Capitolo 26

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Alexa

Mi sveglio di scatto, pronta a balzare come una molla, ma fortunatamente i miei arti sono ancora persi nel sonno, rifiutandosi di rispondere all'impulso.
Il mio corpo non riesce a togliersi di dosso quella cupa sensazione, continua ad avvolgermi insistentemente.
Il mio secondo pensiero è catturato dai muscoli indolenziti, non deve essere stata una bella notte per loro.
Io ed Ian nel sonno ci siamo spostati sul fianco, rimanendo abbracciati.
Mi chiedo come riuscirò ad uscire avvolta nella sua morsa, stretta contro la sua pelle calda.
Nonostante i miei movimenti impulsivi, il ragazzo sta ancora dormendo.
Cerco di scivolare via senza urtarlo troppo, anche se le possibilità che si svegli sono molto basse.

Mi costringo ad avanzare lentamente verso il bagno, cerco di striracchiarmi mentre resisto alla tentazione di tornare nel letto, ho davvero bisogno di una doccia.
Sorrido, la mia mente si culla nei ricordi della notte appena trascorsa, una parte di me vorrebbe tenersi gli ultimi residui per sempre addosso.
Scaccio questi pensieri una volta che l'acqua s'infrange contro il mio viso, mi riporta alla fredda realtà, devo smetterla di fare la ragazzina innamorata.
So che non è una buona idea, non dovrei avere la testa fra le nuvole, siamo ancora in pericolo.
Potrebbe succedere qualsiasi cosa da un momento all'altro, questo presagio mi sta corrodendo dentro.
Tutti sappiamo che ipoteticamente potrebbe succederci qualcosa, ogni giorno, ad ogni passo, ma nessuno ha mai provato la certezza assoluta che batte la probabilità.
So che qualcuno rischierà la vita, quale mia mossa potrà evitarlo?
Oppure le mie azioni saranno la diretta causa?

I capelli bagnati si attaccano sulla mia pelle, li sento lungo la schiena.
Non te la stai cavando male》
Mi volto, sono da sola.
Riconosco la voce nonostante sia mutevole, è tanto che non si fa sentire.
Ti sono mancato?》
Fingo di nulla, non ho bisogno di lui.
Le mie dita sfregano sulle spalle sia per pulirmi che per cercare di arrestare i brividi.
Non fare l'altezzosa ragazzina, ti ho solo lasciato il comando per un po'》
Un brivido mi lambisce le scapole nude, cerco di concentrarmi solo sull'acqua che imperterrita continua a scorrere.
Eppure la sua voce distorta sembra cadermi in testa sotto forma di goccia.
Stai costruendo qualcosa e sembra anche avere ottime fondamenta》
-Non grazie a te- ribatto sbuffando, quello che pensavo sarebbe stato un momento di tranquillità da dedicare solo a me stessa si sta trasformando in puro fastidio.
Ho capito che devo lasciarti sbattere la testa, io e te non siamo la stessa cosa. Sei solo una mia discepola, una sottomessa, le tue capacità sono insignificanti》
Strofino la spugna sul mio corpo con insistenza, ho bisogno di grattare via le sue parole, di fare uscire dalla mia mente.
Sono una persona diversa adesso.
Il numero di volte in cui ho pensato questa frase dovrebbe spaventarmi, ma ho solo il disperato bisogno di vivere.
Voglio continuare a pensare, ad esistere, non mi importa più a che prezzo ed in che modo.

Sembra il discorso di una disperata.
《Ti vai indebolendo ogni giorno di più》
Non posso dargli torto, più è spessa la mia corazza più marcisco dentro, la mia anima è stremata, la sento fremere incerta.
-Avevo pure iniziato la giornata con un sorriso- brontolo mentre cerco un telo con cui asciugarmi.
Voglio tornare nel letto, in questo momento rappresenta il mio luogo sicuro.
《Non scaricarmi la colpa per tutto》la sua voce ha cambiato tonalità, ancora.
Sembra quella di un ragazzino adolescente in pieno tormento interiore.
Sai perchè sono qui》
Sono sicura che anche se accendessi il phon riuscirei a sentirlo chiaramente.
《La sensazione che ti tormenta, riguarda Ian》
Le forze mi abbandonano all'improvviso conducendomi verso una caduta rovinosa.
Riesco ad aggrapparmi al lavandino appena in tempo, questo brusco movimento è servito per farmi risvegliare.
Non posso crederci.
《O potrebbe riguardare te》
Incrocio il mio sguardo nello specchio, a che gioco sta giocando?
-Cosa significa?- la mia vice esce rotta e strozzata.
Preferisco mille volte le visioni ed il mal di testa che una chiaccherata informale con lui, non è affidabile.
《Dipende, dipende》
-O parli chiaro o non abbiamo più niente da dirci- sono stanca dei suoi atteggiamenti, pensa di potermi trattare come un giocattolo, ma non può manovrarmi come gli pare, gliel'ho dimostrato molte volte.
《Quanto sei permalosa》
Faccio una smorfia al mio riflesso, la mia pazienza ha un limite.
Vuoi evitare tutto? Il ballo sarà la tua occasione》
-Ti ascolto- rivolgo un cenno al mio riflesso, è il momento di vedere cosa sono disposta a fare per continuare la partita.

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