Angel || Yurio x reader

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-T/n... Ti senti meglio?
Una voce familiare fece svegliare la ragazza.
-Yuri...?
-Dio, sei sveglia. Hai dormito per un sacco di tempo.
-Ho ancora sonno...
Mormorò lei. La voce sembrava non voler uscire, la testa le faceva male... Voleva solo tornare a dormire, sperando di sentirsi meglio; aveva l'impressione di aver sognato qualcosa di molto brutto, ma non riisciva davvero a ricordare cosa. In ogni caso, era solo un sogno...
Delle labbra sfiorarono, delicate, la sua fronte.
-Cazzo, bruci! -Yuri si guardò intorno, preoccupato. Cosa doveva fare?- Vado a... Prenderti qualcosa per la febbre. Torno subito.
Sussurrò, e sentì di starsi agitando. Non aveva mai visto la c/c in quelle condizioni: gettata sul letto come se stesse morendo di sonno, aveva dormito per qualche ora prima di cominciare a rigirarsi e infine a lamentarsi nel sonno. Sperava che sarebbe* tornata lucida una volta sveglia, invece pareva solo star peggiorando. Non aveva neppure aperto gli occhi per guardarlo... E poi, aveva un'espressione così malinconica... Sembrava semplicemente triste, triste e piena di febbre. Si chiese se per caso non le avesse fatto qualcosa, o se non stesse facendo brutti sogni.
-E-ecco, prendi questa.
Porse all'italiana un bicchiere d'acqua e una medicina, ricevendo un mugolio di ringraziamento.
-Tra un po' dovrebbe tornare anche Nikolai, cioè, credo che ti potrebbe aiutare, o forse no, non so neanche cosa sto dicendo, insomma... -Si accorse di essere tanto agitato da aver cominciato a parlare in russo.- Scusami, è solo che mi stai davvero facendo preoccupare.
-Scusa...
Fu l'unica risposta che ricevette. Alzò gli occhi al cielo.
-Per cosa? Per esserti presa la febbre? -Borbottò. Poi alzò le coperte e ci si ficcò di nuovo sotto.- Dormiamo un po', okay?
T/n annuì, stringendosi a lui.
-Okay...

-T/n, sei davvero brava!
Un volto, sfocato ma familiare, comparve nella visuale di una timida bambina dell'asilo. Lei sorrise appena, arrossendo e stringendo al petto il piccolo libretto che aveva imparato a leggere.
-I tuoi genitori sono molto orgogliosi, vero?  Sei stata velocissima, scommetto che sono molto contenti della loro bambina!
Tentò ancora l'insegnante, cercando di accarezzare la testa di quella bambina silenziosa e riservata. Sembrava stranamente... Intelligente, troppo matura per la sua età.
Lei annuì e distolse lo sguardo. Forse ci sarebbe voluto un altro po'...

-Yuri...
Chiamò t/n in tono lamentoso, stringendo la maglia del ragazzo. Il biondo non riusciva a dormire: l'altra continuava a rigirarsi e sussurrare parole sconnesse, e lui non poteva fare a meno di ascoltarla e cercare di capire quello che le passava per la testa. Forse erano deliri, forse era un lato della sua personalità che non aveva ancora visto: ma la sua espressione triste lo turbava, sentiva il bisogno di sapere a cosa stava pensando tanto intensamente da sognarlo.

-T/n sta cominciando a leggere troppo.
-È sempre chiusa in casa. Dovrebbe trovarsi qualcosa da fare.
La c/c sbirciò dalla porta del salotto, stringendo il suo libro al petto.
-E cosa? Ogni volta che le propongo qualcosa di diverso, non lo considera nemmeno. Non capisco da chi abbia preso l'abitudine di leggere così tanto.
La c/c guardò delusa il mattone che aveva appena terminato. Ai suoi genitori non piaceva che leggesse molto.
Doveva trovarsi qualcosa da fare.

(perché non leggere?)

Forse la sua maestra si era sbagliata. Probabilmente leggere non era fare qualcosa, probabilmente era solo... Perdere tempo

(cos'aveva di male?)

e avrebbe dovuto lasciarlo perdere. Doveva fare qualcosa che le avrebbe dato dei veri risultati. Glielo dicevano spesso, eppure lei non ci arrivava.

-...Non va bene...
Yuri affondò il viso sul suo collo ancora bollente. Non gli piaceva il modo in cui parlava, come se non andasse bene qualcosa del suo essere, come se qualcosa le stesse venendo negato.
-Cosa? Cosa non va bene?
Domandò, eppure l'altra non le rispose.