Ian
Inizio a pensare che mia madre non sia abbastanza sana di mente da capire che il suo piano è una follia.
Sono più di venti minuti che parla di come organizzare la festa.
Una festa di compleanno.
Sul serio non riesce a rendersi conto di quanto sia pericoloso?
Mentre lei viveva qui, abbracciata da queste salde mura, io ed Alexa scappavamo per le strade di una città che non conosciamo nel tentativo di non farci ammazzare.
-Ian, è davvero importante, la organizziamo ogni anno- aggiunge lanciando una breve occhiata al mio gemello, il quale non ha aperto bocca dall'inizio della conversazione.
Mi chiedo se voglia mimetizzarsi con la parete dietro di lui e rimanere in silenzio senza prendere una posizione.Rimpiango di non aver insistito di più con Alexa, almeno lei mi avrebbe sostenuto in questa situazione.
Nonostante il cameriere mi avesse detto che mia madre chiedeva solo di me, avevo cercato di convincerla ad alzarsi dal letto e farmi compagnia.
Sento ancora il peso di quello che ci siamo detti.
Non so se riesco a sostenerlo adesso.-Potete organizzarla comunque, solo che io non mi farò vedere. Non pensi che la gente si chiederà da dove spunto fuori?-
Non mi interessano i festeggiamenti, non se mettono in pericolo la nostra vita.
-È molto più di una festa e non possiamo annullarla- lei mi guarda stringendomi le mani tra le sue. Quello sguardo funzionerà con Drew, ma non con me.
-Perchè?- sollevo un sopracciglio, perplesso. Devo mantenere la calma o almeno apparentemente, così evito di allontanarmi dalla sua stretta.
-Vengono delle persone appositamente, tante persone-
Oh che peccato.
Mi alzo, incapace di continuare il discorso, è un'idea stupida, ci farà uccidere.
-Ian, aspetta, non è solo una festa, è un ritrovo- ha cambiato tono, sta cercando in tutti i modi di incatenarmi alla sedia con le parole, visto che il momento dei gesti è finito.
Mamma, sono molto più bravo di te in queste cose.
-Un ritrovo per persone come me, come tuo fratello..- le rivolgo uno sguardo aspettando che continui.
-persone che hanno dovuto abbandonare i familiari alla Base-
Non ho la forza per muovermi, il mio corpo sembra essersi paralizzato.
-Ci riuniamo quasi tutti per condividere questa mancanza, gli inviti sono già stati spediti in diverse parti del mondo, non possiamo annullare tutto-
Mi costringo a fare lo sforzo di tornare al mio posto, con calma, senza fretta. Ho troppe cose a cui pensare.
Guardo Drew dritto negli occhi per cercare conferma.
Lui è quasi impassibile, come se tutta questa situazione gli stesse stretta.
Sono diciannove anni che il giorno del tuo complenno fanno un raduno dove parlano di me e degli altri nella Base.
Cazzo Drew, dovresti odiarmi.-Ho intenzione di approfittare di questo incontro per ottenere degli agganci con il personale che opera in quel luogo, c'è gente disposta ad aiutarci- sospira agitata, mostrare le sue carte non deve essere facile per lei, è una maniaca del controllo, riconosco tutti i sintomi.
-Cosa stai pianificando?- incrocio le braccia sul tavolo, sporgendomi verso di lei.
Almeno ha un piano.
-Voglio che tutti i genitori provino quello che ho sentito io quando ci siamo rivisti, vorrei che tu mi aiutassi a farli scappare dalla Base-Gioco con le mani in balia dei miei pensieri, è rischioso. Invece di organizzare di nascosto preferisce avere tutto allo scoperto sia davanti agli occhi dei suoi alleati che dei nemici. Ho bisogno di più sicurezze prima di agire.
-So che è quello che vuoi anche tu, i tuoi amici potranno finalmente essere liberi-
Adam. Nicholas.
Ultimamente riesco a pensare solo a cose che non posso più aggiustare, ma se ci fosse una speranza per loro, non dovrei battermi per questo?
La mia mente è così distante dalla realtà, Alexa ha ragione, non posso continuare in questo modo.
Devo rimettere insieme i pezzi, salvare coloro che hanno ancora una possibilità.
Ma l'unica cosa che riesco a dirle è:
-Se questi contatti si riveleranno affidabili ed una volta elaborata una stregia meno fragile, ne riparleremo-
Mia madre mi sorride, credo che sappia cosa si cela sotto le mie parole.
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Progetto 27|| Broken World
Paranormal[Secondo libro della trilogia] Conseguenze. Sono quelle che devi subire dopo aver rotto qualcosa. La prima domanda é: ne é valsa la pena? Non cercate questa risposta, rimanete con i pezzi conficcati nel palmo della mano, in modo da ricordare cosa...