo le prese il viso tra le mani, facendola girare col busto verso di lui. I loro visi erano vicinissimi. La guardò negli occhi per un istante e seppe con certezza di essercisi perso dentro, poi la avvicinò ancora di più e le regalò un dolce bacio.
-Ti amo.
Sussurrò. T/n sorrise, leggermente rossa.
-Ti amo anch'io.

-Mmh... Ti sono rimaste delle patatine? -Mugulò t/n, distesa sul divano a mangiare panini del MC. La TV mandava avanti un vecchio film in russo che nessuno stava seguendo.- Ho finito le mie.
Si sentiva scomoda, quindi si girò ed appoggiò la testa in grembo a Yuri. Accidenti, così andava molto meglio!
-Sì, ne ho ancora qualcuna. -Rispose quello distogliendo lo sguardo dal telefono.- Ma sono mie.
-Così crudele...
Sussurrò la c/c cercando di trattenere un sorriso. Yuri la guardò con la coda dell'occhio: non avrebbe davvero potuto trovare una ragazza più bella. O più simpatica. O più dolce.
Non sapeva se pensare di essere stato fortunato o che cazzo, aveva già superato il punto di non ritorno. Forse, mentre allungava all'italiana ciò che rimaneva del suo sacchetto di patatine, pensò entrambe le cose.
-Grazie, Yuri. -Ridacchiò lei, facendogli un dolce sorriso. Tornò a guardare le immagini del film scorrere mentre mangiava anche le patatine di Yuri, riflettendo sul fatto che continuando così atterrando alla fine dei salti avrebbe spaccato il ghiaccio.- Non è che ne vuoi una?
Domandò improvvisamente. Smise di mangiare (lasciò l'ultima patatina fuori dalle labbra, come una sigaretta) e porse il pacchetto al suo ragazzo.
-Mh? Sì, grazie.
Rispose lui. Si girò verso l'altra e le mise una mano dietro la testa, attirandola a sé; le prese la patatina dalle labbra, poi tornò a guardare il telefono con un sorriso furbo in viso.
-Q-quella era mia!
Si lamentò t/n, completamente rossa. Ma sorrise anche lei.

Yuri osservava t/n dormire, raggomitolata addosso a lui come un gattino.
-Sei troppo bella... -Si lamentò sottovoce, il cuore che batteva a mille. Sapeva di star semplicemente dicendo la verità, ma non sapeva se odiare o amare il modo in cui ciò lo faceva sentire. Era di sicuro strano; unico. Sapeva che quella sensazione poteva associarla a t/n e basta, e questo lo faceva davvero impazzire: era cambiato. Aveva sempre pensato che se fosse cambiato sarebbe stata una cosa negativa, ma... Lo era davvero? Se era così, allora non gl'importava, perché quella "cosa negativa" lo faceva sentire bene.- È così ingiusto. Mi fai desiderare di avere ogni cosa di te... -Continuò piano, e trovando la mano dell'altra incrociò le loro dita.- E poi mi concedi così poco... O forse sono io che voglio troppo? Come faccio a capirlo, se quando sono con te mi sento così confuso?
Chinò il capo fino a sfiorare la spalla della c/c, sentendosi stupido, davvero stupido. Come si comportava era da stupido. Il modo in cui si sentiva era stupido. Il suo discorso era stupido. Però sentiva così tanto bisogno di dirlo. Doveva farlo prima di impazzire.
-Yuri... -Sussurrò la ragazza nel sonno. Si girò, si distese e abbracciò il biondo.- Ti amo.
Perché si sentiva così felice? Perché il suo cuore stava impazzendo in quel modo? La risposta era così ovvia, eppure così difficile da accettare.
-Ti amo anch'io.

-Buongiorno. -Quella mattina Yuri pareva così contento e rilassato.- Ti ho preparato la colazione.
-Wow. -Ridacchiò t/n.- Grazie. C'è per caso un motivo?
Domandò divertita, guardando il ragazzo con finto sospetto.
-Nessuno in particolare. -Rispose lui con un piccolo sorriso, scrollando le spalle.- Ho solo pensato che sarebbe stato un gesto carino. È sbagliato?
-Certo che no.
L'italiana diede all'altro un bacio a fior di labbra. Guardò la tavola: caffè, latte e biscotti.
-Sposiamoci.
Sussurrò. Yuri trattenne nel cuore quella parola per un po' prima di lasciarla andare, preferendo scherzare sui suoi sentimenti.
-Ci sto, cominciamo a scrivere gli inviti.
Disse con un sorriso sghembo, facendo ridere la c/c.
-Bisognerà far venire qui tutta la mia famiglia, più alcuni miei amici. -Ridacchiò.- A meno che non vogliamo andare a farlo in Italia e piantare in asso tutti quelli del Grand Prix.
Yuri sospirò sognante all'idea del matrimonio. Sarebbe stato fatto pesando in grande, invitando entrambe le famiglie, gli amici, i fan club, gli haters e... No, in effetti forse stava pensando troppo in grande. E in ogni caso che senso avrebbe avuto invitare gli haters? E se poi t/n avesse voluto una cosa tranquilla? Beh, ovviamente a lui sarebbe andato bene. A lui sarebbe andata bene qualsiasi cosa, pur di avere la conferma che t/n sarebbe stata con lui per sempre, sarebbe stata sua per sempre. Oh, t/n... Lei sarebbe stata sicuramente bellissima, il corpo fasciato dal vestito da sposa che avrebbe valorizzato le sue curve... O anche no, non gl'importava, finché era quello che piaceva alla sua donna. Sentì un altro sospiro lasciare le sue labbra.
-Mmh, Yuri? Ci sei? -Domandò proprio quella "sua donna", le guance gonfie per colpa dei biscotti che la facevano assomigliare a un criceto. Era così tenera che Yuri si ritrovò ad arrossire.- Ci stai pensando sul serio?
Chiese, il tono tra lo stupito e il divertito. Il biondo arrossì ancora di più.
-Ecco, no... Sì... Forse. -Ammise sbuffando.- Non mi guardare così! Chiunque lo farebbe, sei perfetta, non ci si può fare niente.
Fu il turno di t/n di arrossire. Non era così, e Yuri lo sapeva: nessuno dei due era perfetto. Però insieme erano entrambi un po' migliori.
-Non sparare cavolate. -Sussurrò imbarazzata.- Io non ti preparo il latte a colazione.

Scusate ragazze, la scuola... T_T uccidetemi ora T_T

Angel || Yurio x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora