Alexa
Una trentina di persone circondano un piccolo tavolo che sembra apposito per il gioco degli scacchi.
Nonostante la loro curiosità, evitano di ammassarsi o spintonarsi per vedere meglio, tutto si svolge in assoluto silenzio.
Nessuno osa avvicinarsi troppo a me, quasi fossi io quella potenzialmente pericolosa.
Mantengono le distanze, ma riesco comunque a cogliere parti dei loro discorsi.
-Non può farcela, lui è troppo intelligente-
-Credi sul serio che possa essere battuto?-
-Fortunatamente quando sono arrivata io non mi sono dovuta scontrare con lui, sarei ancora a vagare per le strade-
-Peccato se ne debbano andare, lui è così carino!-
Frammenti rotti di diverse conversazioni mischiate e fuse tra loro, che non fanno altro che confondermi.
Mi fido di Ian, non ho mai incontrato qualcuno più astuto e perspicace, non ho motivo per dubitare della sua vittoria.
Sarei stata meno preoccupata per uno scontro fisico?
Le menti umane sono il suo campo, non esiste qualcuno capace di superarlo.
Se questo ragazzo fosse particolarmente geniale, sarebbe stato alla Base.Ian mi sfiora la spalla con delicatezza prima di raggiungere il suo avversario, che lo aspetta accanto al tavolino.
Basta poco, qualcosa nella mia mente fa clic.
Clic.
Ed in un attimo vengo brutalmente strappata da questa situazione per inciampare in un'altra scena.
Non sono sicura sia una visione.
Non sento nessuna voce, mi sembra di navigare nel buio.
Quando qualcuno accende la luce, la verità risplende in maniera così limpida da non poter essere ignorata.
È un ricordo.
Un ragazzo biondo è seduto, quasi coricato, su una scomoda sedia.
Porta una frangetta molto lunga, tanto da ricadergli sugli occhi.
Mi chiedo come faccia a.. oh.
Non ha bisogno di vedere.
Un giovane Nicholas lascia ciondolare le braccia lungo i fianchi, come se fosse esausto.
《Sei in ritardo》esclama senza voltarsi, deve aver imparato con il tempo che girarsi verso l'interlocutore gli è inutile.
Ha individuato una persona ancor prima che io la potessi vedere.
《E come fai a saperlo?》
La voce di Ian è inconfondibile.
Entra nella stanza la sua versione adolescente, leggermente più bassa e con i lineamenti facciali meno marcati.
Nicholas invece è abbastanza simile all'ultima volta che l'ho visto.
《Sono cieco, mica stupido》ribatte il biondo sbuffando, tutto nel suo comportamento lascia intendere che non vuole essere lì.
Ian sorride, per nulla irritato dalle sue risposte stizzite.
《La mia era solo curiosità, non una frecciatina》si avvicina con cautela per poi sedersi dal lato opposto del tavolo.
Una scacchiera è già stata allestita per il gioco.
《Ti hanno mai detto che la curiosità è pericolosa?》L'immagine dell'incontro sfuma davanti ai miei occhi, torno nello strano locale in cui io ed Ian siamo capitati.
L'Ian del presente, il ragazzo affascinante dai lineamenti eleganti, il mio compagno di avventure e forse qualcos'altro.
Era un suo ricordo, mi ha volutamente mostrato una parte di lui.
-Penso che affidare alla fortuna qualcosa che può essere decisa immediatamente sia una mossa molto stupida- devo ancora abituarmi alla voce dello sconosciuto.
Il bruno nota il riferimento al gioco che stanno per intraprendere e solleva un angolo delle labbra.
Le mosse sono fondamentali negli scacchi, ma non ho mai pensato a quanto possano essere pericolose.
Ne basta una sbagliata per cadere nella rete dell'avversario?
Solo adesso mi rendo conto di sapere troppo poco.
Nulla tranne i commenti degli altri potrà aiutarmi nel comprendere la partita.
-Mi trovi concorde- il tono pacato di Ian riesce a zittire tutti i presenti, effetto a cui io sono ormai abituata.
-Sei l'ospite, puoi scegliere-
Riesco a concentrarmi sui dettagli della scacchiera: è in vetro, così brillante e limpido da stonare con l'ambiente circostante, più cupo e caldo.
Tutte le pedine sono fatte in maniera semplice, senza nessun ornamento aggiuntivo o troppo vistoso, sono semplici figure dalle forme sinuose e arrotondate.
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Progetto 27|| Broken World
Paranormal[Secondo libro della trilogia] Conseguenze. Sono quelle che devi subire dopo aver rotto qualcosa. La prima domanda é: ne é valsa la pena? Non cercate questa risposta, rimanete con i pezzi conficcati nel palmo della mano, in modo da ricordare cosa...