Capitolo 24

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Avviso: state per leggere una scena di sesso quindi se non vi piace questo genere di lettur-AHHAHAHAHH, certo, come no. So di non essere molto brava a scrivere queste scene, quindi se avete consigli saranno ben accetti~

Alexa

Apro gli occhi solo quando avverto una leggera brezza posarsi sui miei piedi scalzi, devo essermi addormentata.
Di fronte al mio corpo una finestra mi mostra la visuale su un cielo grigio, coperto da nuvole opprimenti e dense, la pioggia si paleserà tra poco.
Eppure mi sento confortata da questa immagine, quasi come se avessi trovato nella natura lo specchio della mia anima.

Rimango sospesa nei miei pensieri, indecisa se chiudere la finestra o meno, la leggera brezza di prima sta diventando sempre più insistente.
Non vorrei prendere freddo.
Mentre sono sul punto di alzarmi, sento la porta aprirsi alle mie spalle.
Rilasso all'istante i miei muscoli, andrà lui al posto mio.

-Sei sveglia?- chiede sedendosi non molto lontano, lo sento solleticarmi i talloni.
Annuisco con gli occhi chiusi, mi sento tranquilla in questo momento, non mi importa del luogo in cui mi trovo, delle visioni o del resto; sento che posso finalmente rilassarmi.
-Avevi ragione- sussurra senza arrestare le sue carezze.
Istintivamente mi alzo di scatto, gli occhi spalancati ed i nervi tesi, non posso rimanere calma dopo una frase del genere.
Non detta da lui.
-Ho sentito male, vero?- guardo l'orologio al polso, sono passate solo tre ore, non può aver già cambiato idea.
L'incredulità ha scacciato via tutta la voglia che avevo di riposare, adesso mi viene il desiderio di saltellare sul materasso.
-No, scema- Ian ride afferrandomi per fianchi e portandomi sulle sue cosce.
-Devo andare avanti- sussurra mentre mi guarda negli occhi.
Per un attimo penso di essere in una visione, in un mondo completamente finto, creato dalla mia mente, ma nulla mi suggerisce tutto questo.
-Ho bisogno di te per affrontare questi ricordi, probabilmente da solo peggiorerei la situazione- porta una mia ciocca di capelli dietro l'orecchio, il suo tono di voce è calmo e lento, serve a celare i suoi veri sentimenti.
-Tutto quello che vuoi- ho l'impressione di essere in trance, sono ancora stupita dalle sue parole.
Farei di tutto per te.
Mi rendo conto di quanto siano pericolosi i miei pensieri; mi porteranno a fare scelte irrazionali non per me stessa, ma per lui.
Ho già ucciso due volte per salvarci, siamo una squadra e ci sono situazioni dove non esiste un "io" e un "lui", ma solo un "noi".
Non ho mai amato qualcuno in questo modo.
Forse perchè non ho mai vissuto determinate difficoltà con nessun altro.

Ian incastra il mio viso tra le sue mani, portando tutta la mia attenzione sui suoi occhi scuri.
-Ascoltami, tu mi conosci meglio di chiunque altro, sai che non mi lascio andare mai-
Lo so bene, anche quando scherza o si diverte i suoi sensi sono all'erta, niente nella sua mente ha allentato la presa.
-Se non facessi così, non riuscirei a gestire tutti i ricordi, perderei sicuramente il controllo-
Potrebbe anche manipolare qualcuno senza volerlo direttamente, il suo talento a differenza del mio richiede fermezza e concentrazione mentale.
Ian non contempla la possibilità di errore.
-Io ti chiedo di stravolgere tutto, mettere sottosopra il mio cervello-
Mi lascio scappare un'espressione confusa, lui non vorrebbe mai una cosa del genere.
-Se vengo pervaso da emozioni forti ci sono più possibilità che io molli la presa. Stress, ansia, eccitazione... sono impossibili da gestire- aggiunge rispondendo ai miei dubbi. Inizio a capire, nonostante la complessità della sua mente.
-Va bene, quale delle tre devo stimolare?- sussurro mentre sento le sue dita sfiorarmi la guancia per poi cadere ai miei fianchi.
Spero nella terza.
Gli scappa un sorriso, sa già le mie intenzioni.
-la più piacevole per entrambi è difficile da attuare- ammette storcendo le labbra.
-Ti sbagli- mi costringo a trascinarmi via dal suo corpo per riuscire a frugare sotto il letto, dove ho posato il borsone.
Avverto la scatola con le dita, senza guardarla riesco ad aprirla per poi portare il contenuto alla bocca.
Prima che la pillola possa sciogliersi mi fiondo sulle labbra di Ian.
Assomiglia ad una caramella, sia per sapore che per consistenza, scivola con facilità nella sua bocca.
Adesso condividiamo lo stesso sapore mentre provo a stringermi di più a lui.
Sento un'improvvisa urgenza, ho aspettato troppo tempo e non ho intenzione di smettere.
I suo gesti rispondono quasi contrastando i miei, più frenetici.
-Alexa- mormora cercando di sfuggire dalle mie labbra, ma ogni volta che le sue incontrano le mie non riesce a trattenersi.
-Alexa, se cadi nel passato, ti verrà difficile ritornare-
Mi blocca con le dita, stringendo le guance, non penso sia solo questo il problema.
Rimango in silenzio, osservo il suo sguardo, avrei dovuto capirlo prima.
Lui detesta essere vulnerabile ed anche se tutto questo è mascherato dal sesso non riesce a lasciarsi andare.
Pensavo che sarebbe stato facile..
-scusami, avrei dovuto essere più cauta- mi sento così stupida per aver messo i miei bisogni prima dei suoi, se proprio lui vuole superare i suoi ricordi, non sarà piacevole come immaginavo.
-Tranquilla, non pensavo avessi così tanta voglia di saltarmi addosso- commenta con uno dei suoi soliti sorrisi.

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